Libri di Paolo Pillitteri
Il contino. L'arte di scomparire
Renato Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 152
Luciano nasce figlio illegittimo di un conte nel lontano 1899; viene arruolato nel contingente italiano che partecipa alla Grande Guerra. Una volta congedato, aderisce alle idee socialiste mentre ha inizio il ventennio, durante il quale viene malmenato e umiliato. Nonostante sia un anticlericale convinto lavora per un'opera caritatevole, la Cardinal Ferrari, presso cui svolge il suo compito di maestro in ebanisteria. La storia, narrata in terza persona, è incentrata sulla figura del protagonista, che scopre di voler essere un uomo che non vuole apparire, ma anzi vuole proprio scomparire, seppur fermo nelle sue convinzioni e, grazie a questa capacità, collabora con la Resistenza e aiuta a nascondere un gruppo di ebrei. La storia insiste sul piacere di perdersi tra la folla senza perdere la propria identità, sull'abbandono dell'ansia di mostrarsi, sulla negazione di una società che vive di apparenza e spettacolarità. Tutto ciò si manifesta soprattutto al sopraggiungere dell'età matura, che il protagonista trascorre accompagnando il nipote, attraverso l'affabulazione, nella scoperta di valori come la libertà, l'integrità e i contenuti di pensiero della sinistra. La sua morte avviene nel modo a lui più congeniale, senza che nessuno se ne possa accorgere. Ciò lo rende e lo ha reso, in qualche modo, immortale. Albert Einstein amava dire che non è importante diventare un uomo di successo, ma un uomo di valore: definizione che ben si addice al "contino". Prefazione di Paolo Pillitteri.
Luca Comerio. Milanese. Fotografo, pioniere e padre del cinema italiano
Paolo Pillitteri, Davide Mengacci
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 2012
pagine: 182
Non è vero ma ci credo. Immagini, simulacri, inganni
Paolo Pillitteri
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 2009
pagine: 420
Un straordinario percorso lungo la storia del cinema e della fotografia nell'analisi di moltissimi casi di falsificazione storica. Spesso la fotografia è una messa in scena o una messa in posa (l'espugnazione di Porta Pia nel 1870) o addirittura una finta istantanea (i fotogrammi con gli attori nei ruoli di Lenin e dei membri del Comitato centrale del Pcus nel film Ottobre sono fatti passare per quelli veri). Con Lenin prima e Stalin poi, la finzione cinematografica prende il posto della verità. Altrettanto con Mussolini, vera e unica star del regime, che utilizzò il cinema come mezzo di propaganda, e realizzò Cinecittà, l'Istituto Luce, il Centro Sperimentale di Cinematografia. E ancora, i video del terrore di Al Qaeda, la foto simbolica dell'iraniana Neda, l'enigma dell'immagine della Sindone fotografata in negativo, l'inquietante Blade Runner dove l'immagine, il replicante, sfugge al suo creatore, in un mondo ossessionato dalla Tv onnipresente come il Grande Fratello di Orwell.
Quando Benedetto divenne Bettino
Paolo Pillitteri
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 2008
pagine: 311
Tanto si è scritto di Bettino, poco di Benedetto. Come se l'epoca che precede il 1976 non avesse contato nulla nella formazione del Craxi leader. Eppure, le basi erano già state gettate nella Milano del 1960. Benedetto parte da qui per il lungo viaggio che lo porterà a guidare l'Italia. È qui che introduce il concetto di "squadra", di "noi", pressoché sconosciuto nella federazione socialista, di politica riformista come bussola; è qui che pensa a un partito "aperto" che coinvolga i laici. Sul finire degli anni Cinquanta, Milano sembra attendere il risveglio. È la Milano con la nebbia profumata, di Rocco e i suoi fratelli, di Testori, Gaber, del cardinal Montini e di monsignor Pisoni. E del film Milano, oh cara, di cui Craxi è soggettista e sceneggiatore, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1963. La città di Benedetto diventa laboratorio politico nazionale, anticipando di ben tre anni il primo governo di centrosinistra. È un'operazione lungimirante, fortemente voluta da Craxi, che vede protagonista con lui Albertino Marcora, grande figura della DC lombarda. Questo libro è la testimonianza di uno "che c'era". Con prefazione di Antonio Ghirelli e film inchiesta "Milano, oh cara".