Libri di Maria Teresa Soldani
Visual culture studies. Rivista semestrale di cultura visuale. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 8
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 246
Questo numero esplora il carattere wearable delle tecnologie contemporanee a due livelli: esaminando nel concreto alcuni prototipi di media che si innestano sul/nel corpo, e interpretando l’indossabilità come una grande metafora della nostra relazione con tutto ciò che è mediato. Le due prospettive sono interconnesse, perché la storia della vestibilità dei media comprende anche la storia dell’immaginario del corpo come supporto, in particolare supporto di immagini. In questo immaginario hanno un ruolo di primo piano fenomeni come il tatuaggio, immagine in movimento stampata sul corpo, cinema indossato e pratica in cui la pelle diventa sia lo schermo di apparizione delle immagini, sia essa stessa immagine: il medesimo tatuaggio muta su incarnati diversi per l’intima fusione dei pigmenti con la cute, in un composto che supera la distinzione fra simbolico e materiale, interno ed esterno, sfuggendo del tutto all’idea dell’aggiunta ed evocando piuttosto quella dell’impasto tra materie diverse.
Cronofagia e media. La gestione e il consumo del tempo fra cinema, arti visive, TV e web
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 240
Il rapido cambiamento delle società contemporanee, influenzato dallo sviluppo tecnico scientifico degli ultimi anni, ha portato a una rivoluzione nel tempo e negli spazi della medializzazione. La logica dell’entertainment diffuso dai media digitali ha permesso l’estensione della società dello spettacolo anche nel quotidiano (schermi urbani, gamification, ecc.), modificando la fruizione mediale convenzionale attraverso piattaforme sempre accessibili. Alla base di questo cambiamento soggiace un capitalismo sempre più pervasivo e mimetico, avido di tempo e in competizione con i ritmi biofisici dell’umanità. Questo volume raccoglie una serie di contributi che intendono indagare la natura cronofaga della medialità contemporanea, sottolineandone alcuni degli aspetti più evidenti, dall’automatizzazione del lavoro alla vetrinizzazione della vita online, sino al binge watching e alla conseguente condizione di governamentalità algoritmica.
Made in USA. L'opera dei Sonic Youth tra indie e pop, video e cinema
Maria Teresa Soldani
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 152
Il libro analizza il ruolo paradigmatico della band noise/art rock Sonic Youth all’interno della cultura visuale e mediale, soprattutto degli anni ’80 e ’90. La produzione audiovisiva del quartetto travalica i contenuti musicali raccordandosi alla Pop Art, all’Appropriation Art, all’arte concettuale e al cinema underground attraverso gli esiti di una serie di collaborazioni emblematiche, soprattutto nella forma del videoclip e del film. Emersi dalla scena artistica di downtown New York di inizio anni ’80, con l’influenza del punk e della no wave, i Sonic Youth creano un sistema di relazioni che traspone e articola al proprio interno il concetto di “scena culturale”, diventando motori del paradigma di una “indie culture” che dagli Stati Uniti ha influenzato il resto del mondo. In questo network Do-It-Yourself – trans-locale ed espanso – di musicisti, artisti e film-maker, la band ha attivato strategie artistiche e comunicative più ampie incentrate sul corpo (body, corpse, youth) visto come epicentro della cultura americana, che mirano a rimettere in discussione le convenzioni di genere (come music genre, gender, film genre).