Libri di Matteo Dalena
Puttane antifasciste nelle carte di polizia
Matteo Dalena
Libro
editore: ilfilorosso
anno edizione: 2017
pagine: 144
Ammonite, recluse, confinate, internate, soggette a oblio. Non partigiane, né eroine. Particelle minime, fascinose perché piccole, rare, difficili da distinguere, afferrare. Figure sbiadite, dimoranti nei bassi di città decadenti dove l'esercizio della prostituzione è anticamera del crimine ma anche contenitore di piccole, quotidiane, resistenze al fascismo. Quali le forme del rapporto tra queste donne dalla perduta fama e gli agenti di pubblica sicurezza? Quali le leggi vigenti e i provvedimenti adottati? Una ricerca storica su un gruppo di 27 prostitute di tutta Italia schedate dal regime, condotta nelle carte del Casellario Politico Centrale dell'Archivio Centrale dello Stato.
Ricovero Umberto I. La prigione degli inutili
Matteo Dalena, Alessandra Carelli
Libro: Copertina morbida
editore: Falco Editore
anno edizione: 2015
pagine: 176
Ci sono prigioni in cui vengono rinchiuse le persone inutili, pur in assenza di reati specifici contemplati dai codici penali. A un primo sguardo, e considerando soltanto la superficie delle cose, l'inutilità è modo dell'essere che non ha spazio nell'ordine sociale; con la sua stessa presenza, lo nega portando una sfida al patto di funzionalità che incasella le persone in ruoli, spazi di potere e di autorità e che vincola a una reciproca utilità. In breve, l'inutilità è negazione dell'esistente e della sua organizzazione sociale. Al tempo stesso e a uno sguardo più profondo, l'inutilità rappresenta quella categoria residuale nel catalogo dei ruoli sociali che deve essere visibile e invisibile allo stesso tempo: deve invisibilizzare chi entro quei confini semantici è trattenuto, ma deve rimanere ben visibile come monito e possibilità di esclusione. 'Umberto I di Cosenza era luogo di segregazione per chi non trovava altre caselle sociali disposte ad accoglierlo; luogo in cui individui, per varie ragioni considerati inutili, entravano in un processo ben organizzato di invisibilizzazione del proprio specifico umano.
Dal nulla a te. Intimismi
Matteo Dalena
Libro: Copertina rigida
editore: Periferia
anno edizione: 2014
pagine: 40
Un viaggio attraverso paesaggi legati al sogno, appartenenti a una geografia di visioni e materia, un sentiero che congiunge la Grecia omerica "au milieu" di Henri Matisse, lasciandoci intravedere, attraverso paesaggi lunari e metafisici, la possibilità di nuovi equilibri. Matteo Dalena ci racconta la sua caduta, fatta di vuoto, solitudine, non riconoscimento, in cui la putrefazione del sentimento precede la putrefazione della materia.
I miei Sud. Scritti civili in prova e in versi
Matteo Dalena
Libro: Copertina morbida
editore: Falco Editore
anno edizione: 2013
pagine: 128
"'I miei Sud' è un libro concepito secondo una formula frescamente promiscua. Da una parte, vi si mischiano i versi e la prosa, piccoli saggi storici e reportages, racconti e poesie. Dall'altra, la voce dell'autore intermittentemente ricercatore d'archivio, poeta, giornalista - è intercalata da altre voci di cantautori, giornalisti e studiosi. Da un'altra ancora, vi s'intreccia la prospettiva locale, dialettale, ancorata ai paesi della Calabria, a nu paise ca me dà forza ppe ru dumani, a quella globale e plurale dei Sud del mondo... Sulla scia dei grandi maestri di storia della 'gente senza storia' - Natalie Zemon Davis, Carlo Ginzburg, Adriano Prosperi - i testi di Dalena narrano di donne, omosessuali, concubini, ladri, briganti, di vilipesi e ribelli. Tra questi Dalena, lo storico e il giornalista, ci fa girare in compagnia tacita di Brueghel e di De Andrè." (dalla prefazione di Marta Petrusewicz)
Calabria Citra in versi
Matteo Dalena
Libro: Copertina rigida
editore: Periferia
anno edizione: 2012
pagine: 92
"Matteo Dalena sceglie di recuperare parte della memoria immateriale della nostra Regione oppressa da stereotipi datati, ma sempre vivi nell'immaginario collettivo. Terra bellissima popolata o da briganti feroci o da splendide rovine del passato appariva, infatti, ai visitatori europei che tra Sette e Ottocento percorrevano le contrade meridionali, vedendo la realtà attraverso lo specchio deformante della cultura romantica. Questa visione manichea è stata trasmessa e condiziona ancora oggi l'immaginario collettivo. Matteo Dalena sceglie la poesia della Calabria del passato per recuperarne il sentimento e la storia del Tempo, ma anche per trasmetterne la memoria." (Dalla prefazione di Giuseppe Roma)