Libri di Raffaello Cecchetti
Storia del diritto nobiliare italiano
Raffaello Cecchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2022
pagine: 290
Parlando della storia del diritto italiano, nelle sue peculiarità legate all’esistenza degli antichi Stati preunitari, un grande storico del diritto (A. Marongiu) ha osservato che, dal momento che “la storia del diritto non è solo una storia tecnica di concetti e di precetti normativi, ma prima ancora di ciò storia dei rapporti umani che in tali norme hanno trovato disciplina” ne deriva che, come la storia del diritto pubblico è “storia della collettività, della sua organizzazione e della sua attività, non storia di rapporti interindividuali”, allo stesso modo si presenta la storia del diritto nobiliare. Abbiamo infatti sotto gli occhi una pluralità di “storie” che però vengono unificate proprio dall’aggettivo: storie “italiane” e cioè, parafrasando il già citato autore, “tipicamente nostre” perché innestate nella “storia della collettività” italiana. Ciò spiega pertanto due scelte che abbiamo ritenuto di fare nel corso della stesura di questo lavoro: da una parte scrivere “le storie” dei vari diritti nobiliari che si sono sviluppati negli Stati della penisola prima dell’Unificazione del 1861, dall’altra inserirle in un contesto generale e unitario, partendo cioè dal quel grande crogiolo di popoli, consuetudini, passioni e idealità che è stato l’alto medioevo, e tenendo presente un concetto di Italia assolutamente diverso da quello che adesso noi consideriamo nei suoi confini politici attuali, perché comprensivo anche di tutte quelle aree territoriali che hanno “gravitato”, anche parzialmente, sulla “nazione e sulla cultura” italiane. Certo, alcune di queste aree hanno poi avuto una vicenda politica (e quindi culturale) diversa in età contemporanea, ma ciò non vuol dire “che non ci siano state” e che non abbiano portato il loro contributo (reciproco) alla grande storia del nostro grande Paese. Ne deriva quindi una specie di “film a mosaico” che si dipana sotto gli occhi del lettore, con una miriade di colori e di sfaccettature che legano in una “unità nella diversità” i secoli che partono dall’alto medioevo e giungono fino all’esperienza unificante della avventura napoleonica, premessa dell’Unificazione
Dinastie e nobiltà europea. Atti del VI convegno di diritto nobiliare (Roma, 20 ottobre 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2019
pagine: 203
Questo volume raccoglie gli Atti del Sesto Convegno di studi di Diritto Nobiliare che si è tenuto nel 2017 presso la prestigiosa sede del Senato della Repubblica, Sala Zuccari, a Palazzo Giustiniani. Se la pubblicazione si colloca in continuità con quelle dei precedenti Convegni, lo stesso non si può dire per l'argomento trattato. Infatti, dopo aver affrontato negli anni scorsi l'ampia tematica della Nobiltà civica e di funzione, questo Sesto Convegno viene ad affrontare il tema delle Dinastie europee e della nobiltà ad esse connessa. Il tema appare percorrere la storia europea. Se è vero infatti che la Prima Guerra Mondiale segnò il tramonto di molti Stati monarchici esistenti in Europa nel 1914 (basti pensare, fra gli altri, all'Impero Russo, a quello Austro Ungarico,a quello Tedesco e all'Impero Ottomano) è anche vero che in molti Stati europei l'istituto monarchico si è mantenuto ed é vitale anche ai nostri giorni ( a tal effetto basti pensare, fra gli altri, al Regno Unito e a quello di Spagna). Ma sia che si parli di Dinastie che ancora occupano i troni dei loro Stati, sia che si tratti di Dinastie che non rivestono più questo ruolo, l'interesse dello studioso appare essere lo stesso. Infatti le regole di successione delle Dinastie, la loro genesi storica, le problematiche che ne derivano, i contrasti che si possono presentare fra i vari rami delle famiglie regnanti o ex regnanti, richiedono comunque un'analisi accurata e talora assai complessa, da effettuarsi alla luce di norme giuridiche che, sovente si sono stratificate nei secoli.
