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Libri di Niall Ferguson

Catastrofi. Lezioni di storia per l'Occidente

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 516

Le catastrofi sono per loro stessa natura difficili da prevedere. Le pandemie, così come i terremoti, gli incendi, le crisi finanziarie e le guerre, non seguono una distribuzione di tipo statistico e non è possibile individuare cicli che aiutino ad anticipare il prossimo disastro. Ma quando se ne verifica uno, la società contemporanea dovrebbe essere meglio preparata ad affrontarlo di quanto lo fossero i romani davanti all'eruzione del Vesuvio o l'Europa medievale alle prese con la peste nera. Eppure, le risposte di un certo numero di paesi sviluppati, compresi gli Stati Uniti, a un nuovo agente patogeno proveniente dalla Cina sono state confuse e abborracciate. Come mai? La risposta più facile, sostiene Niall Ferguson, è addossare la colpa a una cattiva leadership, unita spesso a incompetenza o addirittura negligenza nel campo della preparazione ai disastri e dell'attenuazione della loro gravità. Ed è vero che le attuali classi politiche, in ogni parte del mondo, soffrono di una cronica incapacità di far tesoro del passato, mancano di immaginazione, tendono a combattere solo la guerra o la crisi più recente, a sottovalutare le minacce o a procrastinare, in attesa di una certezza che non arriva mai. Ma non tutti i fallimenti sono attribuibili soltanto al sistema di governo: spesso, l'anello debole della catena si trova a un livello più basso della gerarchia organizzativa, nell'ottusità della burocrazia e anche nel comportamento dei cittadini comuni. Che cosa spinge, allora, alcune persone a reagire in modo razionale a una nuova minaccia, altre ad agire passivamente come semplici spettatori e altre ancora al negazionismo o alla rivolta? Che cosa porta una moltitudine a passare da un comportamento assennato alla follia? Ripercorrendo devastanti catastrofi che hanno colpito l'umanità nei secoli, e soprattutto esaminando l'atteggiamento di governanti e popoli di fronte a tali eventi, Ferguson si propone di rispondere a queste domande. Perché sono tante le lezioni che l'Occidente ha urgente bisogno di imparare dalla storia se vuole evitare il destino di un declino irreversibile.
35,00 33,25

XX secolo, l'età della violenza. Una nuova interpretazione del Novecento

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2008

pagine: 683

Dai presagi del primo conflitto mondiale alle scosse di assestamento della guerra fredda, il Novecento è stato forse il secolo più sanguinoso della storia. Eppure, grazie alle innovazioni tecnologiche e ai progressi scientifici il tenore di vita di buona parte dell'umanità era notevolmente migliorato e l'economia sembrava aver imboccato la via della crescita costante e inarrestabile. C'erano tutte le premesse perché si potesse auspicare una diffusione della pace e della democrazia in un mondo "globalizzato". Come spiegare l'incredibile portata e intensità delle ondate di violenza che hanno messo a ferro e fuoco i cinque continenti, trasformando gli ultimi cento anni in una tragica stagione di massacri, genocidi e innumerevoli conflitti etnici e religiosi che si protraggono, con immutata ferocia, anche nel Terzo millennio? Questo studio è una riscrittura dell'età contemporanea in cui l'autore ricerca le radici dei conflitti e delle esplosioni d'odio che hanno sconvolto il ventesimo secolo, fino a individuare alcuni tratti comuni a tutte le guerre del Novecento. "La guerra del mondo narrata in queste pagine conclude Ferguson - si ostina a non finire: finché gli esseri umani si prefiggeranno la distruzione dei propri simili, finché temeremo, e nel contempo desidereremo, di vedere devastate le nostre metropoli, questa guerra è destinata a continuare, abbattendo le frontiere della cronologia."
35,00 33,25

