Libri di Marco Canali
Don Giuseppe Rossi. Icona di un parroco martire
Marco Canali, Andrea Gilardoni, Franco Giulio Brambilla
Libro
editore: SDN Stampa Diocesana Novarese
anno edizione: 2024
pagine: 128
Misericordia e penitenza. Un'audace omelia di Lorenzo da Novara (425-440)
Marco Canali
Libro: Copertina morbida
editore: Cantagalli
anno edizione: 2016
pagine: 392
L'opera omiletica di Lorenzo di Novara (425-440), a lungo oggetto di controversa attribuzione, viene ripercorsa con una duplice analisi: storico-critica e letterario-teologica. La prima riprende tutti i filoni d'indagine, desunti dalla critica paleografica, filologica, agiografica, monumentale e storica, che ruotano attorno alla figura dell'autore delle omelie, dando voce agli studi finora compiuti e guadagnando nuovi risultati sull'autore, sull'opera e sul suo contesto nord italiano. La seconda mostra l'originalità teologica dell'omelia del vescovo Lorenzo, audace nella sua proposta di un itinerario penitenziale/sacramentale del battezzato peccatore. Il vescovo Lorenzo, nella sua omelia, non compie tanto non un'azione moralizzatrice, ma propugna una radicale evangelizzazione delle coscienze. È un esempio pastorale intrigante ancora oggi nell'analisi dell'aspetto antropologico del cammino penitenziale, senza soccombere ai marosi della scristianizzazione. La figura di questo vescovo novarese, non ancora conosciuto pienamente, si rivela così ancora attuale e audace.
Don Giuseppe Rossi. «Come chicco di grano, macinato per dare frutto»
Marco Canali, Andrea Gilardoni
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2011
pagine: 48
Giuseppe Rossi nasce a Varallo Pombia (NO) il 3 novembre 1912 da una famiglia povera ma ricca di fede. Studia nel Seminario prima di Arona e poi di Novara e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1937 a 25 anni. Durante la guerra diventa il garante della popolazione davanti a tutti i contendenti. In un feroce rastrellamento da parte dei fascisti, il 26 febbraio 1945 viene preso anche lui. Alcuni giorni dopo Don Giuseppe viene trovato sepolto in una fossa che era stato costretto a scavare con le proprie mani. La sua è la storia di un sacrificio voluto e ponderato. Un sacrificio che ancora oggi è una grandissima testimonianza di amore verso i propri fratelli e di servizio al Vangelo.