Libri di Marco Focchi
L'inconscio algoritmico e l'amore
Marco Focchi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 264
Cos’è l’inconscio? Forse la domanda stessa è mal impostata. L’inconscio non è qualcosa. Pensarlo in modo ontologico, come un ente, vorrebbe dire farne un oggetto, considerarlo come qualcosa che sta da qualche parte. L’esperienza della psicoanalisi mostra che non è così. Marco Focchi apre un’ampia riflessione sull’inconscio, sull’impossibilità di ridurlo a un determinismo, a storie che vengono dal passato. Come sarebbe possibile altrimenti l’amore con la sua apertura al nuovo, alla vita che spinge avanti? A partire dal modo di concepire l’inconscio derivano poi le linee per dare una direzione alla pratica clinica. È l’orientamento ampiamente esposto nelle parti finali del libro, dedicate alla clinica dell’adolescenza e alla clinica della psicosi. Con la psicoanalisi affiora un approccio diagnostico che decostruisce le classificazioni, perché ogni caso è singolare, e la vera questione di fondo è: «Qual è lo specifico problema di questa persona?» — «Quali vie si possono tracciare per aiutarla a uscire dai labirinti in cui è intrappolata?».
Manca sempre una cosa
Marco Focchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 220
Il libro articola temi di clinica psicoanalitica con temi di critica sociale e politica. Gli argomenti nascono all’interno di quell’ampio movimento chiamato Movida Zadig che nel 2017 si è sviluppato nell’ambito del Campo freudiano e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi su iniziativa di Jacques-Alain Miller. La tesi di fondo è che in una fase in cui la vita sociale viene misurata dagli algoritmi e i comportamenti soggettivi vengono trattati come calcolabili, in un’epoca in cui tutto deve essere reso possibile e raggiungibile, la mancanza implicita nell’inconscio, il punto d’impossibile che fa incontrare, disautomatizzano la gestione della vita mantenendo aperti gli spazi del desiderio. Dove tutto dovrebbe essere ricondotto alla misura, manca sempre una cosa, o ce n’è una di troppo, e questa è la definizione di salute mentale più sensata.
La clinica psicoanalitica di Jacques Lacan
Marco Focchi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2020
pagine: 226
Lacan è stato considerato un pensatore complesso, di difficile lettura, e in effetti decodificarlo non è certo semplice. Il lavoro fatto però in questi anni nell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, che riunisce le Scuole lacaniane presenti in diversi Paesi, ha contribuito a offrire chiavi di lettura indispensabili a far emergere dai suoi testi un profilo clinico forte e nitido. Grande critico di tutti gli standard nati negli anni Cinquanta per stabilizzare, ma al tempo stesso burocratizzare, la pratica psicoanalitica, Lacan ha saputo dare solidi principi per la conduzione della cura e costruire bussole concettuali in grado di orientarla in modo senz’altro più significativo che non le regole empiriche di cui spesso sono composti i manuali. Il presente libro fa parte di questo sforzo collettivo realizzato nell’ambito Associazione Mondiale di Psicoanalisi per delineare una clinica di orientamento lacaniano, per farne emergere i principi attraverso diversi momenti: dall’analisi delle psicosi, alla modalità di scansione delle sedute, dagli studi letterari usati come paradigmi clinici, alla funzione del desiderio dell’analista nella cura.
Amore e odio per l'Europa. La psicoanalisi interroga la politica
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il Forum europeo tenutosi a Milano sul tema "Amore e odio per l'Europa" è stato un evento maggiore che ha riunito numerosi psicoanalisti provenienti dalle Scuole europee e mondiali del Campo freudiano, mettendoli a confronto con specialisti di diverse discipline, economisti, politologi, filosofi, storici, giuristi. La posta in gioco di questo straordinario dibattito era una riflessione, ormai urgente, sullo spazio europeo. Con questo si intende ovviamente non solo lo spazio geografico - tuttavia importante da definire concretamente nella prospettiva della globalizzazione - ma soprattutto lo spazio politico, di pensiero, di scambi che non possono limitarsi al mercato, se non vogliamo che l'Europa cada nell'indifferenza dei popoli che la abitano. In un'epoca in cui le tensioni ideali non sono più un motore vivo della storia, bisogna puntare a far nascere il desiderio per altre vie. Il capitalismo ha scelto il diluvio d'oggetti, quel che siamo soliti chiamare consumismo e che mostra la corda nei vicoli ciechi in cui ci ha condotti il neoliberismo. Con la psicoanalisi possiamo trovare nuove strade, possiamo aprire a un'erotizzazione del pensiero, un amore che resta attualmente soffocato dietro le forme di odio cui spesso abbiamo assistito negli ultimi tempi. L'insegnamento freudiano però non ci lascia ignari del fatto che né l'odio né l'amore sono mai puri, ed è con questo intreccio complesso che, in molti modi, i testi del libro cercano di confrontarsi.