La guerra del mondo. Novecento, il secolo della violenza

Niall Ferguson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 683

Dai presagi del primo conflitto mondiale alle scosse di assestamento della guerra fredda, il Novecento è stato forse il secolo più sanguinoso della storia. Eppure, grazie alle innovazioni tecnologiche e ai progressi scientifici il tenore di vita di buona parte dell'umanità era notevolmente migliorato e l'economia sembrava aver imboccato la via della crescita costante e inarrestabile. C'erano tutte le premesse perché si potesse auspicare una diffusione della pace e della democrazia in un mondo "globalizzato". Come spiegare l'incredibile portata e intensità delle ondate di violenza che hanno messo a ferro e fuoco i cinque continenti, trasformando gli ultimi cento anni in una tragica stagione di massacri, genocidi e innumerevoli conflitti etnici e religiosi che si protraggono, con immutata ferocia, anche nel Terzo millennio? Questo studio è una riscrittura dell'età contemporanea in cui l'autore ricerca le radici dei conflitti e delle esplosioni d'odio che hanno sconvolto il ventesimo secolo, fino a individuare alcuni tratti comuni a tutte le guerre del Novecento. "La guerra del mondo narrata in queste pagine conclude Ferguson - si ostina a non finire: finché gli esseri umani si prefiggeranno la distruzione dei propri simili, finché temeremo, e nel contempo desidereremo, di vedere devastate le nostre metropoli, questa guerra è destinata a continuare, abbattendo le frontiere della cronologia."
18,00 17,10

Il grido dei morti. La prima guerra mondiale: il più atroce conflitto di ogni tempo

Niall Ferguson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 590

Porta d'accesso al "secolo breve", guerra che avrebbe dovuto porre fine a tutte le guerre, "inutile strage": il primo conflitto mondiale fu una tragedia che costò la vita a oltre nove milioni di persone. La Grande guerra fu lo sbocco finale della corsa agli armamenti perseguita dalle principali potenze europee (in particolare dalla Germania), il frutto avvelenato dell'imperialismo. Ma davvero il Reich tedesco rappresentava una minaccia per l'ordine e la stabilità dell'Europa? Davvero si trattò di un conflitto inevitabile? A queste e altre domande risponde lo storico Niall Ferguson. Muovendosi in una interdisciplinare "terra di nessuno", confrontando dati economici e finanziari, rileggendo i testi dei "poeti di guerra", gli articoli dei principali quotidiani dell'epoca, come pure i libri di memorie o i documenti diplomatici, Ferguson fa piazza pulita di tanti miti e luoghi comuni e solleva questioni cruciali che intaccano alla radice la nostra percezione e conoscenza della prima guerra mondiale: è vero che l'opinione pubblica accolse la guerra con entusiasmo? Chi vinse la pace, o meglio, a chi toccò di pagare il prezzo della guerra? E soprattutto: ne valse la pena? Alla fine "Il grido dei morti", nelle sue conclusioni, ci consegna un'unica, terribile verità: la prima guerra mondiale non fu soltanto una tragedia. Fu il più grave errore della storia moderna.
19,00 18,05

Occidente. Ascesa e crisi di una civiltà

Niall Ferguson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 425

Se nel 1411 fossimo stati in grado di circumnavigare il globo, saremmo rimasti abbagliati dallo splendore e dalla potenza della civiltà orientale: a Pechino si costruiva la Città Proibita; nel vicino Est, gli Ottomani stringevano d'assedio Costantinopoli. Nei regni di Aragona, Castiglia, Francia, Portogallo e Inghilterra, al contrario, avremmo trovato malattie, carestie e guerre interminabili. L'idea che l'Occidente sarebbe riuscito a dominare il resto del mondo sembrava un'ipotesi folle e assolutamente irrealizzabile. Eppure è ciò che accadde nei secoli successivi. Cosa ha permesso alla civiltà occidentale di trionfare sull'apparente superiorità degli imperi d'Oriente? La risposta, sostiene Niall Ferguson, è che l'Occidente seppe mettere a frutto sei strumenti assenti nella civiltà orientale: scienza, democrazia, medicina, concorrenza, consumismo ed etica lavorativa. E, oggi, la perdita del monopolio di questi strumenti porterebbe a un declino irreversibile del dominio occidentale. Occidente è un affascinante viaggio intorno al mondo che ripercorre la storia della nostra civiltà: dal Grande Canale della Cina al Palazzo Topkapi di Istanbul, da Machu Picchu alla Namibia. Ma è anche la storia di navigazioni, missili, vaccini e blue jeans. Il racconto definitivo della storia dell'Occidente in età moderna.
18,50 17,58

