Libri di Matteo Canevari
Visioni notturne in pieno giorno
Matteo Canevari
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 210
Un occhio che guarda dal tubo di scarico, una galleria oscura, inquietanti presenze femminili, un villaggio isolato dove accadono strani fatti, metamorfosi e apparizioni. È il mondo stravolto descritto in questa serie di brevi racconti dalla potenza fulminante di una rivelazione. Luoghi sinistri, avvenimenti sconcertanti, lo scorrere inesorabile delle cose verso il male, la condizione umana osservata con lo sguardo sottosopra della visione notturna. L’insolito che irrompe nel quotidiano per trascinarlo nell’abisso. I racconti di "Visioni notturne in pieno giorno" compongono un universo sfaccettato di microstorie dal forte carattere emblematico, di immediata e facile lettura, scritte in uno stile misurato ed evocativo, popolate da personaggi sopraffatti da situazioni incontrollabili e allucinate, a volte funestate da mostri e lugubri figure, che sono preda delle loro ossessioni, finendo per assomigliare a quelle stesse orribili creature, da cui cercano di fuggire.
I cambiamenti della pratiche didattiche oltre la pandemia. Antropologia e pedagogia
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 192
L'irruzione del digitale nelle pratiche didattiche ha rappresentato la grande novità del periodo pandemico: tutti sono stati costretti a misurarsi coi propri limiti, a modificare le proprie abitudini di insegnamento e apprendimento o anche solo a constatarne l'insufficienza nella nuova situazione. Perché quello sconvolgimento collettivo non venga banalmente rimosso, occorre attivare un processo riflessivo di comprensione di quanto accaduto, che possa prefigurare un avvenire del rapporto educativo con le tecnologie digitali non improntato né a immaginari apocalittici né a immotivate speranze messianiche. Questo volume si propone di dare un contributo allo sviluppo di tale coscienza collettiva attraverso una struttura multiprospettica, che presenta lo sguardo dell'antropologia culturale, il punto di vista pedagogico, le riflessioni sulla didattica universitaria, le esperienze umane e professionali dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, la voce delle studentesse e degli studenti. Contributi di: Giulia Bianchi Arrigoni, Angela Biscaldi, Matteo Canevari, Martina Caporusso, Ferdinando Fava, Monica Ferrari, Antonella Lotti, Milena Piscozzo, Pier Cesare Rivoltella.
Una comunità che cura. Etnografia performativa di una Chiesa pentacostale pavese
Matteo Canevari
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2023
pagine: 256
Sensualità, teatralità, drammaturgia, gruppalità, movimento, musica, ritmo, sono tutti aspetti della pratica pentecostale riconducibili al campo della performance e alla centralità del corpo. Nel presente studio, la performance funge da metafora concettuale per inquadrare gli aspetti di valore e definire i tratti rilevanti per l'osservazione e l'interpretazione dei fenomeni caratterizzanti del movimento pentecostale. La performance è il wittgensteiniano «vedere come», il particolare scorcio prospettico che orienta lo sguardo e fa emergere i punti notevoli della realtà osservata. Ciò significa adottare un'ottica performati-va allargata, che mette in dialogo Antropologia e Performance Studies e ricomprende non solo i momenti rituali tipici del pentecostalismo ma anche altri comportamenti, gesti, situazioni, immaginari, grazie ai quali si producono in azione il senso della comunità, l'appartenenza e il sentimento della presenza del divino.
Era il nostro tempo. Poesie diverse
Matteo Canevari
Libro: Copertina morbida
editore: Nulla Die
anno edizione: 2021
Se è indubbiamente vero, come ci ricorda Giovan Battista Marino, che «musica e poesia son due sorelle», qualche ragionevole dubbio ha diritto di sussistere sulla sorellanza di filosofia e poesia. Ma è anche vero che poesia e filosofia possono convivere, e "armonizzarsi", in una sola voce. Questa cospicua silloge di Matteo Canevari (filosofo-poeta o poeta-filosofo?) è testimonianza vibrante e persuasiva dello stretto legame esistente tra riflessione filosofica e straniamento poetico. Lo stesso soggetto, pensante e senziente, che "riflette" su verità universali o problemi metafisici, si "perde" in un «divagare sonnambulo» e «s'abbandona all'aura vaga». C'è in questo complesso e variegato canzoniere anche una forte componente etica. Alla consapevolezza della «fragilità labile che non resta» della condizione umana, della «tristezza, fallacia e discordia, dei dolori tutti speciali che s'adunano per noi» si contrappone la disperata esigenza che la vita sia «una e sola e vera», e soprattutto «che sia giusta».
