Libri di Mario Gennari
Allegorie dell'infanzia
Mario Gennari, Francesca Marcone
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2025
pagine: 240
Filosofia della formazione dell'uomo
Mario Gennari
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2001
pagine: 804
Il volume "Filosofia della formazione dell'uomo" si snoda secondo un percorso che comprende quattro parti interconnesse. La prima, dedicata alle 'Categorie della Bildung', analizza l'idea di formazione dell'uomo; la seconda parte interviene su 'Modernità e stili formativi'; la terza parte si occupa di 'Oggetto e soggetto' approfondendo alcuni campi disciplinari delle scienze umane; l'ultima parte echeggia la 'Cilviltà dell'uomo', delineandone i profili critici e gli interrogativi di fondo.
Cinque amori alle Cinque Terre
Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 150
"Le Cinque Terre! ... Sono cinque mondi... Che raccolgono tante storie, tanti amori. Uno diverso dall'altro, come differenti sono gli uomini e i loro modi di sentire. S'incontrano, si trovano senza neppure cercarsi e poi vivono le loro storie..."
La pedagogia dell’Encyclopédie. Testi di D’Alembert, Diderot, Du Marsais, Jaucourt, Mallet, Naigeon, Villeneuve, Yvon
Libro
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Prometeo s-catenato
Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2012
pagine: 44
Come in certi quadri, tutto si confonde quando il testo assume un carattere teatrale. Ma interpretare il mondo quale "grande teatro" - dove nello spazio scenico si avvicendano le figure del tempo - costituisce già un rivolgimento cosmogonico. La trasparenza delle parole mantiene una disposizione epilogatrice se gli umori del mondo traducono le fantasmagorie del passato in un effabile attimo onniavvolgente. Questo non ritualizza il mito ma ne mette in scena lo spirito ascoso, lasciando che l'uomo vi ritorni a parlare: del mondo e dei suoi dèi volgari, di se stesso e della propria forma prometeica la cui azione s-catena la libertà del pensiero quando c'è un pensiero della libertà, posto oltre l'aura mitopoietica del suo luogo d'origine.
Formema
Mario Gennari
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2015
pagine: 93
Il compito di questa ricerca consiste in un'indagine condotta all'interno dell'idea di formazione, provando a svelarne la forma costitutiva attraverso lo studio della sua essenza profonda.
L'ombra sveva
Mario Gennari
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2015
pagine: 263
Jos, un bibliotecario di Buda, viaggia attraverso l'Europa - tra Budapest, Vienna, Berlino fino a Genova e Portofino - per svelare il mistero racchiuso in un libro di Justus von Ravensburg, L'ombra, sopravvissuto ai roghi nazisti. Che cos'è l'ombra di cui parla il misterioso libro? Dove si trova il Castello della Vergine? Cosa nasconde l'affresco? "L'ombra sveva" fonde in un unicum la potenza della riflessione filosofico-metafisica attorno alle grandi questioni della conoscenza, del pensiero e dell'amore, e la forza della grande narrazione romanzesca. Mario Gennari porta la sfida del pensiero sul terreno della letteratura senza alibi di genere: e unisce così la filosofia (Platone, Aristotele, Plotino, Tommaso) al grande romanzo mittel-europeo, dando vita a una narrazione che evoca il disegno di una sinfonia mahleriana.
Missa in tempore belli
Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2016
pagine: 120
"Missa in tempore belli" è il titolo di una Messa musicata da Joseph Haydn nel 1796. Come allora - quando Napoleone invadeva l'Austria e l'Europa - anche oggi si vive in tempore belli: in un'epoca in cui la guerra continua a travolgere uomini e popoli, Stati e continenti. L'attualità di questo libro è avvolta nella storia che racconta. Haydn, la Klassik musicale viennese, il Settecento europeo (illuminista ma romantico) e in particolare il 1796 fanno da sfondo al testo di Mario Gennari, che converge su una serie di capolavori assoluti - tutti apparsi in quell'anno così magicamente prolifico. Quindi, sui loro autori: da Goethe a Schiller, da Madame de Staël a Herder, da Laplace a Paine, da Schelling a Fichte fino a Kant, con il suo celebre volumetto sulla pace - che Haydn tanto aveva amata e rappresentata nella sua estetica classico-musicale. Se non che, alla sua morte è proprio la guerra in corso a far dimenticare il grande musicista, fino a quando il suo più fedele allievo, Sigismund von Neukomm, per celebrare il maestro crea un canone enigmatico riponendovi il senso nascosto dell'opera e della vita di Haydn. Al significato dell'enigma Gennari offre una soluzione letteraria, filosofica e pedagogica prima che musicale, contrapponendo alla guerra un cammino umanistico volto verso la pace.