Impero. Come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno

Impero. Come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno

Niall Ferguson

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 305

Si parla molto negli ultimi anni di impero americano, e il libro precedente di Ferguson era un'analisi della sua potenza e della sua fragilità, ma il mondo di oggi è stato molto più profondamente determinato, nelle sue divisioni e nella disposizione interna dei poteri e delle forze in campo, da un altro impero: quello britannico. Niall Ferguson, storico inglese, ricostruisce l'ascesa e il declino della potenza d'oltremanica, dal XVII all'inizio del XX secolo, illustrando passo passo tutti gli aspetti che hanno caratterizzato e fatto grande la corona britannica nel mondo. Dal commercio alla forza militare, dal sistema di colonizzazione religiosa delle terre d'oltremare al ruolo fondamentale dei grandi esploratori, dalla capillare presenza di figure politiche sussidiarie, come il viceré, all'alleanza stabile con i poteri locali.
18,50

Ascesa e declino del denaro. Una storia finanziaria del mondo

Niall Ferguson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 320

Soldi, denaro, pecunia, schei, baiocchi, contanti, liquidi: comunque la si chiami, la moneta è di primaria importanza per qualsiasi forma di relazione umana. Per i cristiani è la radice di tutti i mali; per i generali, il nerbo della guerra; per i rivoluzionari, la catena che aggioga i lavoratori. Per lo storico Niall Ferguson, invece, la moneta è fondamento del progresso, e la storia finanziaria è l'ossatura imprescindibile delle vicende umane, politiche e sociali. L'evoluzione del credito e del debito ha contribuito quanto l'innovazione tecnologica al successo di ogni civiltà, dall'antica Babilonia all'attuale Hong Kong. Le banche hanno fornito il presupposto dello splendore del Rinascimento e i mercati obbligazionari sono stati fattori decisivi nell'espansione o nella flessione economico-culturale di tutte le nazioni. Con la consueta chiarezza e il piacevole stile narrativo, Ferguson racconta dell'ascesa della moneta e illustra le tappe salienti dell'evoluzione della finanza e del suo intrecciarsi con gli eventi politici, militari e socioeconomici. Anche perché per prendere oculate decisioni finanziarie diventa essenziale conoscere il passato e apprendere i suoi insegnamenti. Non ultimo, che ogni bolla prima o poi scoppia, prima o poi i venditori ribassisti superano in numero i compratori rialzisti, prima o poi l'avidità si trasforma in panico e l'equilibrio si infrange. Un libro per capire le ragioni delle alterne vicende della moneta, in un momento di crisi globale e di ridefinizione del rapporto fra Stato e mercato, capitalismo e istituzioni finanziarie.
17,00 16,15

Il grido dei morti. La prima guerra mondiale: il più atroce conflitto di ogni tempo

Il grido dei morti. La prima guerra mondiale: il più atroce conflitto di ogni tempo

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 590

Porta d'accesso al "secolo breve", guerra che avrebbe dovuto porre fine a tutte le guerre, "inutile strage": il primo conflitto mondiale fu una tragedia che costò la vita a oltre nove milioni di persone. La Grande guerra fu lo sbocco finale della corsa agli armamenti perseguita dalle principali potenze europee (in particolare dalla Germania), il frutto avvelenato dell'imperialismo. Ma davvero il Reich tedesco rappresentava una minaccia per l'ordine e la stabilità dell'Europa? Davvero si trattò di un conflitto inevitabile? A queste e altre domande risponde lo storico Niall Ferguson. Muovendosi in una interdisciplinare "terra di nessuno", confrontando dati economici e finanziari, rileggendo i testi dei "poeti di guerra", gli articoli dei principali quotidiani dell'epoca, come pure i libri di memorie o i documenti diplomatici, Ferguson fa piazza pulita di tanti miti e luoghi comuni e solleva questioni cruciali che intaccano alla radice la nostra percezione e conoscenza della prima guerra mondiale: è vero che l'opinione pubblica accolse la guerra con entusiasmo? Chi vinse la pace, o meglio, a chi toccò di pagare il prezzo della guerra? E soprattutto: ne valse la pena? Alla fine "Il grido dei morti", nelle sue conclusioni, ci consegna un'unica, terribile verità: la prima guerra mondiale non fu soltanto una tragedia. Fu il più grave errore della storia moderna.
26,00

