Porto Seguro

La varietà dell’umano è il nucleo di questa raccolta, varia ma omogenea. Il ventaglio di possibilità di esistenza è declinato qui in tredici racconti ancorati alla realtà ma ricchi di estro. Troviamo quindi la descrizione di elementi naturali come la neve, la pioggia e il terremoto, e di come questi impattino sul normale scorrere della vita quotidiana: con meraviglia, sorpresa o terrore; ma troviamo anche storie d’amore e relazioni umane vissute più o meno alla luce del sole; soprattutto, ricorre, fra le motivazioni ad agire dei personaggi, il lavoro come dannazione e ancora di salvezza. Nel verosimile della finzione letteraria, il lettore potrà così ritrovarsi nella vita degli altri, che in fondo potrebbe essere anche la sua.

Il famoso scrittore Harry Lancomb, dopo un periodo di silenzio letterario, pubblica un nuovo romanzo dal titolo “Il torturatore medievale”. Il libro diventa presto il suo più grande successo editoriale, ma alla vigilia del suo tour promozionale l’autore viene rapito. Al suo risveglio si troverà in un luogo segreto, costretto a subire quelle stesse torture descritte nella sua storia. Il detective Thomas, sulle tracce della sua sparizione, inizialmente ipotizza il sequestro come una semplice trovata pubblicitaria, ma quando Lancomb ‒ seppur in gravi condizioni ‒ viene riportato a casa, capisce immediatamente che si tratta di un caso ben più complesso, e che l’unica cosa che può fare è aspettare la prossima mossa del torturatore medievale.

In questo secondo volume l’indagine si sposta intorno allo sterminio di massa perpetrato da Hitler e dai tedeschi nazisti. L’autore ricostruisce minuziosamente la storia di una popolazione straziata in modo atroce, nell’Europa occupata dai tedeschi: dalla Norvegia ai Balcani, quindi alla Francia e all’Italia. Se nel primo volume si erano indagate le motivazioni che spinsero alla soluzione finale, ora Mario Ragionieri racconta quali fossero i mezzi e le forze dispiegate per metterla in atto e quali le conseguenze di tale estrema azione sono adesso spiegate fin nei dettagli più macabri. Con questi due volumi Mario Ragionieri torna su una delle ferite più dolorose della storia dell’umanità, svelandone i risvolti più insensati e crudeli, riportando alla luce fonti documentate che attestano ciò che non avreste mai voluto sapere di quel periodo da dimenticare.

“Rottamare” la vecchia politica italiana: era il progetto ambizioso e visionario di Matteo Renzi, il politico più amato e avversato degli ultimi dieci anni, all’inizio della sua mirabolante ascesa. L’autore, nel raccontare l’esperienza unica dell’enfant prodige del centro sinistra, sceglie il punto di vista “decentrato” di una piccola sezione del PD, quella di Empoli. Un punto di osservazione per molti versi privilegiato, per la vicinanza a Firenze e per lo straordinario favore che l’ex segretario del PD vi ha incontrato in quei dieci anni di politica “fiorentino-centrica”. Proprio per questo, il ritratto che ne esce appare il più adatto a filtrare gli eventi che hanno portato al cadere di questa “stella” come una meteora. E dopo, quali sono i suoi desideri per il futuro della politica italiana?

Quella di Giancarlo Pera è una poetica che si sottrae a logiche di genere letterario, rifugge da attribuzioni di una corrente ispiratrice e s’incarna corpo tra corpi, alludendo ad un Altrimenti che esprime i contrari e frequenta lo smarrimento. Parole e sensi si muovono erranti, alla ricerca di interlocutori ospitali, incalzati da scosse intime mai quietate e da esperienze inesaurite di alterità dolenti, e incedono nella pagina sempre rispettando il respiro e la pausa, perché anche quando il discorso poetico si fa urgente, chi legge possa avvertire come quell’urgenza sia necessaria alla trasformazione di cui è chiamato a essere complice.

"Lungo i giorni" accoglie liriche composte nell’arco di alcuni decenni, fondendo il mondo interiore dell’io lirico con il mondo esterno. Si riflettono nell’animo del poeta il mare, spumeggiante e terribile; qualche alba e molte notti, angosciate dai dubbi e dal senso di fallimento, oltre che l’amore, carnale, disilluso, di padre e di figlio. E se la ricerca lessicale è precisa e paziente, al fine di immortalare una sensazione, un sentimento o un ricordo, la punteggiatura è minima: sono i versi stessi a dare l’intonazione ai componimenti e al substrato di vita dal quale emergono, conducendo il lettore lungo i giorni di un uomo sempre attento a guardare dentro e fuori di sé.

