Libri di P. Messeri
La culla della vita. La scoperta dei più antichi fossili terrestri
J. William Schopf
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 499
Un problema scientifico unanimamente giudicato insolubile e però fondamentale dall'Ottocento in poi era l'assenza di qualsiasi traccia fossile di vita precambriana: la storia documentata della vita sulla Terra pareva cominciare improvvisamente con il Fanerozoico, attorno a 550 milioni di anni fa. La soluzione dell'enigma era nascosta ad Apex, nell'arida pietraia del Nordovest australiano. Qui Schopf scoprì i fossili dei più antichi microrganismi conosciuti: cianobatteri vecchi di tre miliardi e mezzo di anni.
Le infinite forme. Un'introduzione alla biologia evoluzionistica
Carl Zimmer
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2013
pagine: 480
Genoma. L'autobiografia di una specie in ventitré capitoli
Matt Ridley
Libro
editore: Instar Libri
anno edizione: 2011
pagine: 424
Districandosi tra passato e futuro, Matt Ridley ci conduce nei meandri dei sistemi biologici complessi, preoccupandosi fin dall'inizio di eliminare un equivoco diffuso: i geni non esistono per provocare malattie. La conoscenza del corredo che ereditiamo dai nostri antenati non è una condanna, ma sempre una possibilità. Ventidue capitoli più uno per raccontare l'autobiografia di una specie, la nostra, saltando da un cromosomo all'altro.
Geni buoni, geni cattivi. Storia di una passione per il DNA
James D. Watson
Libro: Copertina morbida
editore: UTET Università
anno edizione: 2004
pagine: 250
Nel 1959, la scoperta della struttura molecolare del DNA, l'elegante "doppia elica", archivio e trasmettitore delle informazioni genetiche di quasi tutti gli organismi viventi, portò alla ribalta due giovani ricercatori dell'Università di Cambridge: James D. Watson e Francis Crick. Negli ultimi trent'anni, Watson ha dato un contribuito molto significativo alla divulgazione dei progressi scientifici d'interesse pubblico. Dalla lotta contro il cancro alle tecniche del DNA ricombinante, al Progetto Genoma Umano, i temi affrontati nei suoi scritti hanno il grande merito di essere un lucido tentativo di indirizzare il futuro della scienza verso il miglioramento della condizione umana, e le pagine raccolte in questo libro ne sono la testimonianza. I suoi interventi, in particolare quelli sulle implicazioni etiche della manipolazione genetica, hanno talora sollevato dispute veementi alle quali Watson, fiero oppositore di una biologia senza regole, non si è mai sottratto. Testimone diretto di un periodo di conquiste straordinarie, quest'uomo irriverente e coraggioso ci parla di sé, delle sue scoperte e di una scienza in parte già colonizzata da logiche industriali, con rigore e pacatezza, e con quel raro dono, la fiducia consapevole, che soltanto i grandi scienziati mostrano di possedere.