Libri di Nella Ginatempo
Donne al confine. Identità e corsi di vita femminili nella città del Sud
Nella Ginatempo
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1993
pagine: 368
La professione di vivere. Storie di vita di donne anziane messinesi
Nella Ginatempo
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 1992
pagine: 224
Sole d'acqua, luna di terra
Nella Ginatempo
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2018
pagine: 52
"La raccolta di liriche pubblicate in questo libro ha come titolo 'Sole d'acqua, luna di terra' che allude al mio profilo astrologico: la raccolta è divisa in quattro sezioni, Orizzonti, Figli, Amore, Senza di te. Orizzonti raccoglie poesie della mia giovinezza ed esprime il mio sguardo sullo spazio, sui luoghi, e sul tempo. Figli raccoglie le poesie scritte durante i miei anni di maternità. Amore raccoglie le poesie d'amore. Senza di te raccoglie le poesie più recenti scritte dopo la morte del mio amato marito Melo." (L'autrice)
Lettera a melo
Nella Ginatempo
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2015
pagine: 148
Questo romanzo è una lunga lettera all'uomo amato che non c'è più. In essa si rievoca la memoria di una intensa storia d'amore e si elabora il dolore del presente attraverso il dialogo e la poesia.
Autocostruzione. Marginalità o proposta
Nella Ginatempo, Giuseppe Fera
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 131
L'intenzione degli autori è di contribuire ad un dibattito più consapevole sull'autocostruzione, oggi pratica di massa in molte aree del Mezzogiorno, nonché oggetto di dibattito politico a livello internazionale. Una delle motivazioni più importanti di questo lavoro è legata alla consapevolezza che la soddisfazione del bisogno-casa nelle forme spontanee e spesso illegali che assume in molte aree del Mezzogiorno, costituisce una contraddizione sociale. In quanto contraddizione sociale, l'autocostruzione richiede un intervento che impedisca il suo rifluire verso forme regressive e che la sviluppi secondo un uso programmato delle risorse territoriali ed umane. Le forme spontanee in cui l'autocostruzione si manifesta oggi, infatti, generano un uso del territorio irrazionale e squilibrato, provocando l'insorgere di altri bisogni insoddisfatti a livello ambientale. Questa problematica, spesso banalizzata nelle forme sloganistiche del dibattito (abusivismo si, abusivismo no), viene sviluppata nel libro, approfondendo le radici sociali dell'autocostruzione "abusiva", separata come oggetto di studio dalla categoria neutra e onnicomprensiva dell'abusivismo Edilizio che comprende vari tipi di fasce sociali e ogni tipo di speculazione. Le ipotesi di intervento ed il ventaglio di proposte che nel libro vengono suggerite hanno proprio il fine di riqualificare gli ambienti devastati e di eliminale e prevenire l'abusivismo di necessità, fornendo agli autocostruttori la via dell'aiuto pubblico, della legalità e della programmazione dell'uso del territorio. Il significato delle conclusioni del libro e l'apertura di alcuni interrogativi rispetto a cui si cerca di tornire qualche strumento di approfondimento.