Colossus. Ascesa e declino dell'impero americano

Colossus. Ascesa e declino dell'impero americano

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2006

pagine: 401

Ferguson esplora la natura paradossale del potere degli Stati Uniti. Se infatti in termini economici e militari l'America è senza dubbio il più esteso e potente impero che abbia mai dominato il pianeta, ciò che la distingue dai grandi dominatori del mondo dei secoli passati (come gli inglesi o gli antichi romani) è il rifiuto e la negazione del proprio ruolo. Gli USA non si percepiscono come un impero e per questa ragione non si assumono tutta la responsabilità che questa posizione comporterebbe. Una "miopia" gravissima, dice Ferguson, che rischia di mettere in grave pericolo il mondo intero.
20,00

Impero. Come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno

Impero. Come la Gran Bretagna ha fatto il mondo moderno

Niall Ferguson

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2009

pagine: 345

Si parla molto negli ultimi anni di impero americano, e il libro precedente di Ferguson era un'analisi della sua potenza e della sua fragilità, ma il mondo di oggi è stato molto più profondamente determinato, nelle sue divisioni e nella disposizione interna dei poteri e delle forze in campo, da un altro impero: quello britannico. Niall Ferguson, storico inglese, ricostruisce l'ascesa e il declino della potenza d'oltremanica, dal XVII all'inizio del XX secolo, illustrando passo passo tutti gli aspetti che hanno caratterizzato e fatto grande la corona britannica nel mondo. Dal commercio alla forza militare, dal sistema di colonizzazione religiosa delle terre d'oltremare al ruolo fondamentale dei grandi esploratori, dalla capillare presenza di figure politiche sussidiarie, come il viceré, all'alleanza stabile con i poteri locali.
13,00

Ascesa e declino del denaro. Una storia finanziaria del mondo

Ascesa e declino del denaro. Una storia finanziaria del mondo

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2009

pagine: 306

La moneta è da sempre uno strumento di primaria importanza per qualsiasi forma di relazione umana, oltre che economica. Per i cristiani è la radice di tutti i mali; per i generali è il principale equipaggiamento bellico; per i rivoluzionari la catena che imprigiona i lavoratori. Dall'antica Babilonia alle miniere d'argento scoperte in Bolivia, l'evoluzione del credito e del debito ha avuto la stessa rilevanza dell'innovazione tecnologica per l'avvento della civiltà. Se le banche hanno creato la base materiale degli splendori del Rinascimento italiano e il mercato obbligaziona-rio è stato un fattore decisivo in conflitti come la guerra dei Sette anni e la guerra civile americana, l'insegnamento più importante che possiamo oggi trarre dalla storia della finanza è che ogni bolla inevitabilmente scoppia. Il momento che stiamo attraversando - di crisi globale e di importanti ridefinizioni del rapporto tra Stato e mercato, capitalismo e governance finanziaria - è quello più indicato per capire le ragioni dell'ascesa della moneta.
30,00

Occidente. Ascesa e crisi di una civiltà

Occidente. Ascesa e crisi di una civiltà

Niall Ferguson

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2012

pagine: 425

Se nel 1411 fossimo stati in grado di circumnavigare il globo, saremmo rimasti abbagliati dallo splendore e dalla potenza della civiltà orientale: a Pechino si costruiva la Città Proibita; nel vicino Est, gli Ottomani stringevano d'assedio Costantinopoli. Nei regni di Aragona, Castiglia, Francia, Portogallo e Inghilterra, al contrario, avremmo trovato malattie, carestie e guerre interminabili. L'idea che l'Occidente sarebbe riuscito a dominare il resto del mondo sembrava un'ipotesi folle e assolutamente irrealizzabile. Eppure è ciò che accadde nei secoli successivi. Cosa ha permesso alla civiltà occidentale di trionfare sull'apparente superiorità degli imperi d'Oriente? La risposta, sostiene Niall Ferguson, è che l'Occidente seppe mettere a frutto sei strumenti assenti nella civiltà orientale: scienza, democrazia, medicina, concorrenza, consumismo ed etica lavorativa. E, oggi, la perdita del monopolio di questi strumenti porterebbe a un declino irreversibile del dominio occidentale. Occidente è un affascinante viaggio intorno al mondo che ripercorre la storia della nostra civiltà: dal Grande Canale della Cina al Palazzo Topkapi di Istanbul, da Machu Picchu alla Namibia. Ma è anche la storia di navigazioni, missili, vaccini e blue jeans. Il racconto definitivo della storia dell'Occidente in età moderna.
22,00

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