Libri di Nicola Selvaggi
Valutazione infedele e infedeltà ai parametri. Nel falso ideologico in atto pubblico
Nicola Selvaggi
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 216
"A dispetto del lunghissimo, ormai quasi secolare, impegno interpretativo, la norma che incrimina il falso ideologico in atto pubblico consegna ancora spunti ineludibili di riflessione. Uno dei più interessanti — ci sembra — è costituito, nel quadro della problematica rilevanza dei giudizi di valore, dall'opinione, cui giunge oggi la giurisprudenza, secondo cui alla falsa attestazione di fatti dovrebbe equipararsi almeno la "falsa" valutazione per l'inosservanza di parametri predeterminati. Questo indirizzo, che rappresenta l'oggetto specifico della presente indagine, matura in un contesto nel quale il tema degli enunciati valutativi viene affrontato secondo prospettive del tutto peculiari. Sì che, sotto questo profilo, le questioni dí fondo, ad avviso di chi scrive, non troverebbero risposte adeguate facendo leva su approcci tradizionali o su impostazioni — potremmo dir così — 'riduzionistiche'." (dall'Introduzione)
Dall'«utile» al «giusto». Il futuro dell'illecito dell'ente da reato nello 'spazio globale'
Antonio Fiorella, Nicola Selvaggi
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: X-227
Lo scopo del volume risiede nella ricerca delle ragioni che ostacolano la piena affermazione dell’illecito dell’ente da reato e delle possibili soluzioni, in particolare nella prospettiva di un’armonizzazione della relativa disciplina su scala globale. La quale non può concepirsi con approccio miope nel concluso e ristretto giardino dei singoli Stati; ma in un’ottica globalizzata che garantisca la circolazione di parametri comuni di responsabilità in grado di favorire scambi sempre migliori, efficiente contrasto al reato e giustizia di intervento punitivo, combattendo la fuga verso il "foro amico". Il volume esamina in particolare uno dei fattori fondamentali di questo processo: il principio di colpevolezza nell'illecito dell’ente e dunque l’esigenza di riconoscere l’autonomia della responsabilità dell’ente medesimo, rispetto a quella dei vari esponenti, ammettendo il primo al diritto di difendersi pienamente provando la sua estraneità anche "soggettiva" all'illecito.
La tolleranza del vertice d'impresa tra «inerzia» e «induzione al reato»
Nicola Selvaggi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2012
pagine: 204
Non può escludersi che talora la tolleranza del vertice d'impresa nei confronti dell'attività illecita di altri, in particolare dei sottoposti, rappresenti, per il contesto nel quale s'incardini, una vera e propria induzione al 'reato', punibile a titolo di concorso mediante azione. Il volume punta a risolvere le ambiguità che minano la comprensione della differenza che corre tra la 'vera induzione' e la 'semplice inerzia', che risulterebbe naturalmente non punibile ove in capo al vertice d'impresa difettasse un effettivo obbligo giuridico d'impedire l'altrui reato.

