Libri di Pietro Angelone
La Maremma che fu. Ottave, quartine, racconti, contrasti poetici
Pietro Angelone
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2020
pagine: 306
A conferma delle opere precedenti, l'Autore con questo volumetto puntualizza ulteriormente le caratteristiche della sua poetica. Il riferimento di base resta sempre la descrizione in versi (ottava rima e quartina, parte prima) della condizione sociale, umana, culturale del "sistema" contadino ante-boom economico. Il presupposto è quello di una visione non antimodernista ma dell'involuzione che, unitamente al miglioramento socio-economico, accompagna il processo di industrializzazione (anni sessanta) e quello tecno-informatico attuale, involuzione del modus cogitandi e, quindi, vivendi. L'Autore rimprovera il non aver saputo coltivare un'eredità preziosa e plurisecolare, che doveva essere migliorata dalle nuove fasi. Invece, con un presupposto culturale pasoliniano, ha prevalso e prevale il processo di massificazione e di omologazione. Da ciò la scomparsa della dimensione autonomistica della comunità, di conseguenza della persona, aprendo la strada all'individualismo radicale, nell'accezione egoistica, e, contestualmente, nel "greggismo" indeforme. L'Autore ritrova questa eredità nel territorio di nascita, la Maremma alto-laziale, definita ripetutamente madre, e sporadicamente matrigna, evidenziandone le condizioni socio-economiche ante Riforma Agraria (1952), cioè nel predominio del latifondo e della dipendenza bracciantile. Quasi una denuncia politica del fenomeno, filtrata e realizzata dai versi, e dalla nostalgia del sorriso nel paragrafo dei racconti, operando un recupero culturale del microcosmo paesano. Il terzo paragrafo è dedicato ai contrasti poetici, cioè le ottave della poesia a braccio, forma culturale ormai agli epigoni. In questo caso si può parlare di un vero recupero letterario. In appendice una serie di contrasti moderni.
Epigrammi. Un'attenta riflessione sulle condizioni di vita dell'uomo contemporaneo in 300 epigrammi risolti nei versi della quatina
Pietro Angelone
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2011
pagine: 170
L'autore, con un'operazione certamente in controtendenza con l'attuale panorama editoriale, dato il particolare genere in argomento (cioè l'epigrammatico), utilizzando ancora una volta la quartina, la forma lirica popolare, a lui tanto cara, affida al lettore 300 epigrammi, cioè quei brevi componimenti poetici che hanno origine ai primordi dell'antica letteratura greca (la paternità è attribuita dalla tradizione ad Omero), che sono coltivati ampiamente in quella latina (basti citare Catullo e Marziale) e che sono ripresi nella letteratura moderna europea del sec. XV fino al sec. XVIII (ricordiamo tra gli scrittori italiani il Castiglione, il Parini, l'Alfieri, il Foscolo, il Leopardi) e quasi scomparsi come forma letteraria nei secc. XIX e XX, ad esclusione di poche eccezioni.
El continuo del terzo millegno. Sonetti satirici in dialetto viterbese
Pietro Angelone
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2008
pagine: 160
El Terzo millegno
Pietro Angelone
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2008
pagine: 168
Dopo "Da buio a buio" (1997), raccolta di composizioni poetiche sviluppate nelle forme liriche della quartina e dell'ottava, una sorta di antologia poetico-etnografica che rivisita i contenuti e gli aspetti della vita contadina nella Maremma della pre-riforma agraria (1953) e dopo "Il cantastorie di Maremma" (1998), autonoma rielaborazione del canto popolare tramandato oralmente e sviluppato quasi completamente nel metro endecasillabo, sempre della quartina e dell'ottava, l'autore con "El terzo millegno" si volge al presente e sulla falsariga del sonetto belliano ci fa viaggiare in questo inizio secolo (2000-2008) introducendoci nei suoi aspetti più contraddittori ed ironizzando, spesse volte con sarcasmo ed amarezza, su atteggiamenti, costumi, vizi umani, orientamenti di certa moda, non risparmiando, inoltre, certo modo di far politica e certa scenografia religiosa.
E mo' parlo io. Piccolo prontuario di locuzioni dialettali e proverbi alto-viterbesi con dizionaretto etimologico
Pietro Angelone, Roberto Selleri
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2008
pagine: 146
Nel tempo del computer e del linguaggio informatico gli autori, in controtendenza, consegnano ai lettori un volumetto che costituisce un piccolo prontuario di locuzioni e di proverbi del dialetto alto-viterbese (zona di confine con la Toscana e l'Umbria). Questo recupero del sermo rusticus (già per i latini, quindi, contrapposto alla lingua letteraria) è recupero lessicale, ma anche sviluppo di una tesi, cioè che mentre il colto affida i suoi concetti alle regole della grammatica per istruzione acquisita, e così parla e scrive, l'incolto affida i suoi pensieri alle immagini e alle figure, cioè alle proprie locuzioni, e così si esprime e pittura le parole.
