Libri di Maria Edgarda «Eddi» Marcucci
Superbonker. Sulla guerra nel XXI secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Iconografie
anno edizione: 2023
Negli ultimi decenni la guerra è diventata strana. La si guarda in streaming, i soldati postano selfie sui social, si può comprare il merchandise ufficiale di uno Stato in guerra e pagare per far scrivere una barzelletta su un colpo di mortaio sparato sulla linea del fronte. Come si è arrivati a questo punto? "Superbonker. Sulla guerra nel XXI secolo" è un volume che mette in ordine i cambiamenti nell’estetica e nelle pratiche culturali belliche degli ultimi tre decenni, dalle guerre post-Undici Settembre alla guerra in Ucraina. Saggio introduttivo di Maria Edgarda Marcucci, militante politica, veterana delle YPJ nella guerra in Siria contro lo Stato Islamico e autrice di “Rabbia proteggimi” (Rizzoli Lizard, 2022).
Rabbia proteggimi. Dalla Val di Susa al Kurdistan. Storia di una condanna inspiegabile
Maria Edgarda «Eddi» Marcucci
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli Lizard
anno edizione: 2022
pagine: 256
Chi la conosce la chiama Eddi, sua nonna la chiamava Mem, le persone con cui ha combattuto la chiamavano Heval Shilan. Maria Edgarda Marcucci ha tanti nomi, ma una convinzione: vale sempre la pena lottare per migliorare il mondo in cui viviamo. Quando è partita per il Kurdistan scegliendo di unirsi alle Ypj, le Unità di protezione delle donne, non l’ha certo fatto per un tornaconto personale. Non l’ha fatto con il desiderio di essere accolta, al suo ritorno a casa, come un’eroina. Ma non si aspettava nemmeno che, arrivati in Italia, lei e altri suoi quattro compagni sarebbero stati considerati individui «socialmente pericolosi»: un’accusa che a lei, unica donna dei cinque e unica condannata, è costata oltre un anno di udienze e altri due vissuti in regime di sorveglianza speciale. In "Rabbia proteggimi" Marcucci racconta le radici del suo impegno politico, dal movimento studentesco alla difesa dei diritti di chi lavora, dai No Tav al transfemminismo, e ripercorre gli incontri e le ferite che l’hanno resa quella che è: la combattente internazionalista Helin, l’amica Giulia, la nonna Gabriella, voci alla base della sua coscienza. Ma soprattutto Marcucci narra la sua esperienza di internazionalista in sostegno della causa curda e della rivoluzione confederale. Un viaggio in cui non ha conosciuto solo l’orrore della guerra, ma il coraggio e l’umanità del progetto politico nato in quelle terre martoriate.
Tunnel. L'arca della discordia
Rutu Modan
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli Lizard
anno edizione: 2021
pagine: 288
Nel 1987 l'archeologo Israel Broshi, convinto di aver capito dove si trova l'Arca dell'Alleanza, comincia a scavare un tunnel nei pressi di un villaggio palestinese. La sua ricerca, però, è interrotta dall'esplosione della prima Intifada. Molti anni dopo, sua figlia Nili decide di riprendere gli scavi in segreto, nella speranza di riabilitare la figura paterna e completare il suo lavoro. Purtroppo il sito dello scavo si trova nei pressi della barriera di separazione israeliana, il famigerato muro anti-terrorismo eretto nel 2002, cosa che attirerà molte indesiderate attenzioni: da una parte gli ultra-ortodossi che credono che la scoperta dell'Arca porterà sulla Terra il nuovo messia, dall'altra i palestinesi che reclamano il loro territorio. E mentre il dipartimento di Archeologia dell'Università di Gerusalemme e un importante collezionista privato tramano nell'ombra, nella vicenda si insinuano anche i miliziani dell'Isis. Infatti, come ricorda Maria Edgarda “Eddi” Marcucci nella sua prefazione, vari gruppi jihadisti hanno un legame ambiguo con i reperti archeologici: i video in cui si riprendono mentre distruggono i Buddha di Bamiyan o i templi di Palmira sono perfetti sia per fare propaganda sia per raccogliere denaro, perché fanno «alzare i prezzi di mercato dei manufatti antichi, che in realtà i miliziani hanno sempre commerciato a telecamere spente. Attori privati e statali di tutto il mondo hanno partecipato a questi commerci, consapevoli di chi stessero finanziando». Rutu Modan riesce a intrecciare tutte queste contraddizioni con rara maestria, realizzando una commedia con un finale sorprendente, che analizza con estrema lucidità i paradossi di una delle aree più tormentate del pianeta.

