Libri di Margherita Botto
Nel nome di Allah. Origine e storia dell'islamismo radicale
Boualem Sansal
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 144
Questo libro tratta dell’ascesa dell’islamismo nel mondo arabo. Non è, però, un trattato accademico né un’inchiesta giornalistica, ma una ricostruzione narrativa basata sulla testimonianza di uno scrittore il cui paese, l’Algeria, già dai primi anni Sessanta si è dovuto misurare con tale fenomeno. L’Algeria era allora «la Mecca dei rivoluzionari», un paese socialista, profondamente laico, guardato con ammirazione in tutto il mondo progressista. Algeri era una città dove accorrevano Che Guevara, Castro, Mandela, il generale Giap e altri celebrati protagonisti delle guerre di liberazione dell’epoca. Agli occhi della società algerina i primi predicatori islamisti apparivano perciò come individui bizzarri dall’abbigliamento e dal vocabolario così stravaganti da suscitare simpatia. Anni dopo quella stessa società avrebbe scoperto, dapprima con stupore e poi con impotenza, che quell’islamismo così insignificante si era talmente diffuso in tutto il paese che mobilitava folle immense, organizzava milizie capaci di imporre l’ordine islamista nelle strade, sviluppava un’economia cosiddetta islamica, si accaparrava in modo massiccio le attività caritatevoli, si infiltrava nelle rivolte popolari, sfidava ogni giorno lo Stato e infine si installava in Occidente e attaccava la democrazia utilizzando la democrazia stessa con abilità e astuzia. Nel nome di Allah è un’agile storia delle varie correnti, scuole e movimenti dell’islamismo, e del suo rapporto con la cultura araba, che getta luce su un fenomeno che, benché abbia offuscato l’immagine dell’Islam trasformandosi in un fascismo assassino che obbedisce solo alla volontà di potenza, continua a piantare radici nel mondo musulmano.
Il conte di Montecristo
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: VIII-1238
Ha centosettant'anni, ma non perde un colpo. Pubblicato a puntate fra l'agosto 1844 e il gennaio 1846 sul "Journal des Débats", mentre Dumas lo stava ancora scrivendo (con l'aiuto di un ghost-writer, Auguste Maquet), senza sapere nemmeno lui come l'avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, "Il conte di Montecristo" ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese. Nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in Italia, già dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; è diventato un musical, un fumetto con Paperino, è stato immortalato sulle figurine Liebig e condensato nelle strisce della Magnesia San Pellegrino; oggi ispira la serie americana "Revenge". Tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. Ma non c'è trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa già come andrà a finire la vicenda. I suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.
I tre evangelisti: Chi è morto alzi la mano-Un po' più in là sulla destra-Io sono il tenebroso
Fred Vargas
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 712
In "Chi è morto alzi la mano" un faggio è misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Tre giovani storici disoccupati e squattrinati non sembrano la squadra più idonea per risolvere un caso di omicidio delicato e sfuggente, eppure a volte istinto e improvvisazione arrivano più lontano di quanto si possa immaginare... In "Un po' più in là sulla destra", Louis Kehlweiler, mentre è in appostamento su una panchina, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi soliti due aiutanti. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna... In "Io sono il Tenebroso" due giovani donne sono uccise a Parigi a colpi di forbice. La polizia è convinta di essere a un passo dal colpevole, il serial killer pronto a colpire ancora. Ma le cose, come sempre, non hanno mai una faccia sola... Un altro caso per l'ex poliziotto deluso dalla vita e i tre storici improvvisati detective.
Il rosso e il nero. Cronaca del XIX secolo
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: XLVI-573
Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, "Il rosso e il nero" è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e "II rosso e il nero" non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione. Nota introduttiva di Emilio Faccioli.
La seconda trilogia Adamsberg: Sotto i venti di Nettuno-Nei boschi eterni-Un luogo incerto
Fred Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 1011
Dopo "La trilogia Adamsberg", che raccoglieva le prime indagini del commissario antirazionale, flemmatico e un po' filosofo creato da Fred Vargas, questo volume raccoglie i tre romanzi successivi. In "Sotto i venti di Nettuno" Adamsberg, oltre a dover risolvere una catena di omicidi tutti uguali, deve fare i conti con un passato che sembra tornato per rovinargli la vita. Il fantasma di una monaca del Settecento, al centro di "Nei boschi eterni", catapulta, invece, il nostro "spalatore di nuvole" in una Francia esoterica, di scure e vivissime credenze, tra cadaveri profanati per estrarne misteriose pozioni magiche che assicurano la vita eterna, a costo di orrendi delitti. Infine, in "Un luogo incerto", il ritrovamento di diciassette piedi spinge Adamsberg a percorrere un'Europa dove, dopo quasi trecento anni, la stirpe di Dracula non ha smesso di infestare il mondo.
