Libri di Amedeo Bellini
Le lettere di Camillo Boito a Luca Beltrami (1874-1914)
Amedeo Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2024
pagine: 168
Le lettere di Camillo Boito al giovane Luca Beltrami, il migliore e il preferito tra i suoi allievi alla scuola di Architettura dell’Istituto Tecnico Superiore, futuro Politecnico di Milano, hanno diversi motivi di interesse. Sono tra le poche sopravvissute alla distruzione dell’archivio di Boito e ne mettono in luce il carattere di uomo autorevole, che si mostra bonario e paternalista nei rapporti personali con il giovane allievo di cui segue attentamente la carriera nei primi passi nel mondo professionale (segnata dalla vittoria nel concorso per il Monumento alle Cinque Giornate di Milano) e in quello accademico, agendo per metterlo in condizione di prevalere nella gara per il posto ad aggiunto alla cattedra di Architettura. Una stima e un’amicizia che si incrineranno dopo un terzo celebre concorso, quello internazionale per un fronte del Duomo di Milano, in cui emergeranno opposte concezioni dell’architettura e in cui Boito sarà membro molto influente di quella giuria che premierà in secondo grado un eccellente progetto di Giuseppe Brentano, il quale si era ispirato a quello di Luca Beltrami della fase di primo grado.
Offese di guerra e restauri al patrimonio artistico dell'Italia (rist. anast.)
Emilio Lavagnino
Libro: Libro rilegato
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2019
pagine: 188
Ristampa di un articolo di Emilio Lavagnino redatto tra il 1946 e il 1947. Uno dei protagonisti del “salvataggio” di molte opere artistiche in terra italiana nel corso del secondo conflitto mondiale, descrive in questo scritto lo stato di conservazione delle suddette opere nonché gli interventi di restauro già compiuti oppure da effettuarsi regione per regione. Il testo è inoltre preceduto da una presentazione firmata da Amedeo Bellini e da un introduzione di Enzo Bentivoglio e un appendice fotografica, inerente in particolare gli avvenimenti e le azioni belliche che ebbero luogo a Viterbo, città martoriata da una lunga serie di indiscriminati bombardamenti. Il volume è infine corredato da un indice dei nomi e uno dei luoghi.
Carta di cremona del 1987. Revisione aggiornamenti integrazioni
Amedeo Bellini, Anna Lucia Maramotti Politi, Enrico Ravina
Libro: Libro in brossura
editore: Rotary Club Cremona Po
anno edizione: 2018
La bibliografia degli scritti di Luca Beltrami
Amedeo Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2017
pagine: 96
Luca Beltrami fu architetto, restauratore, storico dell’architettura e dell’arte, tra i maggiori studiosi di Leonardo, romanziere, politico, eletto alla Camera dei Deputati per tre legislature e poi Senatore a vita, giornalista, polemista in mille battaglie locali e nazionali sia d’arte come di natura sociale, prolifico autore di un migliaio tra saggi e libri. Esponente di primo piano del mondo liberal-conservatore di Milano esercitò nella sua città una straordinaria influenza dagli anni ’80 dell’Ottocento fino alla soglia della prima guerra mondiale. Nel 1920 si trasferisce a Roma dove avrà importanti incarichi in Vaticano dall’amico di gioventù Achille Ratti, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, divenuto Pio XI. Nel 1930 i suoi amici promossero la redazione della bibliografia dei suoi scritti, in cui lui stesso intervenne, pubblicando un volume per molti versi esemplare. Tuttavia alcune opere sfuggirono all’attenta ricognizione e, inevitabilmente in un lavoro tanto complesso, non mancò qualche errore. Questo volume cerca di completare quell’impresa, grazie anche all’accesso a carte private di Luca Beltrami prima non disponibili.