La nobiltà di funzione e la nobiltà civica. Atti del quinto Convegno di diritto nobiliare (Roma, 7 ottobre 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2018
pagine: 197
Proseguendo con l'attività di ricerca già intrapresa con i precedenti Convegni organizzati dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica, questo volume raccoglie gli Atti del Quinto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare, tenutosi nel 2016 a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e della Presidenza dell'Assemblea Capitolina di Roma nel quale si è adesso il tema della Nobiltà di funzione che si sviluppò sia nelle città che presso le corti principesche. La Nobiltà di funzione nasce storicamente perché si considerava che divenissero nobili tutti i titolari di cariche ritenute nobilitanti. Questo fenomeno è stato ricollegato alla circostanza che, come il mondo germanico aveva fatto attribuire la nobiltà all'uso delle armi e quindi alla "militia", così "il risorgere del diritto romano fece valutare i nobili dell'ingegno e di altri servizi, ed unì l'idea della nobiltà con certe cariche, oltre che militari, anche civili che il diritto romano aveva definito quali milizia e con la laurea dottorale nelle leggi, prendendo alla lettera i passi delle costituzioni imperiali che eguagliavano gli avvocati ai combattenti". Ciò spiega la prima relazione nella quale viene affrontato il tema della dignità, nobiltà e onore delle professioni giuridiche. Segue poi una relazione su di un tema poco noto, vale a dire il "feudo per riconoscenza", cioè concesso dal Principe a colui che lo aveva servito, o che lo stava servendo, con fedeltà e capacità. Seguono alcune relazioni più specifiche, dedicate alla nobiltà e nobiltà di cittadinanza in Siena sotto il Granducato, e alle famiglie fiorentine. Come relazione dedicata alle grandi opere di raccolta della storia delle famiglie nobili italiana viene poi riportata la vicenda della rinascita dell'Annuario della Nobiltà Italiana. Integrano le relazioni i contributi programmati che, in realtà, sono tesi che sono state discusse da alcuni diplomandi nel Corso di Diploma di Perfezionamento in Diritto Nobiliare, Scienze Araldiche e Cerimoniale, tenuto dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare Storia ed Araldica, unitamente all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Viene così ulteriormente ampliato il panorama del vivace quadro dell'Italia delle città e delle autonomie, ma anche dell'Italia delle prime corti delle Signorie e dei Principati, che tanto hanno caratterizzato il nostro Medio Evo, incidendo fortemente anche sui ruoli delle professioni dottorali e intellettuali.
Nobiltà civica e patriziato. Atti del quarto Convegno di studi di diritto nobiliare (Roma, 26 giugno 2015)
Raffaello Cecchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 303
In continuità con l'attività di ricerca già intrapresa con i precedenti Convegni, questo volume raccoglie gli Atti del quarto Convegno di Studi di Diritto Nobiliare, tenutosi nel 2015 a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e della Presidenza dell'Assemblea Capitolina di Roma, e sotto gli auspici dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, dell'Accademia Bonifaciana di Anagni e dell'Associazione Cavalieri di San Silvestro di Tivoli. In considerazione delle numerose sollecitazioni ricevute allorché nel terzo Convegno venne affrontato il tema della Nobiltà Civica, in questa edizione si è ritenuto di dover approfondire l'argomento, ampliandolo ed arricchendolo , ricomprendendo cioè i rapporti tra la Nobiltà Civica, il Patriziato e, per altro verso, il modello della Nobiltà Feudale. Negli Atti che qui si pubblicano compare quindi una relazione tesa a sottolineare come la Nobiltà Feudale rappresenti il modello inconscio ed inespresso sul quale, in numerose città italiane, si è venuta a plasmare la Nobiltà Civica e in particolare il Patriziato cittadino. Seguono poi le altre relazioni più specifiche, dedicate all'analisi del Patriziato romano nella sua antica ed originaria forma, alla Nobiltà Civica delle Isole Ionie, opportunamente definita "perla della corona di Venezia", alla Nobiltà Tiburtina, caratterizzata da un forte legame con la tradizione imperiale e, in un periodo del tutto differente, alla Nobiltà Livornese. Completano il testo alcune comunicazioni programmate che in realtà sono tesi che sono state discusse da alcuni partecipanti del Corso di Diploma di specializzazione in Diritto Nobiliare, Scienze Araldiche e Cerimoniale tenutosi a Roma su organizzazione dell'Istituto di Diritto Nobiliare, Storia ed Araldica e dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Viene così ulteriormente ampliato il panorama del vivace quadro dell'Italia delle città e delle autonomie, che tanto hanno caratterizzato il nostro Medio Evo, ma che, seppure in forme diverse, hanno mantenuto una vitalità di immagine anche nel XX Secolo.
