Libri di Luigi Rigorini
Chi sono questi stranieri? I Longobardi nella tradizione popolare piemontese
Donatella Taverna
Libro: Libro in brossura
editore: Atene del Canavese
anno edizione: 2024
pagine: 96
L’Autrice ripercorre aspetti diversi della tradizione piemontese nell’intento di ricomporre una radice antropologicamente significativa in rapporto alle fasi più remote della storia del territorio. Pertanto ancora una volta riprende dati archeologici e geologici, con attenzione particolare a quanto sta emergendo dai preziosi scavi condotti in Anatolia e altrove da armeni e italiani, ma anche alle conferme che i materiali rinvenuti e le stratigrafie recentemente individuate nel Mar Nero offrono alla teoria della grande catastrofe seguita all’ultima glaciazione, per cui il Mediterraneo improvvisamente avrebbe invaso la zona del Bosforo e trasformato in un mare salato quello che era un piccolo lago interno. Così le genti di comune origine, cultura e stirpe si dispersero di qua e di là dal mare, ma per secoli ancora riconobbero i miti, i racconti e le descrizioni del perduto paradiso da cui venivano, dove cresceva un albero meraviglioso, l’Ygdrasill. Dopo altri secoli finirono a combattersi fra di loro, non riconoscendo più l’identità lontana.
Acque, stelle e genti lontane nella tradizione popolare piemontese
Donatella Taverna
Libro: Libro in brossura
editore: Atene del Canavese
anno edizione: 2023
pagine: 104
Un cammino che parte da una narrazione lievemente fiabesca per spingersi sempre di più nell’indagine su di un remoto passato, tanto più affascinante quanto più remoto. Un tentativo di andare ancora più a fondo nelle radici, riprendendo fra l’altro recentissime teorie geologiche e archeologiche approfondite soprattutto negli Stati Uniti, secondo le quali tutti i popoli che occuparono anticamente questa regione, come molti altri che si spostarono in tempi lontani per l’Europa, discendevano da un’unica remota radice culturale, che qualcuno dice precedente il diluvio, e dall’antica inconscia memoria del grande albero de primigenio giardino. Così l’albero o il ramo ornati di nastri colorati di tante nostre feste popolari, come la gentile chioccia di Mezzomerico che custodisce i tesori e che scende in tutta la penisola fino alle grotte di Alcantara o come il drago prima gentile e poi feroce che abita le montagne non sarebbero che il relitto di una narrazione allegorica della comparsa dell’uomo, che abbia o non abbia la “lunga barba” dei seguaci di Odino.