Libri di Paolo Statuti
Vedo meglio quando chiudo gli occhi
Tadeusz Rozewicz
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 144
Il poeta Różewicz fa venire in mente un albero che si secca, perché la terra su cui cresce è sterile, priva di linfa, di minerali essenziali, di valori. È una poesia che risveglia incessantemente le coscienze, perché la coscienza inquieta determina la ricerca della verità, e la ricerca della verità porta alla ricerca del bello. È una poesia che parla di una lenta morte della cultura e dell’arte dopo la guerra e la tragedia di Auschwitz. L’atteggiamento di Różewicz è quello di un attento testimone e osservatore della sua epoca e della personalità depressa e sconvolta dell’uomo della metà e della fine del XX secolo, che vive al cospetto dello sgomento esistenziale, con le paure provocate dal passato, dal presente e dal futuro.
Poesie e poemi. Ediz. russa e italiana
Michail Jur'evic Lermontov
Libro: Libro rilegato
editore: GSE
anno edizione: 2019
pagine: 180
Un mazzetto di leggende. Testo originale a fronte
Karel Jaromír Erben
Libro: Libro rilegato
editore: GSE
anno edizione: 2021
pagine: 248
Prima traduzione italiana, con testo originale a fronte, della famosa raccolta di 13 ballate "Kytice", scritta nella prima metà dell'Ottocento da Karel Jaromír Erben, il maggior poeta e folklorista ceco del XIX secolo.
Ruslàn e Ljudmila
Aleksandr Sergeevic Puškin
Libro: Libro rilegato
editore: GSE
anno edizione: 2019
pagine: 224
Traduzione in italiano di uno dei più famosi poemi di Puskin, condotta nello spirito di trasporre con fedeltà lo stile poetico dell'autore.
Il demone
Michail Jur'evic Lermontov
Libro: Libro rilegato
editore: GSE
anno edizione: 2016
pagine: 104
L'allodola cantava...
Paolo Statuti
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2023
pagine: 176
... qui ciò che domina è quella semplicità espressiva che i poeti raggiungono solo dopo anni di pensamenti, di meditazioni, di rielaborazioni di dati e suggestioni. Sta qui la grandezza del poeta: saper spiattellare su un vassoio d’argento un’anima zeppa di ogni conflittualità interiore; nel saperla proporre con spontaneità, e con un linguismo accessibile e conturbante, diretto e arrivante. La cosa più difficile per uno scrittore è quella di saper tradurre l’intimità culturale e intellettiva in semplicità verbale. È quella la continuità, la monotonia che un poeta deve raggiungere perché ne divenga il marchio di fabbrica, il suo copyright; a ché nel tempo si faccia originalità e compattezza del suo poetare. Vita, sì! Qui c’è tutta con il potere del sogno, dell’amore, del memoriale, dell’inquietudine, della saudade, e della coscienza del "tempus fugit".