Il fondo di carte e libri di Tito Vespasiano Paravicini presso la biblioteca Ambrosiana di Milano
Amedeo Bellini
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2014
Tito Vespasiano Paravicini (Milano 1830-1899), figura poco nota della cultura architettonica milanese del XIX secolo, professore di disegno ed architetto modestissimo, è stato autore di notevoli studi di storia dell'architettura del Rinascimento lombardo, di saggi critici molto considerevoli sulla produzione architettonica a lui contemporanea a Milano, di un testo che definiremmo modernamente di "caratteri distributivi degli edifici" a completamento dell'edizione italiana del notissimo e diffusomanuale sulle costruzioni del Breymann, di numerose voci tecniche in una enciclopedia di architettura edita a fine secolo da Vallardi. La sua personalità ha un posto singolare nel dibattito attorno al restauro dei monumenti per essere egli stato uno strenuo, ma inascoltato, divulgatore delle tesi conservazioniste di John Ruskin, uno dei pochi iscritti alla S.P.A.B., la società fondata da William Morris per la difesa delle testimonianze architettoniche del passato, le cui idee tuttavia inserisce nella sua cultura storicista e positivista. Le carte di Paravicini, donate all'Ambrosiana per interessamento di Luca Beltrami, che egli aveva sempre fortemente osteggiato per i suoi criteri di restauro, contengonomolti manoscritti inediti dei più svariati argomenti e soprattutto un gran numero di rilievi dimonumenti, tra i maggiori della Lombardia, come la Certosa di Pavia, ma anche di architetture rurali, di particolari decorativi, che costituiscono una preziosa testimonianza di molte cose scomparse...
Giacomo Boni e il restauro architettonico
Amedeo Bellini
Libro: Copertina morbida
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2013
pagine: 202
Giacomo Boni (1859-1925), archeologo e architetto, mostrò sempre un vivo interesse per la cultura classica, approfondendo tra l'altro la conoscenza della letteratura e delle lingue greca e latina nonché della storia romana. Egli fu fortemente influenzato dal rapporto con John Ruskin, al cui romanticismo aderì con ardore. Responsabile degli scavi al Foro Romano, brillò anche come restauratore di architettura, rifacendosi alle tesi di Ruskin e a quelle di William Morris. Più di tutti, egli apprezzò però l'opera di Luca Beltrami, quanto di più antitetico si possa immaginare rispetto alle istanze inglesi. Nel complesso, l'esame degli scritti di Boni e la verifica condotta sul monumento per il quale più si adoperò, ossia la Cattedrale di Nardò, ci mostrano un personaggio che aderì pienamente a una metodologia di restauro fondata su un "metodo storico" basato sul concetto di ripristino, così come espresso dalla cultura del positivismo italiano.
Il colore di Milano. Corrado Ricci alla Pinacoteca di Brera
Lorenzo Balestri, Amedeo Bellini
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova S1
anno edizione: 2012
pagine: 400
Saggio storico su Corrado Ricci negli anni in cui fu direttore della Pinacoteca di Brera che testimonia il grande contributo dato dal Ricci al restauro e alla conservazione dei beni culturali italiani.
Tecniche della conservazione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 520
Territorio dei beni culturali piano. Censimento dei beni architettonici: un esperimento in Lombardia
Amedeo Bellini, Annapaola Canevari, Luca Marescotti
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 1995
pagine: 264
Cremona/Conconi: un quadro conteso
Amedeo Bellini
Libro
editore: Ginevra Bentivoglio EditoriA
anno edizione: 2023
pagine: 68
Tranquillo Cremona (1837-1878) e Luigi Conconi (1852-1917): il primo maestro riconosciuto della Scapigliatura milanese, insieme a Daniele Ranzoni (1834-1889), l’altro un seguace, buon pittore e straordinario incisore, ma anche due amici che condividevano idee sull’arte, momenti di vita, dipingevano talora insieme lo stesso soggetto. Molte le similitudini di stile tanto che un quadro sempre attribuito al maestro forse è, invece, dell’allievo, come affermarono Raffaello Giolli e Alberto Pisani Dossi. Un piccolo giallo, irrisolto, che tuttavia mette in discussione le frequenti attribuzioni basate su raffronti di stile. Una ricerca che ha coinvolto e divertito l’autore, che si augura possa interessare altri con una narrazione che non ha pretese di critica.