Libri di Paolo Maria Coniglio

"Giovani compagni" racconta di ragazzi e ragazze che negli anni settanta hanno scoperto il sesso, la contestazione politica, lo scontro generazionale, il marinare la scuola, mentire agli insegnanti e ai genitori. Amori, passioni, bravate ma anche momenti di allegra giovinezza e condivisione, di confidenze e complicità. Che ospita questo scenario adolescenziale è Lonigo, un paese meraviglioso in provincia di Vicenza, che ha anche avuto il privilegio di ospitare alcuni registi per girare le scene di importanti film come "Il prete bello" di Carlo Mazzacurati con Roberto Citran e "Un tranquillo posto di Campagna" di Elio Petri con Gabriella Grimaldi e Franco Nero. Un luogo abbracciato dai colli Berici che custodiscono i segreti di questo villaggio... Il leitmotiv del racconto è l'amore che nasce tra Vita e il suo compagno ma che purtroppo si interrompe anche per forze esterne alla coppia. Lui non ha ancora dimenticato Vita e racconta la sua incantevole bellezza...

Si tratta di un racconto di narrativa ambientato subito dopo il boom economico a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Lonigo, una cittadina situata a sud della provincia di Vicenza, è il luogo dove si ambienta tutta la storia di una famiglia. Un grande parco ippodromo, da tutti chiamato "Circolo" diventa l'ambiente onirico per ogni bambino. Un luogo ideale, protetto da importanti recinzioni di ferro all'esterno e da grandi ippocastani all'interno, dove generazioni di ragazzi hanno trascorso gli anni migliori. Le vicende, a volte tristi, della vita sono state filtrate in questo limbo di sogno che ha saputo proteggere i suoi figli, unendoli e distraendoli in giochi, corse, e vicissitudini dell'età all'ombra degli ippocastani che con i loro lunghi rami hanno abbracciato i ragazzi di quel tempo proteggendoli come proprio prodotto. Molti i personaggi, protagonisti di questo racconto, ognuno con caratteristiche differenti ma uniche; persone che con la loro semplicità hanno lasciato un ricordo indelebile che ha aiutato a superare momenti particolarmente difficili. Uno spaccato ben descritto di tempi recentemente passati ma già archiviati come storia passata che non tornerà più.

L'ispettore Diamandidis, viene trasferito dalla Questura di Bolzano a quella di Vicenza per indagare sulla violenta e misteriosa uccisione di un clochard avvenuta nella notte di un gelido inverno degli anni settanta a Lonigo, una stupenda cittadina ai piedi dei colli Berici. Non esiste una pista chiara da seguire e la nebbia della bassa provincia sembra offuscare anche i pensieri dell'ispettore. A complicare maggiormente la scena è la contemporanea scoperta, durante una ristrutturazione, di un cimitero nel giardino di Villa Avorio appartenuta al Professor Bordi, primario del reparto psichiatrico dell'ospedale locale. Nel frattempo Diamandidis conosce Claudia che lavora nella biblioteca del paese le cui conoscenze storiche universitarie saranno fondamentali per indirizzare Diamandidis nella corretta direzione. Mentre le indagini si avvicinano alla soluzione, aumenta anche il numero degli omicidi. L'assassino si sente probabilmente braccato, i paesani vivono una situazione surreale e sono spaventati. Quando Diamandidis finalmente riesce ad avere il giusto sospetto, tende una trappola. Questa è la prima indagine dell'ispettore presso la Questura di Vicenza, ma non sarà l'ultima.