La vita in un piccolo paese può essere noiosa, lo sanno bene Steve e Jeremy: per questo decidono di mettere da parte un po’ di soldi, montare sul pick-up e lasciare affetti, famiglia e un lavoro che li avrebbe incatenati per il resto della vita. La loro destinazione è Las Vegas, ma non mancheranno tappe e incontri cruciali, prima di tutto con la giovane e bellissima Rose, che presto diventerà ben più che una semplice compagna di viaggio. Fuga da Omak è un lungo racconto di un’avventura on the road, ma anche la storia di una grande amicizia e di come la vita, a volte, sa davvero essere imprevedibile.

Laura è un’ex insegnante di settant’anni, ormai vedova. A tenerle compagnia c’è la fitta rete delle sue conoscenze: l’amica Giuseppina, sua coetanea, il giardiniere Gionata, e suo figlio, un ragazzo a cui dà ripetizioni. Nello scorrere tutto sommato sereno del presente, Laura ricorda le proprie origini povere, ma anche i momenti felici da insegnante; soprattutto, sa guardare ai ricordi senza tristezza, ma volgendosi alla pienezza del presente, che le permette di dedicarsi alla sua passione, la scrittura, e alla cura delle persone che la circondano. Riconsiderando i tempi della sua vita, alla protagonista appaiono così come le onde sulla riva: vanno e vengono, lambiscono la spiaggia, a volte si spingono più lontane, ma alla fine tornano sempre alla calma del mare.

Fin da quando è piccola Aurora crede nelle favole: quelle in cui il principe salva la principessa, i due si innamorano e vivono per sempre felici e contenti. Ora, a venticinque anni, aspetta ancora che l’amore bussi alla sua porta e dia una svolta alla sua vita, salvandola dalle sue insoddisfazioni e dai suoi fallimenti. Per questo decide di comprare un abito lungo elegante, il più bello che abbia mai visto: è convinta che indossandolo può diventare chiunque voglia, e forse potrebbe finalmente anche avere un’occasione per vivere la sua favola. Presto conoscerà infatti il giovane, gentile e bellissimo Marco… che sia lui l’uomo perfetto, il principe che da sempre sta aspettando?

In una terra magica e reale, la Sicilia, Licuriu è un Mago guerriero che ha rinnegato la casta di appartenenza allo scoppio della guerra con i Mahari. È diventato quindi un Mago nascosto, dedito allo studio e in eterna fuga. Quando i Maghi guerrieri, sotto il comando di Mingocefa, sembrano in vantaggio in questo scontro fratricida, Licuriu capisce di doversi schierare contro di loro: parte quindi alla ricerca della terra dei mandorli amari, dal cui legno potrà ottenere la sola bacchetta abbastanza potente da sconfiggerli. Sul suo cammino incontrerà, fra gli altri, il drago Frastuca, la regina dei Brafulli Apici Gargagna e la sua ancella Ravanedda. Presto scopriranno che il compito di Licuriu non è solo quello di sconfiggere Mingocefa, ma di salvare il mondo magico dalla sparizione. Lo scontro si prospetta cruento: da una parte un “ordine” voluto dalle creature che si muovono nell’oscurità, dall’altra la salvaguardia della diversità e ricchezza di chi popola questo mondo…

“La suprema tensione artistica vuole andare oltre, al di là dell’alfabeto comune e di un appagamento sensoriale. Il lavoro sull’opera d’arte è lavoro di crescita di coscienza. Gli artisti che si accontentano, restano fermi alla Corte del proprio Ego”, sottolinea l’artista. “Con le sue improvvise intuizioni poetiche Massimiliano Antonucci, convinto che la poesia sia la pratica più potente di ogni altra, prende via via coscienza della propria esistenza e insieme coscienza del mondo reale, altra cosa fuori di sé”, dice di lui nella Premessa Ubaldo de Robertis.

Un gesto gentile in coda al supermercato, un viaggio nelle stanze di un appartamento, le disavventure di un ciclista che fa di tutto per arrivare ultimo conquistando così l’ambita maglia nera, o ancora la partita d’addio di un terzino che sogna di fare goal, i compiti di greco copiati in classe e le prime parolacce scoperte da un bambino. Questi e altri i temi che ricorrono nei racconti di Bruno Magaldi: una breve ma densa raccolta che con semplicità e ironia tocca le corde più profonde del nostro animo e della nostra quotidianità, facendoci sorridere.