Libri di Luciano Zuccoli
L'ingenuo
Luciano Zuccoli
Libro: Copertina morbida
editore: Helicon
anno edizione: 2019
pagine: 150
La cancellazione del famoso scrittore Luciano Zuccoli (1868-1929) dal canone della letteratura italiana del Novecento, verificatasi a partire dal secondo dopoguerra, appare ancora oggi inspiegabile. Al suo tempo, Zuccoli veniva considerato da alcuni importanti critici non meno ragguardevole di Pirandello e fu posto a fianco di Thomas Mann, di Dostoevskij, di Mark Twain e di Tolstoj. Vittima di un equivoco critico che lo ha travolto, sotto le generiche accuse di "scrittore di consumo", di cattivo "imitatore di d'Annunzio" e di "sostenitore del fascismo", è oggi uno dei grandi dimenticati, insieme a scrittori come Guido da Verona, Mario Mariani e Pitigrilli. Accompagnato da un raffinato studio d'autore del Prof. Enrico Tiozzo dell'Università di Göterbog, "L'ingenuo" è un racconto dalle tinte cechoviane, che come protagonista ha un inetto, un uomo gentile d'animo ma povero e sventurato nella vita, il cui destino sarà tragedia.
Il maleficio occulto
Luciano Zuccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2021
pagine: 143
Un romanzo dove la passione amorosa si intreccia ad enigmi e intrighi. Il protagonista è perdutamente innamorato di donna Clara, una ricca vedova. Ma nella vita di questa si inserisce il barone Scavolino, la cui moglie fu uccisa da un servitore infedele. Numerosi sono i punti oscuri della vicenda. E per conquistare l'amata il protagonista si trasforma in investigatore. La passione amorosa si intreccia inesorabilmente ad enigmi e intrighi con un crescendo di sospetti. Un'indagine giudiziaria, a tratti spiritosa, condotta nel solito stile leggero e scintillante di Luciano Zuccoli, che è anche una ricerca delle più profonde e amare verità nascoste nell'animo umano.
I piaceri e i dispiaceri di Trottapiano
Luciano Zuccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 141
Enrico è un ragazzino di sei anni vivace e intelligente che si è trasferito da poco in una casa di campagna con zia Giovanna e zio Arturo per la recente scomparsa di sua madre. In famiglia viene chiamato da tutti Trottapiano perché affronta tutto con lentezza e una certa pigrizia. Un giorno Trottapiano rimane molto colpito dai cavalli di Paolo e Leopoldo, due cavalieri del principe. Preso da un attacco di tristezza e invidia, si chiede disperato perché lui non possieda nessun cavallo da montare. Quando i due cavalieri si ripresentano a casa della zia Giovanna, notano I'interesse di Trottapiano per i loro cavalli e decidono di farglieli cavalcare. Purtroppo il ragazzino cade rovinosamente quasi subito. Paolo, per rincuorarlo, gli promette che farà di lui un famoso fantino. A queste parole, Trottapiano decide che quello sarà il suo futuro. Comincia così per lui la complicata rincorsa a un sogno e la sua ambizione lo porterà ad allontanarsi dalla famiglia per condurlo da John Trusdey, il fantino celebre per le sue tante vittorie, che decide di aiutare il testardo ragazzino a realizzare il suo sogno, fra mille difficoltà e peripezie.