Libri di Michele Fianco
I meravigliosi
Michele Fianco
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2021
pagine: 64
Delicatisimo
Michele Fianco
Libro: Copertina morbida
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 60
"Delicatisimo" è un regista che - tra primi piani del protagonista e campi lunghi sui suoi pensieri - delinea il passaggio da un'età a un'altra. O da un'epoca a un'altra. Si va spegnendo il tempo delle dimostrazioni, delle sollecitazioni figlie di una oramai antica "new economy", si aprono invece domeniche di convalescenza, quando l'unica attività possibile è quella di far ordine tra progetti da buttare e uno spazio da riallestire. Ironizza l'autore - o almeno vorrebbe - sui suoi bilanci di mezza età, sul lavoro che non si sa più a cosa serva e sui seimila anni di storia che ci portiamo sulle spalle. Come in una commedia di Allen o un western rivisitato da Leone.
Un semplicissimo universo inespanso
Michele Fianco
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 100
In questo "Semplicissimo universo inespanso" Michele Fianco presenta venticinque anni di vita letteraria e poetica. E vita, una vita intessuta di linguaggio riflessione e potremmo dire teoria, ma una teoria entangled nelle cose, è forse la parola chiave che ci permette accesso a questi versi. Una poesia carsica per molti anni, orientata nei primissimi inizi negli ambienti di quella che - verso la fine degli anni Novanta e l'avvio degli anni Duemila - si è chiamata la Terza Ondata o neo-neo avanguardia; ma che poi prosegue sostanzialmente da sola, rigenerandosi continuamente nelle sue parti. È compatto come un solido, come una sfera traslucida dentro cui intuiamo ancora altri mondi, questo universo, ha le forme ingannevoli di ciò che è intorno a noi. Oggetti case e strade di un quartiere di Roma, un condominio, un palazzo, un amore che ci si si accampano intorno per l'inganno consueto, ma il corpo sa. E la disposizione teatrale dei mondi stessi, infiniti a volte di cattiva infinità, si tradisce, riaffiora come incertezza nel ritmo - inevitabilmente jazzistico, sempre improvvisato, sempre disposto a impreviste mute, come un serpente che spoglia la pelle fuori stagione - che percorre i versi e i testi. Del resto, anche qui dall'inizio, una vena performativa non è segreta né assente. L'asimmetria tra testo e voce, tra assertività e asemanticità, il diverso disporsi su un quadrante di identità poetiche in uno stesso dire, si riavvolge su sé per ricominciare, sempre uguale, diversa. «Chissà se avevamo capito che eravamo lì a ripararci le vite di ieri», come una lucertola guarita dal sole, come se davvero vi fosse, immortale e invincibile, un cervello rettile della poesia. (Laura Pugno)
Swing!
Michele Fianco
Libro
editore: Polìmata
anno edizione: 2011
pagine: 174
Come vuole il nome, nell'orbita di Swing! si è presi in una danza dondolante di battere e levare, secondo un ritmo che scombina il tempo, e lo dilata, e lo fa spazio. Ché a venir suonata è qui la "biografia surreale" di un io multiplo, che nel fare - modernamente - "dell'esperienza un'esperienza" ci avverte che Io è un satellite non abitabile se non per interposte persone, e oggetti, e piccoli fatti quotidiani. In questo romanzo - che è una menippea contemporanea - c'è uno "strano tutto": c'è la vicenda di Italo Medio e il progetto politico di un "piano di riavvio dell'esistenza"; c'è l'"èra dell'asfissia" e del "furto del lavoro"; c'è un amore raffreddato; c'è un padre. Da una galassia alla deriva affiorano mondi disposti su specchi obliqui, esplorati da una lingua che salta leggera a inseguire gli scarti di una vita che è "sempre più larga" di ogni suo dettaglio, e che però in ogni dettaglio colto a sfilare dalla contraffatta lanterna magica della scrittura scorge la "grande allegoria della composizione umana".