Libri di Michele Morsello Angileri
I giorni della quiete
Michele Morsello Angileri
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 150
Mattia vive in un casale tra le pianure, lontano dalla città. Un luogo in cui il tempo è scandito dalla luce del giorno, tra l'aia e il pascolo. Ma la notte, quando chiude gli occhi, gli incubi lo assalgono. Il sonno lo porta in posti lontani, appannati e sconvolgenti. Lontano dal casale incontra sempre un uomo che sa ma non rivela, che sfila la matassa, piano piano, dalla punta del filo. E nelle notti insonni, tra gli incubi e i tormenti del buio, qualcosa cambia nella sua vita e cambia per sempre.
Il pesce puzza dalla testa
Michele Morsello Angileri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 120
Un incidente in mare, la morte di dieci pescatori... Un giornalista decide di scriverne, parte e va lì dove la Ninetta partì e mai più ritornò. La sua inchiesta giornalistica, però, si trasformerà presto in qualcosa di più. La narrazione lascia il posto all'inchiesta. Forse quella tragedia nasconde dei segreti. Franco, Maria, Saro e tutti gli altri conosciuti in paese lo aiuteranno in questa impresa, ma in fondo nessuno di loro è disposto a rispolverare il passato. Forse è meglio lasciare le cose come stanno. Del resto, suo nonno glielo diceva sempre «un'arruspigghiare i morti chi doimmino!».
Il pesce puzza dalla testa
Michele Morsello Angileri
Libro
editore: Lettere Animate
anno edizione: 2016
pagine: 120
Un incidente in mare, la morte di dieci pescatori... Un giornalista decide di scriverne, parte e va lì dove la Ninetta partì e mai più ritornò. La sua inchiesta giornalistica, però, si trasformerà presto in qualcosa di più. La narrazione lascia il posto all'inchiesta. Forse quella tragedia nasconde dei segreti. Franco, Maria, Saro e tutti gli altri conosciuti in paese lo aiuteranno in questa impresa, ma in fondo nessuno di loro è disposto a rispolverare il passato. Forse è meglio lasciare le cose come stanno. Del resto, suo nonno glielo diceva sempre «un'arruspigghiare i morti chi doimmino!».