Libri di Richard J. Evans
Alla conquista del potere. Europa 1815-1914
Richard J. Evans
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 1040
Il secolo che va dalla battaglia di Waterloo allo scoppio della Prima guerra mondiale è stato una fase decisiva per la storia del mondo. In questi cento anni l'Europa ha allargato il proprio dominio a tutto il pianeta e ha tracciato un solco al cui interno ancora ci muoviamo: dalla nascita della civiltà industriale alla volontà di controllo sulla natura, dalle lotte dei lavoratori a quelle delle donne, dalle sfide degli artisti alle accademie sino alle rivolte dei servi contro i padroni. Questo affresco ci racconta l'Europa del XIX secolo, intrecciando storia politica, economica e culturale, a partire dai rapporti di forza interni ed esterni al continente. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della dimensione umana di questa storia, per cui ogni capitolo si apre con la vita di una persona, ognuna di un paese europeo diverso. «Verso l'inizio degli anni Trenta dell'Ottocento, lo scalpellino Jakob Walter si mise a scrivere le sue memorie. Era stato un soldato semplice nella Grande Armée dell'imperatore Napoleone Bonaparte, arrivando fino a Mosca. Dell'unica occasione in cui vide Napoleone scrive: "Osservava passare il suo esercito, che era in condizioni disastrose. Impossibile immaginare cosa provasse. Il suo aspetto esteriore sembrava indifferente riguardo al miserabile stato dei suoi soldati; solo l'ambizione poteva fare effetto sul suo cuore."».
Hitler e le teorie del complotto. Le cospirazioni nella storia del Terzo Reich
Richard J. Evans
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 350
L'idea che nulla avvenga per caso, che tutto sia il risultato delle macchinazioni segrete di un ristretto gruppo di persone che tramano nell'ombra non è certo una novità del nostro tempo. Eppure, nell'epoca della post-verità, delle fake news e dei «dati alternativi» che manipolano la realtà, si ha l'impressione che le teorie complottiste, grazie alla crescente pervasività di Internet e dei social media, siano particolarmente diffuse e popolari. Con il loro «stile paranoico», secondo la celebre definizione di Richard Hofstadter, esse pretendono di fornire una lettura «alternativa», «non ufficiale», degli avvenimenti non solo del presente ma anche del passato. Fra le tante interpretazioni revisioniste, quelle che riguardano la storia del Terzo Reich sembrano godere di un'attenzione speciale da parte del pubblico. In questo libro, Richard J. Evans, autorevole studioso della Germania di Hitler, analizza cinque delle più durature teorie del complotto relative al periodo nazista: la cospirazione ebraica per minare la civiltà occidentale testimoniata dai Protocolli dei savi anziani di Sion; il mito della «pugnalata alla schiena» che ha determinato il crollo dell'esercito tedesco e quindi la sconfitta della Germania nella Grande guerra; l'incendio del Reichstag provocato dai nazisti per prendere il potere; il misterioso volo di Rudolf Hess in Scozia nel 1941 con l'obiettivo di negoziare la pace; e, infine, l'eterna voce che Hitler sia fuggito dal bunker della Cancelleria nel 1945 e abbia trascorso il resto dei suoi giorni in America Latina. Con rigore e pazienza, Evans indaga le origini di queste teorie cospiratorie, ne smaschera le fallacie argomentative, ne dimostra lo sfruttamento consapevole per ragioni che nulla hanno a che fare con la ricerca della verità e molto con il tornaconto politico o economico. E ci consegna una lezione preziosa: quando i pregiudizi prevalgono sulla conoscenza e le opinioni contano più delle argomentazioni, lo studio accurato, imparziale e disinteressato rimane l'unica bussola in grado di indicarci la strada.
La nascita del Terzo Reich
Richard J. Evans
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 648
Docente di storia moderna all'Università di Cambridge, Richard Evans riscrive la storia del Terzo Reich, quello che nella coscienza collettiva resta il più tragico e inspiegabile evento del ventesimo secolo, e lo fa cercando di adottare la prospettiva più ampia possibile, così da includere gli eventi militari e politici ma anche quelli sociali, psicologici e inerenti la vita quotidiana del popolo tedesco. Secondo l'autore l'esperienza tedesca non fu un fenomeno di regressione di massa a comportamenti "barbarici", ma ebbe le sue radici nello spirito stesso dell'età moderna.
