Libri di Massimo Angiolani
Taccuino pugilante sono
Massimo Angiolani
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2022
pagine: 36
Racconti
Non si possono vendere i cani morti
Massimo Angiolani
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2015
pagine: 157
Diego Diavolani è una persona pessima con qualche momento buono, o forse è una buona persona con momenti pessimi. Il decennio dei '90, dai suoi venti ai trent'anni, con la messa a fuoco su tre significativi periodi: il servizio civile come contromossa all'anno obbligatorio da militare (chi obiettava era considerato un vigliacco, "se non sei buono per il re non lo sei neanche per la regina" ti dicevano); il declino della prima storia d'amore importante, e Diego Diavolani che a picconate ne indebolisce le fondamenta e al contempo tenta di cementarne la struttura con incanti adolescenti e nostalgia; la nascita della figlia, un legame inaspettato e definitivo, al di sopra di ogni scelta. Il costante senso di non appartenenza ad alcun posto, le ambizioni da scrittore e il terrore di non essere abbastanza bravo, il bisogno istintivo di mettersi a repentaglio, le fughe con qualsiasi mezzo. Le paure, le debolezze, i limiti: Diego Diavolani ci galleggia, li cavalca e li scavalca. Uno scollamento sistematico dalla realtà perseguito con arroganza, cinismo e rabbiosa disperazione.
Le ballate dispari
Massimo Angiolani
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2013
pagine: 140
Con lunghi viaggi in posti lontani (Messico, Honduras, Salvador, Vietnam, Thailandia, Cambogia) o attraverso la quotidianità in provincia (serate al pub, amori veloci, lavori rimediati, la nascita di una figlia) il protagonista cerca di confermare il suo modo disarmante e crudo di stare nel mondo. Lungo le storie emergono, prepotenti e riconoscibili, i suoi pregi, i difetti, così come sono messe a nudo le piccole e grandi sfide che raccoglie e rilancia a se stesso, per non ricadere nei soliti errori, per non cedere alla rassicurante routine, per ritrovarsi "altrove". Giulio, Marzio, Davide, Valerio... diversi i nomi, un solo protagonista. Questo libro non ha un senso di lettura, si può cominciare dal primo racconto e proseguire, o iniziare dall'ultimo, o prendere i racconti a caso, perché ogni storia è a se stante e, al tempo stesso, parte integrante di un unico, anomalo romanzo.

