Libri di Michele Smargiassi
All'imperfetto dell'obiettivo. Ricordi e ritratti
Robert Doisneau
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2025
pagine: 192
“Quando ci saltai sopra a piè pari, la fotografia era di legno. Ora è quasi elettronica. Ma ho ancora il naso incollato al vetro, con la stessa curiosità del primo giorno”. Autore di immagini immortali, Robert Doisneau (1912-1994) è stato un grande fotografo della vita quotidiana, fatta di piccoli gesti, di gente comune, di scolari diligenti, di coppie che si amano, di amici che si ritrovano al bar per un bicchiere in compagnia. Soprattutto, questo “pescatore d’immagini”, come amava definirsi, fece di Parigi il centro del suo mondo, del suo lavoro, e seppe restituire attraverso le sue fotografe l’immagine della “pariginità”, quella che i turisti ancora cercano per le sue strade. All’imperfetto dell’obiettivo, scritto nel 1989 e ancora inedito in Italia, è la sua autobiografia, scritta con la stessa poetica allegria con cui realizzava le sue immagini. Con sottile umorismo e profonda tenerezza, il testo ripercorre ricordi, aneddoti e ritratti che si susseguono tra le immagini di Doisneau, dove accanto alla vita minuta delle persone comuni, incontriamo personaggi come Georges Braque, Constantin Brâncuși, Sabine Azéma, Pablo Picasso, Jacques Prévert e Raymond Queneau, tra gli altri. La vita di Robert Doisneau si può riassumere in un solo verbo, coniugato nel più dolce dei tempi. Gli scrisse un giorno il suo amico poeta Jacques Prévert: “È sempre all’imperfetto dell’obiettivo / che coniughi il verbo fotografare”. L’imperfetto è il tempo del gioco dei bambini, della nostalgia dei vecchi; un tempo non perfetto, cioè sempre un po’ inferiore a quel che promette. E che proprio per questo, ti lascia il desiderio di vedere di più. Con 35 fotografie e un’introduzione di Michele Smargiassi.
La fotografia e l'arte del gin tonic
Edoardo Agresti
Libro: Libro in brossura
editore: Polaris
anno edizione: 2021
pagine: 272
Il libro è un dialogo, tra l'autore e un suo caro amico, sulla fotografia, degustando, di volta in volta, dei Gin Tonic diversi. Il Paese di produzione del distillato, le botaniche che lo caratterizzano, qualche aneddoto curioso legato a quel particolare Gin o semplicemente l'inquadramento storico relativo alla nascita di questo cocktail sono la scusa per parlare di un fotografo in qualche modo legato, direttamente o indirettamente, a quelle storie. Ne esce un testo che approfondisce in modo inconsueto sia il mondo del Gin Tonic, con le descrizioni di prodotti noti e meno noti, ma anche quello della fotografia con lo studio di importanti fotografi internazionali che hanno fatto o stanno facendo la storia della Fotografia. Il tutto accompagnato da racconti di personali esperienze dell'autore con alcuni dei fotografi trattati, insieme a considerazioni e riflessioni sulla sua visione della Fotografia e spunti che toccano anche la sfera filosofica. Un libro, come dice il giornalista Michele Smargiassi nella prefazione, che colma "una certa lacuna simbolica, fra quelle due inebrianti sostanze, la fotografia e i distillati". Introduzioni di Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica, critico e profondo conoscitore del mondo della fotografia e Samuele Ambrosi, bartender veneto di fama internazionale, esperto del mondo dei distillati.
100 parole per 100 fotografi. Mappe di comunicazione contemporanea. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta Manent (Giussano)
anno edizione: 2021
pagine: 224
La fotografia non è più solo rappresentazione del vero, ma anche elaborazione, evocazione, arte acquisendo un ruolo di primo piano nella comunicazione contemporanea. Se prima era dominante la parola sull’immagine, oggi quest’ultima si accompagna di pari passo all’espressione verbale rompendo barriere linguistiche e sociali. Da qui, nasce l’idea di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini di creare un dialogo tra immagini e parole, sviluppando un prodotto editoriale innovativo e provocatorio con l’introduzione di Michele Smargiassi.
Voglio proprio vedere. Interviste impossibili ma non improbabili ai grandi fotografi
Michele Smargiassi
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2021
pagine: 156
Incontri straordinari con persone straordinarie. Il giornalista e scrittore Michele Smargiassi ha realizzato delle impossibili, ma plausibili, interviste a sei grandi fotografi del passato: Robert Capa, Nadar, Tina Modotti, Vivian Maier, Eugène Atget e W. Eugene Smith. “A tutti ho posto, in forme diverse, la stessa domanda: perché fotografate? Perché è giusto, bello, necessario, utile fotografare? O magari non lo è? Da ciascuno ho avuto una risposta diversa. Perché la fotografia non esiste: esistono le fotografie, ognuna diversa dall’altra. E alla fin fine, penso che tutte le fotografie condividano una medesima, forte, semplice spinta antropologica, morale, umana: la voglia di vedere il mondo e di condividere quella visione”.