Alla conquista del potere. Europa 1815-1914
Richard J. Evans
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 1014
Il secolo che va dalla battaglia di Waterloo allo scoppio della Prima guerra mondiale è stato una fase decisiva per la storia del mondo. In questi cento anni l'Europa ha allargato il proprio dominio a tutto il pianeta e ha tracciato un solco al cui interno ancora ci muoviamo: dalla nascita della civiltà industriale alla volontà di controllo sulla natura, dalle lotte dei lavoratori a quelle delle donne, dalle sfide degli artisti alle accademie sino alle rivolte dei servi contro i padroni. Questo affresco ci racconta l'Europa del XIX secolo, intrecciando storia politica, economica e culturale, a partire dai rapporti di forza interni ed esterni al continente. Particolare attenzione è dedicata alla ricostruzione della dimensione umana di questa storia, per cui ogni capitolo si apre con la vita di una persona, ognuna di un paese europeo diverso. «Verso l'inizio degli anni Trenta dell'Ottocento, lo scalpellino Jakob Walter si mise a scrivere le sue memorie. Era stato un soldato semplice nella Grande Armée dell'imperatore Napoleone Bonaparte, arrivando fino a Mosca. Dell'unica occasione in cui vide Napoleone scrive: "Osservava passare il suo esercito, che era in condizioni disastrose. Impossibile immaginare cosa provasse. Il suo aspetto esteriore sembrava indifferente riguardo al miserabile stato dei suoi soldati; solo l'ambizione poteva fare effetto sul suo cuore."».
Il Terzo Reich al potere. 1933-1939
Richard J. Evans
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 852
Per la sua rovinosa e devastante incidenza sul corso del XX secolo, la Germania nazista ha posto e continua a porre agli storici numerosi interrogativi, che hanno avuto finora risposte solo parziali o non del tutto convincenti. Come ha potuto il regime hitleriano, nella sua breve vita (appena dodici anni) e nella patria di Goethe e Beethoven, allestire praticamente indisturbato una mostruosa macchina di sterminio che ha annientato milioni di ebrei e di altri individui di razze "inferiori"? Come ha potuto una nazione uscita distrutta dalla prima guerra mondiale dotarsi di una forza militare in grado di occupare quasi tutto il Vecchio Continente e minacciare la conquista dell'intero pianeta? Dopo "La nascita del Terzo Reich", in cui ha individuato e indagato le radici del nazionalsocialismo come ideologia politica, Richard J. Evans esamina ora l'evoluzione del regime nazista nel periodo cruciale che va dal suo insediamento al potere all'invasione della Polonia e, quindi, all'inizio del secondo conflitto mondiale. Attingendo a un'impressionante quantità di materiale documentario, fonti bibliografiche e testimonianze dirette, l'autore dimostra come i nazisti siano riusciti a piegare ogni aspetto dell'organizzazione sociale e della vita quotidiana - struttura economica, ordinamento giuridico e scolastico, mezzi di comunicazione, politica eugenetica e razziale, attività culturale, ricerca scientifica e fede religiosa - a un unico obiettivo: la preparazione di un'offensiva bellica.
Il Terzo Reich in guerra. Come il nazismo ha portato la Germania dal trionfo al disastro
Richard J. Evans
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 826
Il 1° settembre 1939, varcando il confine polacco, la Germania di Hitler iniziò a dispiegare in tutta la sua devastante potenza la macchina bellica che aveva allestito con una feroce politica di corsa al riarmo e ad attuare - in nome della pretesa superiorità della "razza ariana" - l'aberrante progetto di sterminare milioni di esseri umani, innanzitutto gli ebrei. Nel capitolo conclusivo della trilogia dedicata all'ascesa e al declino del Terzo Reich, Richard J. Evans affronta gli anni cruciali che vanno dal 1939 al 1945. Alla luce di un'imponente mole documentaria - carte ufficiali, ma anche e soprattutto private (pagine di diario, lettere di soldati al fronte, memoriali di sopravvissuti ai lager) - l'autore rivisita le fasi salienti del conflitto attraverso le parole di chi, per scelta o per costrizione, di quegli eventi fu testimone oculare: dalle iniziali vittorie lampo dell'esercito tedesco alla guerra aerea contro la Gran Bretagna e all'invasione dell'Unione Sovietica, dalla disfatta della Wehrmacht a Mosca e a Stalingrado alla progressiva ma inesorabile ritirata delle truppe del Führer da tutti i fronti e all'insensata ecatombe della battaglia di Berlino.
