Libri di Luca Marescotti
Città tecnologie ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale
Luca Marescotti
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2009
pagine: 410
Città, tecnologie, ambiente: le città mondiali, metropoli e megalopoli sostenute da una concentrazione tecnologica prima d'ora impensabile, sono la nuova dimensione dell'urbanesimo. Le tecnologie nell'urbanistica sono essenziali per rispondere correttamente al governo delle azioni di lunga durata e alla formazione delle condizioni generali economiche e sociali. Le tecnologie, infatti, investono piano, gestione, attuazione e controllo; coinvolgono tutto il processo conoscitivo; modificano la formulazione teorica e gli aspetti pragmatici della disciplina. Tanto più se quel processo sarà fondato su principi di sostenibilità. Le infrastrutture per trasportare energia, acqua e cibi o per smaltire i rifiuti costituiscono gli aspetti concreti che reggono l'urbanesimo, ma dietro ad essi vi sono processi decisionali e processi di controlli della loro costruzione e gestione. L'analisi dei grandi temi ambientali mette in evidenza quali conoscenze e capacità tecniche siano necessarie per intervenire sul governo territoriale e sull'allocazione delle risorse per lo sviluppo sostenibile. Metabolismo urbano, impronte ecologica delle città, sviluppo sostenibile permettono l'interpretazione dei ritmi di diffusione o concentrazione delle risorse; sono strumenti culturali e analitici per la progettazione di opere, sono gli obiettivi prossimi della formazione professionale di architetti ingegneri e urbanisti.
Rotonde. Tecnologie per la progettazione, la realizzazione e la valutazione
Vincenzo Curti, Luca Marescotti, Lorenzo Mussone
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2008
pagine: 423
Le premesse teoriche e metodologiche necessarie per inquadrare correttamente criteri progettuali e tecniche di regolazione del traffico nelle intersezioni sono da ricercare nei temi della pianificazione dei trasporti, del controllo del traffico e della valutazione degli interventi. La diffusione delle rotonde deve essere messa a confronto con altri criteri di regolazione. la sua valutazione riguarderà le aspettative o, quantomeno, la situazione preesistente. La rotonda è allo stato attuale una delle soluzioni con più frequenza invocata e adottata per sistemare le intersezioni, panacea sicura per la regolazione, il miglioramento della sicurezza e la sistemazione urbana. Alla base delle certezze stanno, però, sia la sottovalutazione delle tecnologie nella produzione del territorio, sia la separazione tra progettisti di strade e urbanisti, tipico della situazione italiana, evidente nella formazione universitaria e nei modi operativi delle pubbliche amministrazioni. Per di più, si resta fortemente sorpresi dai frequenti richiami alle opere realizzate in altri Paesi o ai loro manuali, come se in Italia fosse impossibile disporre di condizioni operative simili sia per quanto riguarda i costi di adeguamento delle infrastrutture, sia per quanto riguarda le capacità teoriche, metodologiche e progettuali. Alla base delle certezze stanno allora scarsità di valutazioni delle realizzazioni, pluralità di approcci e di sperimentazioni locali, difficoltà a promuovere riflessioni comuni. Per questo è sembrato opportuno avviare e sviluppare l'esame delle controversie nello specifico delle rotonde come strumento di gestione (regolazione e sicurezza). È un contributo per un sistema concettuale unitario, un piccolo passo nella speranza che con altri si possa consolidare una cultura politecnica.
Urbanistica
Luca Marescotti
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2008
pagine: 692
L'urbanistica è l'insieme degli atti di pianificazione e di programmazione delle trasformazioni territoriali. Ogni azione tendente a modificare l'organizzazione del territorio, mutando la distribuzione della popolazione e delle strutture produttive e delle infrastrutture di servizio oppure alterandone le relazioni è un atto urbanistico. L'ecologia nel rilevare le relazioni degli esseri viventi con l'ambiente modifica la costruzione scientifica dell'urbanistica. Attraverso i fondamenti si pongono i riferimenti conoscitivi della scienza. Attraverso l'osservazione delle trasformazioni territoriali indotte dall'urbanistica si costruiscono ipotesi generali e derivate. Un approccio scientifico all'urbanistica esige d'altra parte chiarezza metodologica e operativa, e rigorosa. Occorre definire le grandezze significative e i metodi di misura per disporre di adeguati elementi quantitativi per sostenere interpretazioni e per discuterne i risultati, in modo da orientare scelte e piani. Solo con formulazioni scientifiche condivise, autonome rispetto agli interessi particolari, sarà possibile proporre ipotesi e teorie da verificare o falsificare in funzione dell'osservazione del mondo reale, vero e unico laboratorio. La teoria urbanistica in ambito ecologico ricerca risposte alle criticità ambientali e sociali, per ridurre gli impatti negativi e per riequilibrare la distribuzione delle risorse e guidare economia territoriale verso il miglioramento della qualità della vita. La teoria in ambito ecologico amplia le responsabilità dell'urbanistica, un'emancipazione possibile solo se la politica offrirà le necessarie garanzie per sviluppare le conoscenze e per indagare responsabilmente il concetto di sviluppo.