Libri di M. C. Pesenti
Libro manoscritto e libro a stampa nel mondo slavo (XV-XX secc.)
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 242
Nel 2008 il Cardinale Dionigi Tettamanzi, allora Arcivescovo di Milano, arricchì la Bibliotea Ambrosiana, prossima a compiere quattro secoli di storia, dell'Accademia Ambrosiana. Essa nacque - con le sue sette Classi di ricerca: Studi Borromaici, Studi Ambrosiani, Slavistica, Italianistica, Studi del Vicino e dell'Estremo Oriente, Studi Greci e Latini - per promuovere in modo coordinato e sistematico ricerche e pubblicazioni di carattere scientifico originate dal confronto, dal dialogo e dallo scambio a livello internazionale tra gli studiosi delle discipline in essa coltivate. L'anno 2014 ha visto la definitiva approvazione degli Statuti dell'Accademia da parte del Card. Angelo Scola, che ne ha precisato l'alta missione culturale e ha fondato una nuova Classe dedicata agli Studi Africani. Nel 2009 iniziò le sue attività la Classe di Slavistica, il cui campo di studio è quello della materia omonima intesa in senso ampio, senza privilegiare un filone "nazionale" bensì allargando lo sguardo nello spazio (Oriente e Occidente slavo) e nel tempo (dal Medioevo a oggi). Specifico della Classe è il riferimento alla Biblioteca Ambrosiana, vista non solo come "deposito" di materiali di ambito slavistico, ma piuttosto come "sistema culturale integrato": essa stessa, infatti, con gli anni è divenuta "generatrice di storia", nella continua ricerca di un equilibrio tra l'identità ambrosiana (in senso locale, ecclesiale, patristico e letterario) e l'apertura alle culture.
Attualità della parola. La lingua tra scienza e mito
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2013
pagine: 168
Prete ortodosso, matematico, filosofo, teologo, critico d'arte, scienziato, Pavel A. Florenskij è una personalità eccezionale nel pur eccezionale scenario culturale russo degli inizi del Novecento, l'epoca di Skrjabin e di Kandinskij. Dai numeri, attraverso la musica, la pittura, la filosofia, Florenskij si spinge verso lo "spirito di Dio", cercando costantemente di cogliere nel visibile il riflesso dell'invisibile, della sostanza dell'esistenza spirituale o metafisica. L'opposizione tra visibile e invisibile costituisce uno dei principi che guida il suo pensiero in tutti gli ambiti del sapere. Questo stesso rapporto è al centro della sua riflessione linguistica: la parola va considerata, da una parte, come oggetto della conoscenza e, dall'altra, come l'atto della conoscenza che permette di entrare in contatto con la sostanza significativa della parola. La parola viene dunque concepita come il "frutto del rapporto tra lo spirito della conoscenza e il mondo da conoscere". La forza motrice del seme o la enérgeia della parola conduce la mente al di là della barriera soggettiva e le fa sfiorare il super-reale, la sfera che sta al di là della nostra esperienza immediata. Insieme al dato di realtà, Florenskij coglie della lingua, come della matematica e dell'arte, l'aspetto trascendente e simbolico, alla ricerca di una sintesi e, quindi, di un'ideale "integrità" del sapere. Introduzione di Vjaceslau Vs. Ivanov.
Slavica Ambrosiana. Volume 1
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2010
pagine: 314
Lettere dalla Moscovia (1733-1734)
Francesco Locatelli Lanzi
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 1991
pagine: 241
Collezione nella collezione. I lubok della Raccolta Bertarelli
Libro
editore: Mazzotta
anno edizione: 2013
pagine: 48
La presenza di un nucleo di stampe popolari russe presso la Raccolta Bertarelli conferma l'interesse primario del fondatore dell'istituto, Achille Bertarelli. Bertarelli intrattenne rapporti virtuosi e di reciproci scambi con ricercatori e galleristi di tutta Europa, spinto ogni volta dall'interesse ad arricchire sempre più una collezione che andava impreziosendosi, destinata ad accogliere stampe di ogni genere. La raccolta presentata in questo volume suddivide le stampe in tre sezioni in base al soggetto: sacro, profano e storico. Ogni stampa è seguita da un commento che intende favorirne la comprensione e la contestualizzazione, nella convinzione che il lubok sia uno strumento eloquente e prezioso per la conoscenza della cultura russa.