Libri di Mirko Altimari
Lavoro e profili linguistici. Alloglossia, rapporto individuale e sindacato nell'ordinamento multilivello
Mirko Altimari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 352
In un'epoca in cui la mobilità e il pluralismo ridefiniscono il mondo del lavoro, la monografia esplora il delicato equilibrio tra diritto del lavoro e dimensione linguistica, alla luce dell'ordinamento dell'Unione europea e di quello italiano. Attraverso l'analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia, lo studio – che si rivolge a giuristi, avvocati ma altresì a policy maker e a sindacalisti – indaga il ruolo dei requisiti linguistici nel bilanciamento tra libertà di circolazione e tutela delle identità nazionali. Particolare attenzione è riservata alle normative delle Regioni a statuto speciale, che, in attuazione dell'art. 6 della Costituzione, tutelano le minoranze linguistiche come espressione del pluralismo sociale, ma vengono altresì analizzati anche gli "impatti", di carattere più generale, dei profili linguistici, ad esempio in tema di discriminazione e sicurezza sul lavoro. Ne emerge un quadro complesso ma significativo, che incide tanto sul rapporto individuale quanto sul diritto sindacale, offrendo una lettura originale e sistematica di un tema sempre più attuale. Prefazione di Vincenzo Ferrante.
Diritto del lavoro e società pubbliche. Tra impresa e amministrazione
Mirko Altimari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 352
La regolamentazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle società "pubbliche" rappresenta una zona di confine fra diritto del lavoro pubblico e privato, che appare nel complesso ancora poco trattata nella dottrina, malgrado il rilievo economico delle imprese interessate, nonché l'indubbia centralità, nell'ordinamento giuridico e nella realtà sociale, dei servizi che tali aziende forniscono ai cittadini. La monografia ricostruisce innanzi tutto in chiave storico-sistematica l'evoluzione della normativa, a partire dalla disciplina applicata, nel corso del Novecento, al sistema delle aziende "municipalizzate", analizzando altresì l'importante ruolo svolto dall'autonomia collettiva. Dagli anni Novanta la privatizzazione di tali aziende ha condotto alla costituzione di società commerciali, nella gran parte dei casi controllate dagli enti locali e regolate a più riprese dal legislatore, sino all'emanazione di un Testo unico n. 175/2016 (Tusp) che detta altresì alcuni importanti principi per la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti. L'opera, ricostruite le novità introdotte nell'ultimo decennio, si dedica all'analisi dei principali snodi teorici lasciati irrisolti dal Tusp, dalle selezioni per l'assunzione del personale — le quali danno applicazione, sebbene indiretta, all'art. 97 Cost. — all'istituto della reinternalizzazione nei ranghi delle amministrazioni pubbliche del personale adibito a servizi dapprima esternalizzati, da valutarsi alla luce dell'art. 2112 c.c. nonché delle regole previste dall'ordinamento uni-europeo. La tesi di fondo è che l'elemento di maggiore novità connesso al d.lgs. n. 175/2016 consista non tanto nell'antica opzione privatistica, che resta confermata dall'art. 19 Tusp, bensì nelle deroghe di matrice pubblicistica a tale regime che, pur se non numerose, riescono comunque a vincolare in profondità l'agire organizzativo e imprenditoriale delle società stesse. Con Prefazione di Antonio Viscome.
Il lavoro a tempo parziale tra influssi europei e ordinamento interno
Mirko Altimari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2012
pagine: 184
L'opera analizza il contratto di lavoro a tempo parziale all'interno della cornice del diritto dell'Unione europea, soffermandosi in particolare sul ruolo che assume nella sua disciplina nazionale l'autonomia privata, sia individuale, in fase di scelta del tipo negoziale, sia collettiva, per la regolazione degli ulteriori elementi di flessibilità del contratto, a completamento o a modifica delle previsioni di legge. I continui interventi legislativi registratisi dal 2000 ad oggi dimostrano la permanente tensione tra contrattazione collettiva e autonomia individuale e la difficoltà di raggiungere un equilibrio regolativo, che valorizzi la volontarietà della scelta individuale, armonizzando la disciplina del contratto con le regole in tema di aspettative e permessi, nella prospettiva di una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.