L'inconscio in classe. Il piacere di capire e quel che lo guasta
Marco Focchi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 110
A chi lavora come consulente nella scuola vengono chieste soluzioni pratiche: un bambino con difficoltà di apprendimento deve poter imparare, una classe bloccata dai conflitti deve essere rimessa in condizioni di funzionare, un inserimento difficile deve essere facilitato e reso possibile. Se questi problemi vengono affrontati in modo tecnico, mimando la metodologia della scienza, e se le componenti della scuola vengono trattate come variabili di un'equazione, le soluzioni che ne risultano sono in genere inconsistenti. L'esperienza descritta nel libro è quella di uno psicoanalista che porta "l'inconscio in classe", che fa valere cioè la soggettività delle persone, bambini, insegnanti, genitori, nella complessa rete di relazioni che si creano, che non appaiono mai "in chiaro" e vanno decodificate. Il modo di lavorare adottato in questa singolare esperienza è presentato, insieme alle riflessioni teoriche che se ne possono trarre, in diversi frammenti clinici e di osservazione. Particolare risalto ha l'ampia esposizione del caso con cui il libro si conclude, che dà un significativo contributo all'attuale dibattito sull'autismo.
Pensare il presente. La psicoanalisi al tempo della crisi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 224
Questo testo è la testimonianza dello stato di salute della psicoanalisi oggi: della sua capacità di lettura della modernità, della sua abilità a dialogare con altre discipline, della sua flessibilità applicativa. La si proclama ormai debole, si sostengono - enfatizzandoli - metodi diversi di affrontare il disagio psichico, la si costringe entro i confini di un'epistemologia positivista valida a spiegare i risultati della fisica o della chimica, ma a disagio se applicata al campo della soggettività. Certo, qualcosa in crisi nella psicoanalisi oggi c'è: ed è la rigidità di un atteggiamento codificato in un'epoca ormai lontana, passata; ma la psicoanalisi come pratica clinica, quella no, non è in crisi.
Sintomi senza inconscio di un'epoca senza desiderio
Marco Focchi
Libro
editore: Antigone
anno edizione: 2014
Il glamour della psicoanalisi
Marco Focchi
Libro: Libro in brossura
editore: Antigone
anno edizione: 2012
pagine: 250
Il trucco per guarire. Prospettive per una clinica non soppressiva del sintomo
Marco Focchi
Libro
editore: Antigone
anno edizione: 2010
La mancanza e l'eccesso. Che cosa significa guarire?
Marco Focchi
Libro: Copertina morbida
editore: Antigone
anno edizione: 2007
pagine: 236
Che cosa significa guarire? Per la medicina, si è sempre trattato di compensare una mancanza o un eccesso, perseguendo, nelle diverse epoche, ideali di "armonia", "equilibrio", "normalità". Ma nessuno di questi ideali si attaglia al concetto di guarigione che possiamo considerare operativo nella prospettiva psicoanalitica. L'angoscia d'origine, strutturale, quella da cui nascono le ansie quotidiane, le depressioni, le inquietudini e tutte le forme del disagio psicologico, non è riconducibile a una sintesi armonica, equilibrata o stabile. Può essere l'ostacolo che ci impedisce di vivere, ma può anche essere il motore che ci spinge avanti. La guarigione, in psicoanalisi, non è uno stato da raggiungere ma piuttosto un processo in cui entrare. Non è la meta finale, ma quel che nasce con il viaggio stesso, se questo non si arresta al naufragio.
Delucidazioni su Lacan
Jacques-Alain Miller
Libro: Libro in brossura
editore: Antigone
anno edizione: 2007
pagine: 418
Troppo spesso il destino dell'insegnamento di Lacan è stato quello di rimanere occultato dietro la potenza di seduzione della sua figura. A volte le sue frasi, staccate dal contesto, venivano esposte senza spiegazione, come se capirlo fosse una pretesa vagamente inopportuna. Tra gli allievi di Lacan, Jacques-Alain Miller spicca come un lettore diverso da tutti gli altri. Senza indulgere a manierismi o a tentazioni identificative, si propone di capire e far capire, presentando con grande chiarezza un discorso che in alcuni casi rischierebbe di apparire aforistico o oscuro. I "seminari brasiliani" di Miller, qui raccolti, delineano la logica e la particolarità della clinica lacaniana, e permettono a ogni lettore di scoprire, oltre il Lacan dell'"inconscio strutturato come un linguaggio" e di altre formule, un pensiero dalle innumerevoli e insospettate sfaccettature.
Il buon uso dell'inconscio
Marco Focchi
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 1999
pagine: 224
La psicoanalisi alla fine del ventesimo secolo è attraversata da un profondo ripensamento che ne amplia considerevolmente l'orizzonte: nuove scuole e nuove teorie arricchiscono l'originario insegnamento freudiano rendendone fruibile la pratica a un pubblico sempre più vario. Cosa propone la psicoanalisi di fronte alle nuove forme di disagio, così diverse da quelle della Vienna di fine Ottocento? Con quale orientamento e con quali strumenti si affaccia su un futuro nel quale la crescente spinta tecnologica promette di mutare radicalmente il nostro modo di vivere e di pensare? L'idea di un "buon uso dell'inconscio" costituisce un tentativo di rispondere a queste domande.