Libri di Ljiljana Avirovic
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che è Sarajevo. Narra le storie di quei giorni, viste dalla parte degli assediati, legando una vita all’altra, la sorte di un uomo a quella di una donna, di una casa indenne a una colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma privo di lamenti inutili, accettando l’inevitabilità della sorte e degli accadimenti. È un compendio di feroci pugni allo stomaco, in cui il conflitto balcanico fa da sfondo ai bislacchi protagonisti, sempre in bilico tra quotidianità e sopravvivenza. "Jergovic è uno scrittore epico; possiede la capacità di lasciar parlare l’oggettività delle cose e degli avvenimenti, di cogliere la storia di un individuo o di un paese nei dettagli più concreti, con sobria essenzialità» (dalla prefazione di Claudio Magris)
La ragazza dal fazzoletto rosso
Cinghiz Ajtmatov
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2022
pagine: 160
Sulle impervie strade tra Kirghisia e Cina, Iljas – instancabile conducente di camion – incontra la tenacissima Asselj. L'amore è immediato, potente, ma lei è promessa a un parente che conosce a stento, non ama. I genitori di lei pongono il veto: i due fuggono lontano, verso una nuova vita, benedetta dalla nascita di Samat. Ma il brutto carattere tende a Iljas un terribile agguato. Per sfida, affronta un valico ritenuto impossibile... dove il camion sprofonda tra neve e fango! Oggetto di scherno tra i colleghi, Iljas maltratta la moglie, si rifugia nell'alcol e fra le braccia della superiore, Kaditscha. Asselj ripara in un uomo maturo, Baitemir. Torneranno mai insieme? Cresceranno insieme Samat, da cui Iljas non riesce a star lontano e pare abbia nel sangue la sua stessa vocazione?
Belladonna
Dasa Drndic
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 416
Quando l’università decide di fare a meno di Andreas Ban, uno psicologo che non esercita più e uno scrittore che non scrive più, l’ex professore si ritrova con una misera pensione nel suo appartamento in un piccolo paese della Croazia. Circondato da libri, fotografie, risultati di esami medici, lettere senza risposta e scatole di ricordi, cerca di salvare dall’oblio le storie di famiglia, dei suoi amici perduti, degli ex pazienti. Storie irrimediabilmente intrecciate con l’ombra dell’occupazione nazista nella seconda guerra mondiale, con l’implosione della Jugoslavia e con la vita luminosa delle città d’Europa – Amsterdam, Trieste, Venezia – così vicine e al tempo stesso così lontane dai Balcani. Andreas Ban sfida la malattia che indebolisce il suo corpo per scavare nei suoi tanti passati: ironico, ribelle, romantico, alla deriva in una società che opprime il pensiero critico e dimentica i propri errori. E mentre tutti, intorno a lui, sembrano ricordargli che il tempo scorre sempre più in fretta, Andreas si ritrova improvvisamente con nuovi e insperati motivi per ricominciare a vivere. “Belladonna” è un romanzo che percorre la storia di un continente prima costruito e poi rinnegato, attraverso la vicenda di un eroe silenzioso che ne difende la memoria mentre cerca di salvare sé stesso. Perché, come sostiene Andreas Ban, è proprio delle cose di cui è impossibile parlare che dobbiamo parlare.
Viljevo
Luka Bekavac
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 150
Due sorelle si rifugiano in una villa abbandonata a Viljevo, piccolo villaggio della Slavonia, in Croazia. Sono sole e scappano dalla guerra, intorno a loro solo campagna e, in lontananza, colline. A spezzare quell'isolamento una voce che arriva via radio dall'etere. La comunicazione, tutta notturna, si perde in una dimensione sospesa tra finzione e realtà. Anni dopo, nessuno saprà spiegarsi come ciò sia stato possibile. La prosa di Luka Bekavac si snoda fra narrazione e trattato scientifico: la forma della radiotrascrizione annulla la categoria spaziotemporale, riduce la frase ai minimi termini. È lo stile di chi vuole comunicare la tragedia dei sopravvissuti alla guerra degli anni Novanta. Sopravvissuti come larve.
Trieste
Dasa Drndic
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 450
Haya Tedeschi è a Gorizia, sola e circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. È una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel 1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata, senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce tra fotografie, mappe, le deposizioni ai processi di Norimberga e le testimonianze dirette delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo romanzo emerge la sconcertante cronaca dell'occupazione nazista nel nord Italia. Ci sono 9000 nomi elencati nel libro: sono i nomi degli ebrei italiani che hanno trovato la morte nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale e il loro susseguirsi compone un inaudito memoriale delle vittime.
Le traduzioni bruciano. Per una nuova critica della traduzione. Il Moliere di Bulgakov
Ljiljana Avirovic
Libro
editore: Lint Editoriale
anno edizione: 2008
pagine: 128
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che è Sarajevo. Narra le storie di quei giorni, viste dalla parte degli assediati, legando una vita all’altra, la sorte di un uomo a quella di una donna, di una casa indenne a una colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma privo di lamenti inutili, accettando l’inevitabilità della sorte e degli accadimenti. È un compendio di feroci pugni allo stomaco, in cui il conflitto balcanico fa da sfondo ai bislacchi protagonisti, sempre in bilico tra quotidianità e sopravvivenza. "Jergovic è uno scrittore epico; possiede la capacità di lasciar parlare l’oggettività delle cose e degli avvenimenti, di cogliere la storia di un individuo o di un paese nei dettagli più concreti, con sobria essenzialità". Dalla prefazione di Claudio Magris
Trieste
Dasa Drndic
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2015
pagine: 450
Haya Tedeschi è a Gorizia, sola e circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. È una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel 1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata, senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce tra fotografie, mappe, le deposizioni ai processi di Norimberga e le testimonianze dirette delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo romanzo emerge la sconcertante cronaca dell'occupazione nazista nel nord Italia. Ci sono 9000 nomi elencati nel libro: sono i nomi degli ebrei italiani che hanno trovato la morte nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale e il loro susseguirsi compone un inaudito memoriale delle vittime.
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2005
pagine: 135
Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che era Sarajevo. Traccia la cronaca di quei giorni, visti dalla parte degli assediati legando una storia all'altra, la sorte d'un uomo a quella di una donna, di una casa indenne o colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto elegiaco e corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma senza lamenti inutili, accettando l'inevitabilità della sorte e degli accadimenti. La nuova edizione contiene una prefazione di Claudio Magris e un racconto inedito dell'autore.