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Libri di Paola Cantoni

«Ti congedo, o mio libro». Lingua e stile dei maestri nei Giornali della classe del primo Novecento

«Ti congedo, o mio libro». Lingua e stile dei maestri nei Giornali della classe del primo Novecento

Paola Cantoni

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 335

Le note raccolte da maestre e maestri nei Giornali della classe si muovono tra cronaca scolastica, memoria locale (e autobiografica) e propaganda di regime rivelando, nella loro pluralità, il quadro complesso ed eterogeneo della scuola italiana in un periodo cruciale per l’alfabetizzazione. A documentarlo è la scrittura degli insegnanti, frutto di un comune atteggiamento educativo e di un progetto ideologico (più o meno) condiviso, di cui si delinea la fisionomia in un genere finora non indagato in chiave storico-linguistica. Il corpus di 445 Registri (1924-1961) di scuole, anche rurali, per lo più dell’Italia centro-meridionale, mostra una lingua composita, riflesso del contesto storicopolitico, sociale, professionale e umano testimoniato nei contenuti che sono ripercorsi per il loro interesse sociolinguistico. Tratti burocratici, italiano scolastico, enfasi retorica, linguaggio di regime, letterarietà convivono e si intrecciano con modi colloquiali, l’affettività della lingua denuncia il coinvolgimento emotivo e l’impegno totalizzante nel proprio mestiere. Accanto agli spunti di riflessione sulla norma linguistica adottata e proposta agli allievi, i Giornali ci offrono immagini nitide della scuola nel suo farsi quotidiano, “raccontata” dai maestri anche per la didattica dell’italiano praticata sui banchi di tante aule della penisola.
32,00
Mari'... Rafe'... Raffaele Viviani. Lettere alla moglie Maria (1929 e 1940-43)

Mari'... Rafe'... Raffaele Viviani. Lettere alla moglie Maria (1929 e 1940-43)

Paola Cantoni

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni del Sole

anno edizione: 2010

pagine: 224

Sono circa 1700 le lettere che Viviani scrive alla moglie Maria Di Maio dal 1926 al 1947, disegnando così una bellissima storia d'amore, nella quale prendono voce anche le altre sue passioni: il teatro, la famiglia, Napoli. L'edizione delle lettere degli anni 1929 (la tournée in Sud America) e 1940-1943 (che documentano anche i terribili bombardamenti di Napoli del '43) nasce dal desiderio di far conoscere le parole private di Viviani, di non perderle, per il loro valore documentario e linguistico, oltre che affettivo. Maria è la confidente di tanti aspetti della vita artistica di Viviani, delle preoccupazioni, delle aspirazioni e dei progetti teatrali, dei "conti" per far quadrare la compagnia, dei rapporti con attori e impresari, con personaggi teatrali, con le autorità politiche, dei rapporti di amicizia (Ettore Petrolini, Ettore Novi, Angelo Musco) e, come naturale, interlocutrice di riflessioni personali, di emozioni, di speranze che riguardano anche la vita familiare, i figli, il futuro. Il carteggio Viviani è un tesoro ancora nascosto, una miniera di informazioni.
23,00
Antonio Petito. I nuovi autografi. Tre banhe lu treciente pe mille

Antonio Petito. I nuovi autografi. Tre banhe lu treciente pe mille

Paola Cantoni

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni del Sole

anno edizione: 2010

pagine: 268

Antonio Petito (1822-1876), forse il più famoso Pulcinella di Napoli, "un mito attorico ed un archetipo di teatro napoletano", era autore di commedie in dialetto che lui stesso scriveva, semianalfabeta (Eduardo: "però, se le reciti vedi!"). La sua produzione è talmente ampia e confusa da aver giustificato il sorgere di una vera e propria "questione filologica" (autografia e paternità dei testi petitiani), qui riassunta e discussa. Sono 8 i nuovi autografi scoperti e presentati insieme all'elenco completo delle opere (autografi, manoscritti e stampe). Nella seconda parte, l'edizione dell'autografo "Tre Banhe lu treciento per mille" del 1870 con uno studio linguistico del dialetto di A. Petito. L'oralità della scrittura di Petito è stata azzerata dalle stampe dell'epoca che ne hanno diffuso le opere, da rivalutare per la loro importanza in chiave storico-linguistica e storico-teatrale, e per la ricostruzione del dialetto parlato ottocentesco.
23,00

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