Libri di N. Panichi
L'antidoto di Mercurio. La «civil conversazione» tra Rinascimento ed età moderna
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: VIII-324
Lingua quo vadis? Nel progetto erasmiano della pace universale, la lingua, che è sempre sermo ed ethos, diviene l'omerica arma di Achille che ferisce e sana. Se la parola, per sua natura anfibia, reclama disciplinamento etico, il cum versari, lo stare insieme, esige un linguaggio civile, aspetto su cui aveva indugiato a lungo Guazzo con la sua morale del quotidiano, della etichetta intesa come piccola etica del qui e ora, e non dei grandi sistemi dell'Etica, astratta e irraggiungibile.
Montaigne contemporaneo. Atti del Convegno
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2011
Figure di «servitù» e «dominio» nella cultura filosofica europea tra Cinquecento e Seicento. Atti del convegno (Urbino, 29-30 maggio 2008)
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 326
Tema classico, ma non per questo compatto o lineare, senza zone d'ombra o anamorfosi, senza linee di fuga ed ermeneutiche contrastanti. Nolens volens è l'eterno problema della libertà e della servitù, variamente definito e ridefinito in categorie filosofico-politiche (e giuridiche), nella loro fenomenologia, nella loro imbricazione, nel loro intreccio, a tratti, nella loro necessaria coimplicazione, filtrato attraverso lo sguardo acuto di secoli (il XVI e il XVII) che vi leggono, transversis itineribus, il cuore pulsante, l'enjeu, ma anche il senso e il destino dell'umanità e della filosofia stessa. Ermeneutica e senso giocati tra immagini di natura e speranze (o disillusioni) consegnate alla storia, misticismo del potere e del principio di autorità, credulità, alienazione della libertà.
Politicità della filosofia. Atti delle Giornate di studio in memoria di Pasquale Salvucci
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2009
pagine: 292
Atti delle Giornate di studio in memoria di Pasquale Salvucci 27-28 ottobre 2006, per celebrare il maestro a dieci anni dalla sua scomparsa. Il Preside della Facoltà di Scienze della formazione Massimo Baldacci lo ricorda così: "Studioso di rara finezza e originalità [...] uomo di cultura impegnato nelle istituzioni politiche e parlamentari. La sua intelligenza, il suo impegno e la sua cultura continuano a rilucere a dieci anni dalla sua scomparsa".