Libri di Michela Bellini

Una strana finestra, una luce sempre accesa e movimenti inquietanti intravisti dietro le tende attirano l’attenzione di Rita, appassionata di storie, che abita nel palazzo di fronte. Un grido di donna, l’ombra minacciosa di un uomo. Che mistero si cela dietro al vetro? La sensazione di pericolo e di tragedia imminente incombe e condiziona la vita di Rita che non riesce a stare a guardare e indaga, con l’aiuto delle amiche e il supporto discontinuo di Bruno, il suo fidanzato di sempre. L’ignoto sovrasta le vite di tutti mentre man mano il mistero si svela fino all’epilogo decisamente noir. Un giallo psicologico, che si snoda a ritmo incalzante tra Milano e Lione, attraverso una rapida alternanza dei personaggi. Qui suspense, amore, ironia e violenza s'intrecciano in un crescendo appassionante.

Veronica abita a Milano dove lavora come stylist. La sua vita è quella di una donna di successo, frenetica e soddisfacente, senza legami stabili. Una sera viene aggredita e buttata in terra da una persona che non riesce a vedere. Da quel momento si succedono episodi inquietanti che minano la sua sicurezza e la sua stabilità mentale: altre aggressioni, violazioni di vario tipo del suo appartamento e così via. Poi ad una festa incontra Dario, giovane fotografo del quale finirà per innamorarsi. Anche la storia con lui si trasforma però in un incubo perché Dario comincia ben presto a farla soffrire. Tra le aggressioni dello sconosciuto e i maltrattamenti di Dario, Veronica scivola rapidamente verso l’alcolismo e l’autodistruzione. Nella vita di Dario è nascosto un segreto: una sorella alcolizzata di cui è l’unico ad occuparsi che pian piano lo trascina verso lo squilibrio mentale. Queste vicende alla fine si ricollegano, svelando l’identità e le motivazioni del persecutore. La situazione precipita verso l’inevitabile catarsi: per entrambi i protagonisti ci sarà una sorta di riscatto finale anche se di segno opposto.

La raccolta, che prende il nome da una poesia scritta durante la pandemia, nel periodo più buio, quando ancora non s’intravedeva una via d’uscita, è suddivisa in due parti: Poesie del nuovo corso e Poesie della pandemia. La prima raccoglie poesie scritte negli ultimi cinque anni, che hanno segnato il passaggio a uno stile diverso, a una nuova modalità espressiva, più profonda ed efficace, in cui l'autrice matura la sua poetica. Un passaggio di sperimentazione necessaria e di crescita interiore che è rispecchiata nella profondità dei versi. La seconda parte riguarda esclusivamente la pandemia e il sentire della poetessa. Questa esprime la funzione “resistente” della poesia e la sua importanza nei momenti di crisi sociale. Una scrittura decisa che esprime il sentire interiore dell'autrice e la forza della scrittura come "strumento" di reazione.