Villania Maremmana
Pietro Angelone
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2009
pagine: 175
Di(a)lettando. Piccolo glossario etimologico viterbese con racconti di vita paesana
Pietro Angelone
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2010
pagine: 198
Usando la parentesi nel contesto del titolo l.autore sembra voler celiare (dialetto=diletto) sul contenuto dell.opera, che è costituita da due parti in simbiosi, anche se ad un esame superficiale apparenti di natura diversa. La prima è una riedizione del Dizionarietto etimologico viterbese, già in E mo. parlo io (Sette Città, Viterbo 2008), riveduto, ampliato e corretto, ed ora più opportunamente definito come glossario, mentre la seconda è costituita dall.intera raccolta di articoli pubblicati nelle pagine culturali di un quotidiano viterbese ogni lunedì durante il 2009 nella rubrica, appunto, di(a)lettando che attraverso l.analisi etimologia e semantica di una serie di voci del glossario e con il contributo dei lettori ci offre una serie di piccoli racconti di vita paesana, evidenziando come le parole siano state, siano e saranno il segno dei tempi e come il dialetto ben si presti a questa interpretazione.
Giorno per giorno (l'ottava liberata)
Pietro Angelone
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2012
pagine: 93
Nell'era del linguaggio informatico è possibile una proposta di lettura dello strambotto, cioè il componimento poetico monostrofico che risale al medioevo, che si sviluppò nell'ottava rima, il metro narrativo d'eccellenza, secondo l'uso che ne fece per primo Giovanni Boccaccio? Questa proposta poetica non rischia di essere pateticamente manieristica? In proposito l'autore sembra avere chiare le sue idee e sicuri i suoi propositi. Già lo ha dimostrato con le sue precedenti opere, "Da buio a buio" e "Il cantastorie di Maremma", raccolte di componimenti poetici dedicate alla sua "terra madre", la Maremma, e sviluppati negli endecasillabi della quartina e dell'ottava.
Nel paese della nostalgia (ricordi di vita paesana)
Pietro Angelone
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2018
pagine: 152
L'autore, scavando nella miniera dei ricordi, sulle orme degli scrittori veristi, a lui cari, Luigi Capuana (1839-1915) e Giovanni Verga (1840-1922), riflettendo sulle pagine dell'abruzzese Ignazio Silone (1900-1978), particolarmente su quelle del romanzo Pane e Vino e su quelle del calabrese Corrado Alvaro (1895-1956), tutti autori che trattarono del mondo contadino e paesano, ci offre una serie di ricordi-racconto (quasi un piccolo diario personale, reso pubblico), elaborazione letteraria, nella maggior parte dei casi, di fatti veramente accaduti, altri concedentesi alla fantasia, ma in un preciso contesto realistico, con sfumata tendenza sociologica insieme ad una manifesta nostalgia del sorriso.
De lo novo medièvo barbarico et capitalista (ovvero De la Cina ch'è più vicina)
Pietro Angelone
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2013
pagine: 74
Usando l'amata "quartina", sviluppata in un lessico del tutto particolare, ironicamente ed approssimativamente in coerenza cronologica con il titolo (una sorta di provocazione storico-letteraria), l'autore vuole rendere omaggio alla sceneggiatura dei Brancaleone del compianto Mario Monicelli (una sorta di mix di volgare trecentesco, latino maccheronico, forme dialettali e parole ormai desuete). Il sottotitolo, a sua volta, è riconducibile al titolo del film "La Cina è vicina" (1967) di Marco Bellocchio. Partendo, in un certo senso, da due film Pietro Angelone ci offre una piccola storia verseggiata della nostra Repubblica dalla Costituzione ad oggi. Ma il suo sguardo è volutamente esteso oltre i confini nazionali per evidenziare le cause che hanno provocato l'attuale situazione di crisi, leitmotiv generalizzato e parossistico della fine del primo decennio e l'inizio del secondo di questo nostro già tanto decantato terzo millennio.
Dalla «A» alla «Z» (parole, parole, parole... in 157 ottave)
Pietro Angelone
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2013
pagine: 68
Un excursus originale su 157 parole che vanno dalla lettera A alla Z. Originale perché il significato di ogni parola è sviluppato nei versi dell'ottava singola e si genera così una sorta di microvocabolario verseggiato. L'autore vuole in questo modo proseguire in quella sua operazione di recupero-modernizzazione del metro più diffuso della poesia narrativa, che affonda le sue radici in Boccaccio e, prima ancora, nei poemi cavallereschi in particolare, nonché nelle sacre rappresentazioni e nella poesia lirica. Ed è lo stesso metro narrativo che diventerà mezzo espressivo del cantar popolare nella poesia cosiddetta "a braccio", che costituisce una forma di cultura "subalterna", ma comunque cultura, che ancora ai nostri giorni mostra segni di vitalità affidata alla passione di poeti-cantori. Cultura subalterna, alla quale Angelone si sente legato, sia per la sua nascita maremmana, sia per un attaccamento sentimentalmente sentito e poeticamente coltivato.