Le benevole
Jonathan Littell
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 956
Maximilian Aue dirige una fabbrica di merletti nel Nord della Francia, la guerra è ormai lontana. È nato in Alsazia da madre francese: parla così bene la lingua materna che non ha avuto difficoltà a nascondere, durante il caos del dopoguerra, il suo passato da ufficiale delle SS. Racconta la sua storia senza alcun rimorso. Infanzia in Francia, studi di diritto e di economia politica in Germania: il giovane Maximilian è intelligente, colto, omosessuale (in lui l'omosessualità si lega all'incesto, all'amore morboso per la sorella). Sorpreso in un luogo compromettente, viene salvato da un giovane SS che lo prende sotto la sua protezione: Max entra nelle SS anche perché è affascinato dall'ideologia nazista. Dopo essere stato a Parigi, passa sul fronte orientale: in qualità di ufficiale redige rapporti per i vertici del Reich sull'avanzare della campagna di Russia. Ferito alla testa a Stalingrado, si salva per miracolo e diventa un eroe nazionale. In seguito lavora a stretto contatto con Himmler per riorganizzare i campi di concentramento, e viene spedito a cercare in Ungheria manodopera per le industrie belliche. A Berlino si dedica alla scherma e al nuoto; assiste ai concerti diretti da Karajan e Furtwängler; ha una sterile storia sentimentale con una donna. Dopo un tentativo di fuga in Pomerania, ritorna nella capitale e vive il crepuscolo del nazismo. Un affresco epico e tragico, che fa rivivere la tragedia della seconda guerra mondiale dal punto di vista ripugnante dei carnefici.
Un luogo incerto. I casi del commissario Adamsberg. Volume Vol. 6
Fred Vargas
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 381
Adamsberg, con l'impagabile Danglard, si trova, un po' annoiato, in Inghilterra per una riunione della Grande Europa poliziesca: si tratta nientemeno che di "armonizzare i flussi migratori" con i colleghi di ventitré Paesi. Ma dove c'è Adamsberg tutto può accadere. E il ritrovamento delle diciassette scarpe - o come dice il preciso Danglard, "diciassette piedi, otto paia e un piede singolo" - spinge il nostro "spalatore di nuvole" a percorrere un'altra Europa: quella dove dopo quasi trecento anni la stirpe di Dracula non ha smesso di infestare il mondo. Tra Londra, i dintorni dell'Hauts-de-Seine e la Serbia, attraverso il "nero tunnel" che conduce alla tomba di Peter Plogojowitz, riesumato nel 1725 col sospetto di essere un vampiro, l'indagine poliziesca si intreccia all'esplorazione di quel continente ignoto che è la follia umana. Humour, fantasia visionaria, erudizione, colpi di scena, dialoghi strepitosi, capacità di indagare nelle pieghe più profonde dell'anima si fondono in un intreccio in cui Adamsberg fa i conti con il mito e la realtà del vampiro. E con un passato che sembra tornato per rovinargli la vita.
I quattro fiumi
Fred Vargas, Baudoin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 223
Una borsa rubata a un vecchio straccione che pare una cornucopia, visto tutto quel che contiene. Il colpo della vita. Specie per due ladruncoli sprovveduti come Grégoire e Vincent. Due ragazzi che non hanno idea del guaio in cui, con quel furto, sono andati a cacciarsi. Una graphic novel che restituisce ed esalta la visionarietà della Vargas dando anche finalmente un volto a personaggi come Adamsberg e Danglard. Grégoire, perennemente sui roller, e Vincent, col sedere sempre incollato alla motocicletta, sono due ragazzi della banlieue parigina come tanti. Che un giorno commettono un grave errore. E rubano la cosa sbagliata. Ovvero la borsa di un vecchio. Dentro, ci trovano un mucchio di soldi. Ma anche molti altri strani oggetti: una scatoletta con dei denti umani frantumati, fialette rosso sangue e qualche tarocco. Quella stessa sera Vincent viene assassinato nella sua casa. E Grégoire, stupidamente, pensa di potersela cavare fuggendo sui pattini. Ma quel delitto, riflette Adamsberg, sa molto di gesto rituale e potrebbe anche segnare il ritorno dell'assassino soprannominato l'Ariete. Se fosse cosí, Grégoire avrebbe le ore contate.
Quando Nina Simone ha smesso di cantare
Darina Al-Joundi, Mohamed Kacimi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 139
Darina è una donna giovane e bella. Una donna troppo libera in una città dilaniata dalla guerra dove essere donne non è facile ed essere libere è solo un sogno. O una condanna. 'Assim è suo padre. Un intellettuale laico in esilio, innamorato dell'alcol, del poker e del jazz, che insegna alla figlia il piacere del buon vino, l'amore per la letteratura e ad esser sempre libera e ribelle. Libera dalle regole, dalle tradizioni, dalle religioni, dagli uomini e dai mariti, da tutti quelli che pensano, ad esempio, che la verginità sia una dote per la donna. Ma a Beirut è l'inferno. Bombardamenti, massacri, fame, isolamento. Una lunga, agonizzante guerra civile. L'unica legge è quella delle armi. Per gli adolescenti che vivono lì la guerra con la sua adrenalina è una droga, come lo è l'hashish o il sesso che si fa per dimenticare l'orrore o la roulette russa che si prova per sentirsi vivi. Darina lo sa e sperimenta tutto fino in fondo e fino in fondo paga le conseguenze della sua folle ribellione. Poi una notte, dopo la morte del padre, viene picchiata e rinchiusa dalla sua famiglia in manicomio dove l'unico modo che ha per sopravvivere è fingersi pazza e scrivere su fogli immaginari la sua storia. Questa storia. Una storia vera, autobiografica, raccontata ad alta voce.
