Libri di Maria Soresina
Dante’s Hidden Philosophy. The Secret Worldview in the Divine Comedy
Maria Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 160
Dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte nella Commedia di Dante Alighieri
Maria Soresina
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 160
Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere «altre cose», diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l’insegnamento del «cammino» che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l’autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a «vedere» Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un «peccato originale» commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un’epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l’interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche «altre cose».
Come per i pesci il mare. Lettera sul Novecento: orrori, speranze, utopie e disincanti
Maria Soresina
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 223
La mia patria, dice Dante, è il mondo, "come per i pesci il mare". Il sogno anarchico di un mondo senza frontiere, senza Stati, senza guerre è il filo principale che attraversa questo libro e ne costituisce il messaggio essenziale: l'esortazione a non tradire l'anelito alla libertà e alla pace, a non lasciarsi ingannare dalle tante sirene, né fermare dalle porte chiuse, dalla paura. Altri fili concorrono a formare una tela complessa: la vita della madre viennese dell'autrice, raccontata al giovane nipote con il linguaggio semplice di una lettera, e il filo nero della storia del Novecento, i suoi orrori, i veleni seminati e tutt'altro che smaltiti, gli aspetti assurdi e grotteschi delle politiche di allora e di sempre. È un libro profondo, coinvolgente, che fa riflettere ponendo il lettore di fronte a temi drammatici come l'antisemitismo, spinosi come il rapporto Israele/Palestina, attuali come le migrazioni dall'Africa, dolorosi come le vicende familiari. Maria Soresina, con la consueta libertà di pensiero che ha caratterizzato i precedenti libri su Dante, in queste pagine leva con fervore la sua voce «contro»: contro le guerre, i razzismi, la violenza, i nazionalismi, le Chiese, i partiti e la nostra pseudo-democrazia. Anche contro il marxismo, che l'autrice vede in opposizione all'anima migliore della sinistra: l'anarchia non-violenta di Tolstoj e Landauer, che tante analogie ha con il mondo perduto dei catari e il bello viver di cittadini cantato da Dante.
Mozart come Dante. Il flauto magico: un cammino spirituale
Maria Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 120
Più di cinque secoli separano Mozart da Dante. Cosa possono avere in comune? Apparentemenre nulla, se non la genialità. Tuttavia "Il Flauto magico" presenta straordinarie analogie con la "Divina Commedia", a cominciare dalla prima scena, che vede Tamino, il protagonista, fuggire davanti a un serpente proprio come Dante davanti alle tre bestie. Maria Soresina, non nuova a paralleli arditi, accompagna il lettore, scena dopo scena, a scoprire, grazie al costante rimando al poema dantesco, il significato spirituale di questo capolavoro di Mozart. Si vedrà allora che "Il Flauto magico" non è una fiaba, come in genere viene detto, ma la rappresentazione di un cammino iniziatico. Mozart, come Dante, usa simboli quali il passaggio attraverso il fuoco e l'acqua. Mozart, come Dante, insegna un cammino che conduce a Dio senza mediazione ecclesiastica: Tamino vi giunge guidato da Pamina, Dante da Beatrice, entrambe immagine della scintilla divina, l'eterno femminino che ci trae verso l'alto. Mozart, come Dante, era animato da una forte passione politica e dalla speranza in un'imminente vittoria della ragione sull'oscurantismo e sulla superstizione: "allora la terra sarà un paradiso" in cui regneranno la tolleranza e l'amore tra gli uomini.
Le segrete cose. Dante tra induismo ed eresie Medievale
Maria Soresina
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2010
pagine: 264
La "Divina commedia" è attraversata da enigmi, sconcertanti presenze e strane assenze. Chi è il "veltro"? Perché l'infedele e "meretrice" Cunizza è in Paradiso e Francesca da Rimini in Inferno? Perché Dante non cita mai i Catari, la grande "eresia" che a quel tempo era così diffusa proprio nelle zone in cui egli viveva? Queste sono solo alcune delle domande che da sempre si pongono lettori e critici. Per trovare una soluzione è spesso necessario allargare il campo, spingere lo sguardo altrove. È quanto ha fatto Maria Soresina. Da appassionata studiosa delle filosofie indiane, l'autrice ha notato una serie di sorprendenti analogie tra queste e il poema dantesco, come la corrispondenza tra la legge del karma e quella del contrappasso, o la presenza del guru come guida nel cammino. Da qui è nata l'ipotesi di inoltrarsi in un confronto più approfondito tra questi due mondi. Un'intuizione che ha fornito una chiave di lettura in grado di ripercorrere la trama di enigmi e di indizi di cui il poema è intessuto, e di penetrare così nel significato profondo, nelle segrete cose, di un'opera tanto ricca di simboli e di allegorie.
Libertà va cercando. Il catarismo nella «Commedia» di Dante
Maria Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 297
Dante era eretico. Non per aver messo i papi all' Inferno, ma perché la dottrina che espone non è cattolica: è quella dei catari. Lo sostiene Maria Soresina analizzando uno ad uno gli aspetti della loro dottrina, ciò in cui credevano e ciò che della Chiesa cattolica respingevano. La dimostrazione è sconvolgente: è tutto presente nella "Divina Commedia". E non solo. I catari avevano un unico sacramento, il "consolamentum", che prevedeva un percorso spirituale complesso, segnato da varie tappe, che sono chiaramente individuate dall'autrice nel cammino di Dante attraverso il Purgatorio. Dante aderiva pienamente al catarismo: era un "perfetto", come dicevano gli inquisitori, un "buon cristiano", come dicevano i catari di se stessi. Questa è l'ardita tesi, sostenuta con rigore e suffragata da piccoli e grandi riscontri intercettati nel testo del poema. Un secondo obiettivo, perseguito dall'autrice con altrettanta passione, è quello di far conoscere i catari, raccontarne la tragica storia e denunciare le falsità che ancora circolano su di loro. Il poema dantesco appare così dettato dall'urgenza di trasmettere la conoscenza di un mondo di idee e di valori che stava per essere cancellato: il mondo dei "buoni cristiani" e il loro messaggio di amore e di libertà.