Libri di Nicola Pizzolato
La voce della campagna. Musica, poesia e mascolinità tra i migranti marocchini in Umbria
Alessandra Ciucci
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 296
Per la prima volta in traduzione italiana, il volume esamina il legame che unisce musica, poesia e mascolinità tra i migranti marocchini dell’Alta Valle del Tevere, in Umbria. L’autrice combina una capillare ricerca sul campo a una profonda riflessione storica, teorica e metodologica per analizzare il delicato equilibrio tra collocazione locale e senso di appartenenza alle origini che permette ai migranti di ritrovare la propria identità. Il testo dà una chiave di lettura inedita dei processi migratori in Italia, restituendo così voce a coloro che lasciano la propria terra in cerca di opportunità di vita migliori.
Incorporare il Mediterraneo. Formazione regionale tra Sicilia e Tunisia nel secondo dopoguerra
Naor Ben-Yehoyada
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 358
In "Incorporare il Mediterraneo" l’antropologo Naor Ben-Yehoyada ci porta a bordo del motopeschereccio mazarese Naumachos per un viaggio di trentasette giorni nei banchi di pesca tra Sicilia e Tunisia e mostra il riemergere del Mediterraneo come regione transnazionale nel corso del secondo dopoguerra. Dalla pesca siciliana nelle acque nordafricane alla costruzione del gasdotto TransMed, il libro esamina la trasformazione dell’azione politica, degli immaginari e delle relazioni tra i siciliani e i tunisini che abitano lungo le rive del mare. Il libro intreccia la recente, turbolenta, storia della città di Mazara del Vallo, attraversata dai conflitti sui diritti di pesca, sui progetti di sviluppo e dalle divergenti opinioni sul ruolo del Mediterraneo e della Sicilia nella politica nazionale. Attraverso i resoconti della vita a bordo del Naumachos, collegando l’etnografia con l’antropologia storica e l’analisi politico-economica, "Incorporare il Mediterraneo" propone un nuovo punto di vista sui processi storici della formazione regionale transnazionale, visto e vissuto dalle navi che, muovendosi nel mare comune, tessono insieme nuove costellazioni sociali e politiche.
La storia al cinema. La schiavitù sullo schermo da Kubrick a Spielberg
Natalie Zemon Davis
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2007
pagine: 174
Il rapporto fra storia scritta e storia raccontata per immagini è al centro di questa affascinante incursione di una storica nelle rappresentazioni della resistenza alla schiavitù offerte dal mezzo cinematografico. Natalie Zemon Davis, che scrisse Le retour de Martin Guerre e collaborò come consulente per l'omonimo film francese, affronta qui la questione di come l'industria cinematografica abbia ritratto gli schiavi nelle opere di cinque grandi registi: "Spartacus" di Stanley Kubrick (1960), "Queimada" di Gillo Pontecorvo (1969), "La última cena" di Tomás Gutiérrez Alea (1976), "Amistad" di Steven Spielberg (1997), "Beloved" di Jonathan Demme (1998). Attraverso la scelta di un tema specifico, l'autrice sottolinea le potenzialità proprie del cinema di narrare il passato in modo efficace e significativo e di proporre riflessioni convincenti su eventi e processi storici; a condizione però di rimanere fedele alle fonti, lasciando spazio alla creatività e all'invenzione nell'ambito della plausibilità e della verosimiglianza.