La nobiltà civica. Atti del terzo Convegno di studi di diritto nobiliare (Roma, 9 maggio 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 248
Il volume raccoglie gli Atti del terzo Convegno di Studi di Diritto Nobiliare tenutosi a Roma nel 2014, proseguendo un'attività di Studi e di ricerca iniziata con il primo Convegno nel 2012. Le tematiche affrontate nel Convegno sono state quelle della Nobiltà Civica che, molto opportunamente, è stata definita "espressione della creatività e della vivacità sociale che ha caratterizzato le città italiane fin dal momento in cui queste hanno iniziato ad organizzarsi come Comuni, in una permanente dialettica di incontro-scontro con le due massime autorità dell'epoca, vale a dire il Papato e l'Impero. Fenomeno poliforme, è stato descritto, proprio perché spontaneo e legato alle realtà locali, tale quindi da sfuggire a rigidi inquadramenti sistematici, anche se caratterizzato da alcuni elementi comuni". Negli Atti che qui si pubblicano compare quindi una prima relazione, dedicata, preliminarmente, a un inquadramento di carattere generale della Nobiltà Civica sotto il profilo storico-giuridico, alla quale fanno seguito poi alcune relazioni più specifiche, relative ai Patriziati di Lucca, di Ravello e di Venezia. Completano il testo alcune comunicazioni programmate, che in realtà sono tesi, o parti di tesi, che sono state discusse da alcuni perfezionandi alla fine dell'anno accademico 2013/2014 del Corso di Perfezionamento in Diritto Nobiliare e Scienze Araldiche.
Il concetto giuridico di nobiltà dal mondo romano ad oggi. Atti del secondo Convegno di studi di diritto nobiliare (Tivoli, 22 giugno 2013)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2014
pagine: 96
Questo volume riporta gli Atti del secondo convegno di Studi di diritto nobiliare dedicato al tema "Il concetto giuridico di nobiltà dal mondo romano ad oggi" che si è tenuto a Tivoli nel 2013, organizzato dall'istituto Internazionale di diritto Nobiliare Storia ed araldica, proseguendo un'attività di approfondimento delle tematiche del diritto nobiliare iniziata con il primo convegno tenutosi nel 2012. Nelle relazioni introduttive vengono affrontati i temi della ricostruzione del concetto di nobilitas nel mondo romano, la poco conosciuta esperienza dei titoli nobiliari nell'Impero Romano d'Oriente , il concetto giuridico di nobiltà nel medio evo così come nucleato da grandi giuristi dal 1300 fino al 1700, e le originali tematiche della nobiltà napoleonica. Seguono gli interventi programmati che trattano dell'adrogatio romana, della nobiltà feudale nel regno di Napoli e di Sicilia nel periodo normanno svevo e, successivamente in quello aragonese, del patriziato genovese, della disciplina dei titoli nobiliari nell'attuale repubblica francese , ed una sintesi di quale fosse la legislazione nobiliare vigente negli Stati pre-unitari e nel successivo Regno d'Italia. Si presenta così agli occhi del lettore un quadro vivace e variegato, svoltosi in un periodo di tempo di quasi duemila anni, che appare ricco di spunti per comprendere lo sviluppo storico e, sotto alcuni profili, anche alcune realtà del mondo contemporaneo.
Manuale di diritto nobiliare
Raffaello Cecchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2013
pagine: 168
La vicenda del diritto nobiliare in Italia, a prima vista, sembra essersi conclusa con l'approvazione della Costituzione repubblicana che, alla sua XIV disposizione transitoria, afferma che "I titoli nobiliari non sono riconosciuti". In realtà così non è, dato che la medesima norma costituzionale continua precisando che "I predicati di quelli esistenti prima dell'ottobre 1922 valgono come parte del nome": da ciò tutta una serie di problemi relativi all'accertamento dei predicati medesimi, alla necessità di chiarire cosa la norma volesse intendere allorché si riferiva a quelli "esistenti" e altro. Questioni queste, in realtà molto concrete che fanno sì che lo studio del diritto nobiliare oggi non sia "fine a sé stesso, ma posto al servizio dell'analisi e della soluzione di diversi problemi giuridici, di natura pubblicistica e privatistica, che ancora impegnano le corti di giustizia, pur se in modo umbratile e ignorato dalle cronache". Completa, infine, il quadro l'ulteriore alone di incertezza derivante dalla frase finale della norma: "la legge regola la soppressione della Consulta araldica", facendo così apparire ancora vivo, ancorché paralizzato, un organo tipico dell'apparato amministrativo nobiliare del (già) Regno d'Italia. L'interesse allo studio del diritto nobiliare appare, inoltre, in tutta la sua evidenza sia a fronte delle innumerevoli farsesche rappresentazioni che di una materia complessa e articolata come questa talora vengono date da una cronaca superficiale...