Il Terzo Reich al potere. 1933-1939
Richard J. Evans
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: 846
Per la sua rovinosa e devastante incidenza sul corso del XX secolo, la Germania nazista ha posto e continua a porre agli storici numerosi interrogativi, che hanno avuto finora risposte solo parziali o non del tutto convincenti. Come ha potuto il regime hitleriano, nella sua breve vita (appena dodici anni) e nella patria di Goethe e Beethoven, allestire praticamente indisturbato una mostruosa macchina di sterminio che ha annientato milioni di ebrei e di altri individui di razze "inferiori"? Come ha potuto una nazione uscita distrutta dalla prima guerra mondiale dotarsi di una forza militare in grado di occupare quasi tutto il Vecchio Continente e minacciare la conquista dell'intero pianeta? Dopo "La nascita del Terzo Reich", in cui ha individuato e indagato le radici del nazionalsocialismo come ideologia politica, Richard J. Evans esamina ora l'evoluzione del regime nazista nel periodo cruciale che va dal suo insediamento al potere all'invasione della Polonia e, quindi, all'inizio del secondo conflitto mondiale. Attingendo a un'impressionante quantità di materiale documentario, fonti bibliografiche e testimonianze dirette, l'autore dimostra come i nazisti siano riusciti a piegare ogni aspetto dell'organizzazione sociale e della vita quotidiana - struttura economica, ordinamento giuridico e scolastico, mezzi di comunicazione, politica eugenetica e razziale, attività culturale, ricerca scientifica e fede religiosa - a un unico obiettivo: la preparazione di un'offensiva bellica.
Il Terzo Reich al potere. 1933-1939
Richard J. Evans
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: 846
Per la sua rovinosa e devastante incidenza sul corso del XX secolo, la Germania nazista ha posto e continua a porre agli storici numerosi interrogativi, che hanno avuto finora risposte solo parziali o non del tutto convincenti. Come ha potuto il regime hitleriano, nella sua breve vita (appena dodici anni) e nella patria di Goethe e Beethoven, allestire praticamente indisturbato una mostruosa macchina di sterminio che ha annientato milioni di ebrei e di altri individui di razze "inferiori"? Come ha potuto una nazione uscita distrutta dalla prima guerra mondiale dotarsi di una forza militare in grado di occupare quasi tutto il Vecchio Continente e minacciare la conquista dell'intero pianeta? Dopo "La nascita del Terzo Reich", in cui ha individuato e indagato le radici del nazionalsocialismo come ideologia politica, Richard J. Evans esamina ora l'evoluzione del regime nazista nel periodo cruciale che va dal suo insediamento al potere all'invasione della Polonia e, quindi, all'inizio del secondo conflitto mondiale. Attingendo a un'impressionante quantità di materiale documentario, fonti bibliografiche e testimonianze dirette, l'autore dimostra come i nazisti siano riusciti a piegare ogni aspetto dell'organizzazione sociale e della vita quotidiana - struttura economica, ordinamento giuridico e scolastico, mezzi di comunicazione, politica eugenetica e razziale, attività culturale, ricerca scientifica e fede religiosa - a un unico obiettivo: la preparazione di un'offensiva bellica.
La nascita del Terzo Reich
Richard J. Evans
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: 635
Docente di storia moderna all'Università di Cambridge, Richard Evans riscrive la storia del Terzo Reich, quello che nella coscienza collettiva resta il più tragico e inspiegabile evento del ventesimo secolo, e lo fa cercando di adottare la prospettiva più ampia possibile, così da includere gli eventi militari e politici ma anche quelli sociali, psicologici e inerenti la vita quotidiana del popolo tedesco. Secondo l'autore l'esperienza tedesca non fu un fenomeno di regressione di massa a comportamenti "barbarici", ma ebbe le sue radici nello spirito stesso dell'età moderna.
Negare le atrocità di Hitler. Processare Irving e i negazionisti
Richard J. Evans
Libro: Copertina morbida
editore: Sapere 2000 Ediz. Multimediali
anno edizione: 2003
pagine: 334
Nell'aprile del 2000, un giudice dell'Alta Corte di Londra definì lo scrittore David Irving razzista, antisemita, negatore dell'Olocausto e falsificatore della storia. In qualità di consulente principale contro lrving venne chiamato lo storico Richard J. Evans, il quale descrive in questo volume la sua funzione nel processo. Parla delle sue scoperte sui legami di lrving con i negazionisti dell'Olocausto dell'estrema destra americana, e di come lrving abbia falsificato le prove documentali sulla seconda guerra mondiale, riflette sull'interazione tra le procedure probatorie della storiografia e quelle della giustizia . Inoltre lo storico rivendica la capacità della storia di raggiungere conclusioni razionali in base all'analisi delle prove documentali.
In difesa della storia
Richard J. Evans
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2001
pagine: 289
E' possibile conoscere la storia? Gli storici sono guidati da preconcetti ideologici nei confronti delle strutture di potere? L'obiettività è una meta raggiungibile oltre che auspicabile? Evans mette a punto una "difesa" della capacità degli studiosi di pervenire ad una ricostruzione autentica degli eventi passati. La professione degli storici è in crisi, le loro teorie messe in discussione e i loro metodi tacciati come antiquati. E' quindi politicamente e culturalmente vitale sostenere il concetto di "verità storica". Questo è un libro per una generazione che esige delle risposte a difficili questioni e, contemporaneamente, vuole stimolare il lettore a prendersi a cuore la conservazione dell'Idea di storia.