Libri di Luigi Banfi
Odi barbare
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
Sotto il titolo di Odi barbare sono comprese cinquantasette poesie scritte dal poeta a partire dal 1873, pubblicate in tre tempi (nel 1877, nel 1882 e nel 1889) e infine divise in due libri nell’edizione definitiva. Questi componimenti sono il risultato della ricerca effettuata dal Carducci per opporsi alla poesia dei tardoromantici (sentimentale per contenuto e facile per forma) reagendo ad essa con strutture del tutto nuove: il poeta intese infatti riprodurre l’armonia dei metri classici (fondati sulla quantità delle sillabe) utilizzando versi accentuativi italiani, i quali peraltro – come Carducci stesso ebbe a dire – sarebbero suonati «barbari» agli orecchi degli antichi. Inoltre, per quanto riguarda la tematica, Carducci mostra qui di prediligere i motivi di celebrazione storica e patriottica, di esaltazione della classicità, di un autobiografismo malinconico e virile allo stesso tempo.
Studi sulla letteratura religiosa dal sec. XIII al XV
Luigi Banfi
Libro: Copertina morbida
editore: Giardini
anno edizione: 1992
pagine: 312
Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 1985
pagine: IV-208
Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.
Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 1985
pagine: VI-378
Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.
Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 1981
pagine: 304
Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.