Il diritto nobiliare oggi. Atti del primo Convegno di studi di diritto nobiliare (Tivoli, 23 giugno 2012)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2013
pagine: 87
In un momento in cui si rinnovano gli studi relativi al Diritto Nobiliare Italiano, questo volume riporta gli atti del primo Convegno dedicato, appunto, al tema de "Il Diritto Nobiliare oggi" che si è tenuto a Tivoli nel 2012. organizzato dall'Istituto Internazionale di Diritto Nobiliare, Storia ed Araldica che riunisce studiosi della materia di tutta Europa. Le tematiche affrontate riguardano la disciplina della cognomizzazione dei predicati, alla luce della XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione Repubblicana, la disciplina e la collocazione degli Ordini Cavallereschi nel sistema legislativo italiano e la qualificazione giuridica di quel particolare elemento di individuazione della persona che è lo Stemma, la cui genesi e il cui sviluppo storico si sono storicamente intrecciati con l'origine dei cognomi in Italia. Completano il volume alcuni interventi fra i quali quello di sintesi.
Diritto e territorio. Le attività dei privati e della pubblica amministrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2013
pagine: 704
L'inevitabile settorializzazione degli studi giuridici fa sì che spesso la descrizione delle attività che un soggetto può realizzine sul territorio sia analizzata e descritta con esclusivo riferimento a questa o quella branca del diritto. Il proprietario di un fondo o di un appartamento, quindi, può conoscere quali attività può svolgere sul proprio bene mediante lo studio del diritto privato che, fra l'altro, disciplina anche i rapporti fra le singole proprietà e nei confronti degli altri soggetti privati. Ma questa conoscenza rimane inevitabilmente lacunosa ed imprecisa perché le attività in questione sono altresì regolale dalla disciplina urbanistica ed edilizia che, sola, consente di capire se. ad es., su un appezzamento di terreno si può costruire o meno, ovvero quali siano le modalità per la realizzazione di un edificio. Ciò però non è ancora sufficiente perché, sulla scena, è comunque sempre presente la Pubblica Amministrazione, preposta allo svolgimento dei compiti che le sono istituzionalmente attribuiti dall'ordinamento, la quale può intervenire con incisività ad es. espropriando le aree per pubblico interesse, oppure disciplinando con regole speciali i beni o i contesti che essa ritiene di interesse storico, artistico o archeologico.
La via Francigena. Società e territorio nel cuore della Toscana medievale
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2012
pagine: 625
Da un autore che ha dedicato alla Via Francigena alcune opere documentate ed interessanti, è stato fatto notare (nel 1997) che nonostante l'importanza che questa ha avuto "nel medioevo per la vita economica e sociale della Toscana, la letteratura siili argomento non si può certo dire imponente. Per lo più si è parlato della via, incidentalmente, nell'ambito di più ampi lavori di storia generale sul medioevo toscano, oppure, in una prospettiva storico-topografica, in articoli brevi o brevi note apparse in riviste di storia locale". Da allora, indubbiamente, l'interesse della via Francigena è aumentato, e così le pubblicazioni ad essa dedicate: alle prospettive storico-topografiche si sono aggiunti approfondimenti legati alla "via del pellegrinaggio" e valide iniziative per il recupero dei luoghi ad essa collegati, anche sotto il profilo del turismo "colto". Questo volumetto nasce però da una prospettiva assai diversa. Proprio perché i vari saggi sono stati redatti da studenti del mio corso di Sociologia Urbana nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, l'ottica seguita è stata quella di operare una ricostruzione del "mondo" della Via Francigena, collegando la ricostruzione dei percorsi nel cuore della Toscana (da Lucca a Siena), con l'analisi di quanto ancora esistente sul territorio, e con una panoramica dei contesti urbani e del tessuto politico e sociale esistente nel XII-XIII secolo.
Forma della città e gruppi sociali
Raffaello Cecchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Plus
anno edizione: 2006
pagine: 248
Nell'ampio spettro di contenuti che la sociologia urbana presenta allo studioso, appare difficile estrapolare un settore che possa apparire particolarmente adatto ad un insegnamento da inserire in un corso di laurea in ingegneria edile architettura. Ma, dovendo pur scegliere, l'autore ha ritenuto opportuno concentrarsi sulla problematica relativa al rapporto fra la forma della città ed i gruppi sociali in quel certo momento dominanti. Leggere quindi l'immagine della città, significa quindi leggere lo sviluppo dei "fatti documentati" e l'impronta e le caratteristiche lasciate dai gruppi sociali nelle varie epoche storiche. Questo, almeno, è stato il tentativo che l'autore ha cercato di realizzare.