L'effetto Lucifero. Cattivi si diventa?
Philip G. Zimbardo
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2007
pagine: 769
Cosa fa sì che i buoni diventino cattivi? Philip Zimbardo, noto come l'ideatore dell'Esperimento carcerario di Stanford, racconta qui la storia di questo studio. A un gruppo di studenti furono attribuiti a caso i ruoli di "guardia" e "detenuto" in un ambiente carcerario simulato. Dopo una settimana lo studio fu interrotto perché quei normalissimi studenti si erano trasformati in guardie brutali e in detenuti emotivamente distrutti. Zimbardo descrive come certe dinamiche di gruppo possano trasformare in mostri uomini e donne perbene e ci permette di comprendere meglio fenomeni di estrema crudeltà, dalla disonestà delle multinazionali a come soldati americani prima degni di stima siano giunti a perpetrare torture su detenuti iracheni ad Abu Ghraib.
Fino all'alba
Carole Fives
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 144
«Vicino, vicino». Lei tenta di ignorare quella voce flebile che la implora dall'altra stanza, ma sa che non resisterà a lungo. Si alzerà nel cuore della notte per andare dal suo bambino di due anni. Per prendergli la mano, rassicurarlo: la mamma è qui, dove vuoi che vada? Preferisce non immaginare cosa succederebbe se il bambino si svegliasse durante le sue uscite notturne. A volte, infatti, le capita di fare due passi intorno all'isolato, qualche minuto, per prendere un po' d'aria. Non è una madre irresponsabile e sa che lasciarlo da solo è rischioso, ma a volte sente il bisogno di allontanarsi da quel nido soffocante, da quell'appartamento che è rifugio e prigione al tempo stesso. Perché da quando è nato il bambino, vive con lui in una simbiosi totale: il suo compagno l'ha abbandonata, in città non ha famiglia né amici, non può permettersi la retta dell'asilo o di pagare una baby-sitter e non riesce a dedicare il tempo necessario al suo lavoro, già precario, di grafica freelance. E il mondo sembra accanirsi contro di lei: la burocrazia è un rebus irrisolvibile che l'affligge, i vicini le lanciano sguardi di biasimo – «è la madre sola del sesto» -, una svista le è valsa l'ostilità dei genitori al parco – il piccolo è caduto dallo scivolo, succede quando le madri sono «tutte prese dal loro smartphone» -, impiegati di banca e ufficiali giudiziari fanno a gara per ricordarle che sta esaurendo le risorse. In cerca di confronto – e conforto -, la protagonista ricorre a internet, legge sui forum le opinioni di altre con una situazione analoga alla sua. Ma anche in rete si imbatte in un muro di ipocrisia e perbenismo. Avvilita, scorre i commenti crudeli di chi si scaglia contro le madri single che non riescono a organizzarsi, che sanno solo piangersi addosso, che alla fine se la sono cercata. Tra senso di colpa e voglia di libertà, la donna continua allora a concedersi quelle evasioni imprudenti. Ma la meta è ogni volta più lontana, e sempre di più il tempo che il bambino passa da solo in casa. Fino al giorno in cui è impossibile tornare indietro...
La trilogia Adamsberg: L'uomo dei cerchi azzurri-L'uomo a rovescio-Parti in fretta e non tornare
Fred Vargas
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 916
All'origine del "caso Vargas", c'è la simpatia con cui è ritratto il mondo del distretto di polizia del XIII arrondissement dove si muove il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di nuvole", antirazionale, flemmatico e filosofico, Adamsberg preferisce procedere a zigzag e aspettare, brancolare nel buio finché non viene folgorato da una delle sue intuizioni geniali, lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore, che lo conducono alla rivelazione finale. "L'uomo dei cerchi azzurri" segna la prima apparizione assoluta dell'insolito commissario che si trova alle prese con dei misteriosi cerchi tracciati sui marciapiedi di Parigi, in mezzo ai quali Adamsberg sente che presto comparirà un cadavere. Nel secondo romanzo che lo vede protagonista, "L'uomo a rovescio", il poliziotto sui generis deve risolvere invece una catena di orrendi delitti il cui autore potrebbe essere un lupo mannaro. Zeppa di simboli e superstizioni che parrebbero affondare nei tempi bui della Morte Nera è l'intricata vicenda in cui si trova coinvolto Adamsberg nell'ultimo romanzo di questa trilogia, "Parti in fretta e non tornare".