100 parole per 100 fotografi. Mappe di comunicazione contemporanea. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta Manent (Giussano)
anno edizione: 2021
pagine: 184
La fotografia non è più solo rappresentazione del vero, ma anche elaborazione, evocazione, arte acquisendo un ruolo di primo piano nella comunicazione contemporanea. Se prima era dominante la parola sull’immagine, oggi quest’ultima si accompagna di pari passo all’espressione verbale rompendo barriere linguistiche e sociali. Da qui, nasce l’idea di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini di creare un dialogo tra immagini e parole, sviluppando un prodotto editoriale innovativo e provocatorio. Introduzione di Michele Smargiassi.
Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola
Michele Smargiassi
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2020
pagine: 111
Benché seriosissimi studiosi si ostinino a negarlo, la fotografia che fa sorridere esiste. Grandi autori e milioni di fotografanti l'hanno praticata, il web ne trabocca. La fotografia possiede ciò che serve per innescare il meccanismo freudiano del motto di spirito. Ma se la fotografia comica ci diverte, diventa grandiosa quando si inoltra nei territori del ridicolo, ossia il comico che non sa di essere tale. La fotografia ci coglie come non sappiamo di apparire. Perché ci vede come non ci possiamo vedere. Basta spostare il punto di vista, e i turisti che reggono con le mani la Torre di Pisa diventano maldestri lottatori marziali, o acchiappamosche. La fotografia è una mosca con grandi occhi. Un tafano. Che guarda e punge.
La strada, la lotta, l'amore
Letizia Battaglia, Tano D'Amico, Uliano Lucas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 114
Non c'è lotta senza amore, in fotografia - e nella realtà. Ma amore e lotta hanno un solo posto dove incontrarsi, ed è la strada. Le strade, in una città, non le fanno gli urbanisti o gli ingegneri civili. Le fa chi le usa. Le città vivono di conflitti, e la strada è il luogo principe del conflitto urbano, che è poi una lunga, sotterranea, lenta battaglia fra spazi e corpi. Il punto debole delle tirannidi contemporanee, conclamate o dolci, spudorate o seducenti, è che gli abitanti delle città usano gli spazi urbani in modi imprevisti, non graditi, spesso non autorizzati, insubordinati. È solo lì, sulla strada, che il fotografo può cogliere la storia che passa fra quei due poli della lotta e dell'amore - qualcuno disse «il sogno di una cosa» (Michele Smargiassi). La strada, la lotta e l'amore raccontati da tre straordinari maestri della fotografia italiana: Letizia Battaglia, Tano D'Amico e Uliano Lucas. Un dialogo attraverso sessanta foto - da quelle più celebri a quelle meno conosciute - e tre interviste realizzate per l'occasione.
Lo specchio d'inchiostro
Michele Smargiassi, Ghigo Roli
Libro
editore: Artioli
anno edizione: 2010
pagine: 128
Donne di questo mondo
Uliano Lucas, Michele Smargiassi
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 136
Un'autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso
Michele Smargiassi
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2009
pagine: 319
Questo libro ha due bersagli polemici: gli apologeti della "rivoluzione digitale", i nostalgici dell'"immacolata percezione". Talvolta sono le stesse persone. La fotografia ha sempre "mentito" perché non può fare altro, perché il processo di trasposizione della realtà in un'immagine bidimensionale glielo impone, perché la sua fabbricazione richiede una lunga catena di scelte, ognuna delle quali ne modifica la trama e il senso. L'era di Photoshop mette solo alla portata di tutti, e rende evidente, quel che la fotografia ha sempre saputo fare: deformare la realtà. Consapevolmente o involontariamente. Il libro percorre avanti e indietro la storia della fotografia (quella analogica e quella numerica) per raccontare, attraverso centinaia di esempi che compongono un vero e proprio "manuale di autodifesa" del consumatore di immagini, quando, dove, come e perché la fotografia ha sempre "mentito"; e quanto, come e perché la società le ha creduto. Per continuare a credere alla capacità testimoniale di questo linguaggio occorre non essere ingenui e stringere con la fotografia un nuovo "patto di veridicità condizionata" che la liberi dalla doppia condanna della dannazione o della santificazione.