Libri di Mara Seccia
Poesie in musica
Biagio Di Carlo, Mara Seccia
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 68
"Per molti decenni il dialetto è stato dimenticato, messo da parte, sparito dalle famiglie, dagli ambienti lavorativi, dalla scuola. Bisognava avere una lingua ufficiale, nazionale, valida per tutto il paese, il dialetto era ritenuto sconveniente, volgare, ben lontano dalla eleganza della lingua italiana. Oggi per fortuna la situazione è totalmente cambiata, il vernacolo viene rivalutato come patrimonio culturale della nostra gente, ci ridà una identità facendo parte di quel bagaglio di reminiscenze dell'infanzia che ognuno di noi si porta sulle spalle. Folclore, antiche tradizioni, modi di dire ci riconducono sul sentiero della memoria. Non si può cancellare la ricchezza delle nostre diversità e delle nostre radici che ci restituiscono il passato. Il dialetto è l'espressione del popolo, è armonia, musicalità e sa regalarci un sorriso ma anche una lacrima, non per nulla viene definito 'la lingua del cuore'. Tutti ci auguriamo che 'La nostra parlata' resti in vita grazie, soprattutto, alla musica, al teatro e alla letteratura. Il nostro dialetto presenta delle sonorità spesso simili a quelle della lingua napoletana e delle lingue latine in genere (in particolare lo spagnolo e il portoghese). È una lingua che va riscoperta e praticata per mantenere vivo l'antico senso di spontaneità, fratellanza e convivialità tipico delle popolazioni d'Abruzzo." (Gli autori)
Sone e cante quande me pare
Mara Seccia
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2015
pagine: 128
L'orizzonte dell'autrice è il paesaggio di una modernità problematica che insegue modelli di esclusione e di marginalità culturale e che tende ad azzerare le risorse del buonsenso, del dettato comune e dei giudizi più consolidati. Il suo sguardo si appunta, infatti, sui paradossi, sulle incongruenze e sulle ambiguità di un mondo venuto ad imporre le proprie regole e i propri gusti a danno del genuino e dell'autentico, cioè di psicologie e di identità che - di generazione in generazione - hanno saputo assecondare con profitto il corso dell'esistenza e resistere senza smarrimenti ai contraccolpi della fortuna; una "modernità", dunque, apparentemente circoscritta agli spazi della tecnologia e dei prodotti meccanici, ma che impegna, in realtà, e persino sequestra, le sfere più intime degli uomini, la misura della loro temperanza e della loro sobrietà, fino a generare crisi e traumi, stropicciature di spirito e sconcerti profondi.