Libri di Patrizia Castelli
Il significato del viaggio. Modelli e paradigmi dall'antichità al mondo contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2014
pagine: 132
La Biblioteca Sperelliana di Gubbio, la città che accoglie l'omonima Accademia, la cui attuale consistenza è di circa 21.000 volumi, contiene circa 900 opere relative al viaggio, di cui circa 230 nel fondo antico e circa 670 in quello moderno. Si scrive su tutti i tipi di viaggio, da quello dei mercanti a quello dei filosofi. I viaggiatori esportano in terre lontane la cultura e le merci del paese di origine, come ad esempio l'Italia, soprattutto nel Rinascimento, facendo conoscere la qualità della vita della propria regione, cosicché il 'sapere' diviene merce di lusso al pari delle opere d'arte. Si scrive sulle istruzioni per il viaggiatore e persino sulla mente del viaggiatore. Si collezionano i libri di viaggio che costituiscono la base di cospicui fondi, e sono numerosi gli autori che, soprattutto a partire dal Settecento, dimostrano il loro interesse nei confronti di una tassonomia del viaggio, testimoni di una società sempre più attenta che unisce il vecchio con il nuovo. E proprio alle diverse prospettive del viaggio il Comitato dell'Accademia Sperelliana ha pensato di dedicare in questo volume alcuni contributi che vanno dal viaggio religioso a quello degli umanisti per poi fermarsi anche, secondo quanto indicato nello Statuto dell'Accademia, sulla realtà locale: emigrazione, percorsi di pace e viaggiatori che si sono avvicinati a Gubbio per la sua bellezza e per le sue testimonianze storiche.
Il museo di Gubbio. Memoria e identità civica, 1909-2009. Atti del Convegno di studio (Gubbio, 26-28 novembre 2009)
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2012
pagine: 416
Il Museo civico di Gubbio rappresenta un'importante raccolta di reperti archeologici, di dipinti e di ceramiche ed illustra la storia e la cultura della città dalla preistoria fino al XX secolo. La collezione archeologica (comprendente anche le famose Tavole Eugubine) e quella numismatica sono fra le più importanti dell'Umbria. La sezione dedicata alla ceramica va dalle maioliche trecentesche fino alla produzione ottocentesca. La pinacoteca, infine, è ricca di dipinti, principalmente di scuola umbra, databili dal tardo Duecento all'Ottocento. Il volume che qui si presenta, miscellaneo, ripercorre la storia e la formazione di questo museo dalle sue origini, nella seconda metà dell'Ottocento, e dalla sua inaugurazione, nel 1909, fino alle più recenti sistemazioni e ai nuovi progetti di catalogazione e riorganizzazione delle collezioni per una sempre migliore fruizione delle opere. In questo senso, e con alcune aperture sulla storia delle collezioni ed esposizioni in Italia, esso vuole essere una riflessione non solo sulle vicende di questa istituzione in un centro dell'Umbria che "ab antiquo" aveva sempre rivendicato una particolare attenzione a ciò che rende unica la propria città, ma intende anche aprire un dibattito sul problema della fruizione delle collezioni, sulle alienazioni e su altre vicende che hanno fatto parte della realtà post bellica.
A rebours 1988-1898. Giuseppe Mazzatinti e l'archivio di Mastro Giorgio
Patrizia Castelli
Libro
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2003
pagine: 184
L'estetica del Rinascimento
Patrizia Castelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 262
Durante il Rinascimento le categorie estetiche fanno parte integrante del modo di concepire i vari piani del reale e della vita. "Proportio", "mensura", "pulchritudo" non sono soltanto canoni estetici per le arti figurative, ma costituiscono anche un costante riferimento per i modelli comportamentali. Pur tenendo conto dell'accezione tradizionale di questi concetti, il volume li svincola da una rigida gabbia interpretativa per coglierne il riflesso in alcuni aspetti fondamentali della cultura fra Quattro e Cinquecento. Una parte dell'analisi è dedicata a tracciare un bilancio della fortuna del Rinascimento tra Otto e Novecento, quando si impone il "mito" di questa età come momento aureo e come snodo epocale denso di aporie e contraddizioni.