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Libri di Michela Di Fratta

I genitori degli altri. Tutti i colori della filiazione

I genitori degli altri. Tutti i colori della filiazione

Michela Di Fratta, Paolo Valerio

Libro: Libro in brossura

editore: Luigi Guerriero Editore

anno edizione: 2025

pagine: 240

Come esploratori intorno al fuoco, gli autori si confrontano in tempo di pandemia sul tema della genitorialità. Il libro raccoglie storie curate con stile narrativo, che si intrecciano con la vita professionale degli autori. La descrizione di vicende esistenziali consentirà al lettore di conoscere il punto di vista di giovanissime persone che non sempre si riconoscono in un processo di filiazione tradizionale e/o policromatica. Chi scrive guarda alle nuove geometrie della genitorialità, per comprendere come l’esercizio della funzione adulta possa contribuire a preservare le future generazioni da un destino incerto. In assenza di una netta demarcazione tra la famiglia naturale e adottiva, i professionisti si confrontano all’ombra di un grande albero, protetti dai rami della genitorialità istituzionale e sociale, esercitata da chi, come Salvatore Borsellino, ha fatto dell’impegno sociale un movimento di verità e giustizia.
26,00

I bambini degli altri. Il percorso adottivo tra clinica e ricerca nell'area materno infantile

Michela Di Fratta, Anna Esposito, Paolo Valerio

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 246

Tema centrale del libro è quello della genitorialità adottiva. La mission che lo sottende è riuscire a formalizzare quanto in natura gli affetti ci suggeriscono da sempre: la possibilità di scegliere e scegliersi responsabilmente, attraverso una disponibilità scevra da aspirazioni idealizzanti, libera da forzature di carattere manipolativo. Al centro di ogni proposito è dunque posto il bambino, i suoi bisogni evolutivi, la dignità di coloro che sono veramente pronti ad amarlo senza condizioni. Nella prospettiva di nuove geometrie, la genitorialità diventa esercitabile travalicando i confini dell’essere padre e dell’essere madre nell’accezione biologica, per accogliere bambini reali e non immaginari, rispettare le loro naturali attitudini, sostenere i loro bisogni nella cornice di un progetto adottivo praticabile, che preservi le origini, la provenienza etnica, il credo religioso, l’identità culturale e di genere, in tutte le sue declinazioni ed espressioni. Compito dei professionisti della trasversalità è dunque promuovere un’adozione che tenga conto della vulnerabilità evolutiva del minore e che ne rispetti le competenze preesistenti all’atto adottivo, garantendo una continuità esistenziale che non sia, dunque, dimentica della storia pregressa di ogni bambino. Questo volume descrive nei dettagli la possibilità di seguire nei servizi territoriali questo percorso. Integrando l’osservazione e la ricerca con un contributo esperienziale che, in questi anni, ha favorito la pianificazione di protocolli operativi praticabili, il testo propone un modello di contenitore istituzionale flessibile, animato da operatori resilienti, che hanno fatto del lavoro di rete, dell’integrazione e dei protocolli d’intesa, la massima espressione della loro professionalità.
30,00 28,50

Counselling psicodinamico di gruppo. Funzione e ruolo dell'osservatore negli interventi brevi

Alessandro Chiodi, Michela Di Fratta, Paolo Valerio

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 112

Il modello descritto, ispirato alla tradizione Tavistock, prevede la presenza di un osservatore silenzioso nel lavoro di gruppo e si avvale, nel descrivere ed analizzare le dinamiche di gruppo attivate nella consultazione breve, del contributo di W. Bion, di H. Foulkes e di E. Bick. La presenza dell'osservatore silenzioso in un gruppo, secondo gli autori, sembra contribuire all'instaurarsi tra i membri di relazioni paritarie, utili a promuovere un clima di cooperazione nel processo di trasformazione e cambiamento. La presenza di tale figura sembra, altresì, facilitare e sostenere il lavoro del conduttore, che potrà, nell'incontro con il gruppo, meglio tollerare i conflittuali vissuti emozionali attivati dalla breve durata dell'esperienza e connessi ai complessi movimenti transferali, controtransferali e di identificazione proiettiva. L'osservatore silenzioso, quasi fosse un enzima catalizzante, sembra infatti accelerare "l'evento barometrico" ed, attenuando la funzione direttiva del conduttore, sollecitare il definirsi di una rete intima di comunicazione e di processi transpersonali. Questa speciale condizione consente al gruppo di transitare da arcaiche posizioni di dipendenza e aggressività a posizioni più evolute, caratterizzate dal lavorare insieme al conduttore e non contro di esso, fino a promuovere nel singolo la disponibilità ad apprendere, sentire e pensare ed a percepirsi liberamente nella propria persona fino a diventare se stesso.
19,00 18,05

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