Lo specchio infedele. Prospettive per il paradigma teatrale in antropologia
Matteo Canevari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 160
Diversi decenni fa, Clifford Geertz, in un saggio divenuto celebre (Generi confusi), rilevava un grande cambiamento in atto nelle scienze sociali, che finalmente riconoscevano la loro scientificità nella parentela con le scienze umane. Da quel momento iniziò un processo che ha portato a trovare nell'analogia, nella metafora, nella traduzione culturale gli strumenti propri di una disciplina, l'antropologia, che si occupa di soggetti viventi capaci di senso nel loro dire e nelle loro azioni. Il presente studio si pone come un'indagine critica delle linee di ricerca aperte dal paradigma teatrale sorto sulla scorta di Goffman, Turner e Schechner, che ha inaugurato nuove prospettive attingendo dal teatro - inteso come spettacolo e come performance - metafore illuminanti e pratiche di socialità originali per comprendere i processi culturali, in un'ottica di dialogo trasversale tra le discipline, auspicato da più parti ma spesso disatteso.
Leggere la «Genealogia della morale» di Nietzsche
Matteo Canevari
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2008
pagine: 254
"Le tre dissertazioni che compongono questa genealogia sono forse per espressione, intenzione e arte del sorprendere quanto di più inquietante sia stato scritto fino". Così, in "Ecce homo", Nietzsche definiva la potenza di pensiero messa in opera nelle tre parti che compongono la sua "Genealogia della morale", uno dei suoi ultimi scritti prima della discesa nel silenzio della pazzia che lo colse nel 1889. Libro inquietante, libro disturbante, libro che sovverte tutto il campo dei valori e delle credenze morali, è il lavoro più sistematico dell'opera nietzschiana, che dispiega tutta la grandezza e la novità dell'indagine genealogica, quel modo di interrogare le cose introdotto da Nietzsche che, alla vecchia domanda metafìsica "che cos'è?" applicata al campo dei valori, sostituisce la questione "che cosa significano i valori?", aprendo il pensiero al problema del senso dei valori relativamente alla loro origine. Accostarci alla lettura di questo testo, allora, per noi significa tenere saldo il filo dell'analisi nietzschiana nel pieno dello sconcerto prodotto da alcune sue tesi e orientarci alla scoperta di un pensiero critico lucido e appassionato capace ili guardare a fondo nel problema epocale del nichilismo.
Teatro. Il luogo necessario e altri testi
Matteo Canevari
Libro: Libro in brossura
editore: Print Service Pavia
anno edizione: 2024
pagine: 274
L'insieme di testi che compongono questo volume raccoglie una produzione drammaturgica diversa, estesa su un tempo lungo, ma riconducibile a un'intenzione di fondo, ovvero esplorare la dimensione dell'impotenza dell'uomo di fronte alla forza coercitiva delle situazioni e degli eventi nei quali la sua esistenza si trova impigliata, come in un meccanismo inesorabile che compie necessariamente il proprio corso. Nemmeno il campo delle relazioni e degli affetti sfugge a questa dura necessità, anzi con la violenza della costrizione e dell'inganno che essi nascondono, ne risulta la realizzazione più chiara. Solo l'ingenua rivolta che porta al sacrificio di sé o l'ironica disillusione per l'imbroglio della stanca messa in scena della vita possono rappresentare una forma parziale di riscatto, che lascia però inevasa la domanda sul senso del vivere. Il teatro si conferma così occasione di pensamento sull'esistenza, capace di parlare il linguaggio dell'universale a partire dal tono minore di vicende particolari e singolari.