Libri di Miguel Bonasso
Ricordo della morte
Miguel Bonasso
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 432
Miguel Bonasso racconta solo di fatti realmente accaduti, ai quali spesso ha assistito di persona, e lo fa con la tensione del grande narratore. Da una parte il piano dei servizi sociali della marina e dell'esercito argentini, dall'altra l'incredibile storia di uomini costretti a sopportare un'atroce tortura fisica e psicologica. "Ricordo della morte" è un reportage lucido e spietato sui crimini di una delle più terribili dittature dell'ultimo secolo.
Ricordo della morte
Miguel Bonasso
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2006
pagine: 431
Bonasso racconta di fatti raccapriccianti realmente accaduti ai quali ha spesso assistito di persona. Da una parte, il piano dei servizi speciali della Marina e dell'Esercito argentini per sterminare tutti i dirigenti "montoneros" del Partito peronista, dall'altra la storia, a tratti incredibile, di tre amici che hanno collaborato a un fallito tentativo di sovvertire la dittatura militare. Uomini costretti a sopportare un'atroce tortura fisica e psicologica, eppure capaci di sopravvivere: il Nariz, che convoca una conferenza stampa in occasione dei Mondiali di calcio del 1974; Tulio Valenzuela, che dopo essersi rifugiato in Messico denuncia da quel paese la drammatica situazione argentina; Jaime Dri, il Pelado, la cui figura è il filo conduttore del romanzo e che riuscirà a fuggire in circostanze rocambolesche nel Paraguay.
Diario di un clandestino
Miguel Bonasso
Libro: Libro in brossura
editore: Tropea
anno edizione: 2006
pagine: 308
Fine anni novanta. Dopo il suo lungo esilio europeo e messicano, Miguel Bonasso ha ricominciato a vivere e lavora come giornalista, ma la paura degli anni bui della clandestinità lo visita di notte, negli incubi. Insieme alla figlia e al genero, ha l'opportunità di rovistare tra gli oggetti che popolavano i suoi rifugi messicani dell'esilio e "gli archivi della lotta della speranza e del terrore" conservati da un amico a Città del Messico. Tra documenti ingialliti, vecchie agende e passaporti falsi impiegati per uscire dall'Argentina nell'aprile 1917, dal doppiofondo di una vecchia valigia emerge "il diario" con gli appunti caotici presi nell'arco del decennio cruciale degli anni settanta: i dieci anni in cui Bonasso militò nei Montoneros, dall'arruolamento alla rottura. Da questa "memoria del sottosuolo" l'autore recupera la quotidianità di quegli anni, "l'aroma della giovinezza perduta, gli aneddoti sublimi e quelli ridicoli, la tragedia e la commedia, l'intimità e le gesta".