Logica, linguaggio e metodo in pedagogia
Mario Gennari, Giancarla Sola
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2016
pagine: 150
Purtroppo capita ancora di leggere che la pedagogia è l'arte di educare i bambini, oppure di sentir confondere il pedagogo (dell'antichità classica) con il pedagogista contemporaneo. Questo disordine generalizzato circa il vero significato della pedagogia - unito a un'opera di "depedagogizzazione" della società (a cui l'editoria e i media non sono certo estranei) - ha prodotto e continua a provocare dei malintesi sempre più diffusi a proposito del senso stesso da assegnare a queste tre parole: formazione, educazione, istruzione. Sicché esse vengono usate spesso a sproposito, senza sapere che sono invece i tre "oggetti" di studio della Pedagogia Generale intesa quale scienza umana. Il libro di Mario Gennari e Giancarla Sola - entrambi Professori nell'Università degli Studi di Genova - costruisce i capisaldi di questa antica e nobile disciplina: (a) chiarendone i paradossi, (b) fornendone una cognizione epistemologica, (c) ricostruendone la logica interna e il linguaggio, (d) affrontando la questione metodologica della ricerca scientifica e la sua operatività nelle pratiche.
Herrad Von Landsberg e l'Hortus deliciarum
Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 120
Perché scrivere oggi un libro su di una canonichessa medievale? Perché dedicare uno studio a una badessa vissuta nel cuore del Medioevo – durante il XII secolo – e al centro dell’Europa – in una abbazia sperduta sui monti dell’Alsazia –, entro un tempo e uno spazio che dunque paiono soltanto remoti? E perché porsi alla ricerca di ciò che rimane di un codice irrimediabilmente perduto, poiché divorato dalle fiamme di un rogo scaturito dalla guerra franco-prussiana del 1870? È presto detto: perché l’autrice del testo – dalla identità incerta – e l’opera stessa – di cui niente resta di originario – rappresentano paradigmaticamente quanto l’Europa nella sua lunga storia è anzitutto stata. Ossia: cultura. Herrad von Landsberg, vissuta tra il 1130 e il 1195 circa, badessa nel monastero di Sainte-Odile dell’Alsazia oggi francese, è l’autrice dell’Hortus deliciarum: un libro molto citato e assai poco conosciuto, capace di evocare soprattutto attraverso le sue immagini tanto l’animo di questa monaca quanto lo spirito del Medioevo.
Hortulus
Walahfrid von Reichenau
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 190
Walahfrid von Reichenau, noto anche - a causa di un difetto della vista - come Valafrido Strabo, è un autore svevo nato nell'808 d.C. e deceduto nell'849. Abate nell'Isola di Reichenau, sul Lago di Costanza, è stato un letterato, un poeta e un glossatore di pregio. Il suo celebre lavoro intitolato "De cultura hortorum" costituisce un'interessante "operetta" che proviene dal Medioevo, quando nell'"Hortulus" walahfridiano regna la semplicità monastica e crescono con il soccorso della natura e l'operosità del giardiniere gli ortaggi per la tavola, le piante medicinali per i malanni corporei, infine i fiori che con la loro bellezza celebrano la beatitudine celeste insieme alla transitorietà della vita. Piuttosto che la perfectio spirituale e l'ascesi divina, l'orticello è 'signaculum' della disciplina nel lavoro, del rispetto per la natura, della sobrietà con cui affrontare la vita, intreccio fra la "coltura" - intesa come coltivazione ortense svolta attraverso il lavoro assiduo e organizzato - e la "cultura" - assunta quale insieme delle conoscenze relative al giardinaggio connesse con le cognizioni desunte dall'esperienza e dallo studio - approda a un duplice esito mirabile: la serenità nel cui segno vivere e la semplicità al cui ordine educarsi.
Leopardi come educatore
Franco Cambi, Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2018
pagine: 130
La forma umana possiede in sé l'armonia della grazia e della delicatezza, dell'illusione e della dolcezza, che secondo Leopardi non sono estranee alla ragione né al sentimento. Sia il pensiero sia il discorso, intessendo la «poesia» con il «poetico», mostrano del bello tutta la bellezza. Sicché, «il bello, e il sentimento morale di esso, è sempre sublime». A ciò può dirigersi la tensione dell'educare la propria e l'altrui forma umana, secondo il principio di una formazione che non sia illusoria bensì ami le illusioni.