Libri di Roberto Fedi
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Roberto Fedi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2021
pagine: 360
Di Dante Alighieri abbiamo tutti un'immagine stereotipata, di sommo poeta e corrucciato padre della patria, buona per scultori e professori, e infatti non c'è città che non abbia il suo monumento dal profilo aquilino, e non c'è studente che dai sedici ai diciott'anni non abbia fatto la sua brava cura di terzine. Dopo di che, probabilmente, dei 14.000 (e passa) versi della Divina Commedia sarà rimasta l'eco di qualche celebre endecasillabo: come Nel mezzo del cammin di nostra vita, o E quindi uscimmo a riveder le stelle che è poi l'augurale titolo di questo libro. E anche, forse, la sensazione di un appuntamento mancato, o di un viaggio interrotto. Bene, è il momento di riprendere il viaggio, non in senso scolastico, si capisce, ma proprio per il piacere dell'avventura. Perché la Divina Commedia è soprattutto questo: un viaggio, il più straordinario che mente umana abbia concepito, alla scoperta di un universo brulicante di straordinari personaggi: Paolo e Francesca, Ulisse e Ugolino, Pia de' Tolomei e Beatrice, Virgilio e Stazio, Cacciaguida e Sordello...; e ancora mostri e fantasmi, giganti e centauri, diavoli e dèi, pentiti e impenitenti, santi e bestemmiatori. Un viaggio durante il quale si attraversano paludi e si valicano montagne, si naviga e si vola, si dà la scalata alla salvezza e si sprofonda nella perdizione, si avanza sotto cieli di fuoco e si solcano mari di pece. È un'avventura, l'avventura dell'uomo alla ricerca di se stesso, corsa con tutta la fantasia, la potenza narrativa, la grandezza figurativa di cui il Medioevo era capace. Questo libro, quindi, non è una semplice antologia: propone invece la ripresa dell'avventura, e la riscoperta dell'emozione. Un viaggio dentro la Divina Commedia, con il testo di Dante (e una parafrasi a fronte, non si sa mai) e con una guida discreta e informata e all'occorrenza ironica.
Cultura letteraria e società civile nell'Italia unita
Roberto Fedi
Libro
editore: Nistri-Lischi
anno edizione: 1984
pagine: 320
Chiamatemi Clint
Roberto Fedi
Libro: Libro in brossura
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 352
Tutto inizia nella tristezza della banalità. Una sera come mille altre, una casa in affitto malmessa, una moglie che lo odia e lo tradisce con un uomo brutale. Una storia maledetta e amara. Se non fosse che una sera il protagonista, rimasto solo dopo la morte precoce della madre nubile, ha uno scatto di ribellione che nessuno si sarebbe aspettato da lui, modesto tuttofare nell'officina del bestiale amante della moglie. Inizia così una storia picaresca di sangue e di fughe, itinerante da nord a sud e ritorno, inseguito da un sadico e misterioso poliziotto che lo vuole morto ad ogni costo. Il protagonista, senza nome se non per il nomignolo con il quale si è firmato in una lettera al momento della fuga (Clint), lascia dietro di sé una lunga scia di morti ma alla fine è a modo suo un innocente, travolto dalla sorte e dalla violenza degli uomini. Da qui, in fondo, il suo riscatto e la sua quasi paradossale innocenza: insieme alla sua donna e al figlio di lei, con una sorpresa finale che rivela la sua purezza, se non la sua innocenza.
Giovanni Verga
Roberto Fedi
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 2002
pagine: 1240
I poeti preferiscono le bionde. Chiome d'oro e letteratura
Roberto Fedi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2007
pagine: 170
Scritture ottocentesche
Roberto Fedi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2011
pagine: 658
La Scapigliatura e il 6 febbraio
Cletto Arrighi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2013
pagine: 248
Manca poco a mezzanotte
Roberto Fedi
Libro: Copertina morbida
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 309
Un uomo, la notte, una città semideserta. L'uomo sta tornando a casa a piedi. Come tutte le sere da anni, sempre uguale. Una macchina ogni tanto. Fa freddo. Lo aspetta il suo appartamento anonimo, dove abita da solo da vent'anni. È un abitudinario, per stanchezza più che per scelta. Ma quella sera le cose vanno diversamente: un riflesso di luce in una vetrina, un rumore, qualcuno che forse lo segue. Un'ombra proiettata dai fari di una macchina, una scarpa pesante in una pozzanghera, proprio dietro di lui. L'uomo allunga il passo, poi quasi corre, cambia strada, si gira di scatto, lo assale l'ansia, poi la paura, poi il terrore. È inseguito. I passi continuano, la piazza è deserta, ora quasi può sentire un respiro dietro di sé. Conta i metri che mancano a casa, è madido di sudore, inizia a correre... Quella sera del 27 ottobre, quasi a mezzanotte, non sarà la solita sera banale e squallida. Dietro di lui, nel buio, non c'è solo l'ombra lunga di uno sconosciuto.
La Scapigliatura e il 6 febbraio
Cletto Arrighi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 250
«Questa casta o classe – che sarà meglio detto – vero pandemonio del secolo; personificazione della follia che sta fuori dai manicomi; serbatoio del disordine, della imprevidenza, dello spirito di rivolta e di opposizione a tutti gli ordini stabiliti; – io l’ho chiamata appunto la Scapigliatura.» Il romanzo si sviluppa entro un breve arco di tempo e raggiunge l’acme nei quattro giorni dell’abortita rivolta milanese del 3-6 febbraio 1853, di matrice mazziniana. Due trame vi si intrecciano essenzialmente: una politico-sociale sull’onda degli ideali di rivoluzione inneggianti alla rivolta, all’opposizione all’Austria, e impregnata di volontarismo generoso e di utopie ribellistiche; e un’altra, più propriamente «narrativa», che riecheggia persino il romanzo noir dell’epoca, ma non tralascia gli spunti umoristici, il «colore locale», certe caratteristiche tipiche del romanzo d’appendice. Entrambe ruotano intorno a Emilio, personaggio un po’ foscoliano, ma che ha qualcosa anche dei protagonisti di Eugène Sue, e che è il portavoce disperato e deluso di una generazione che, dopo di lui, si chiamerà per sempre degli scapigliati.
Vento portami con te
Roberto Fedi
Libro: Libro in brossura
editore: Fausto Lupetti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 243
Una cittadina di montagna, nel 1953. E un temporale estivo. Alcuni ragazzi si rifugiano in una capanna al margini di un bosco, correndo. Troveranno lì dentro una sorpresa spaventosa che cambierà le loro vite. È l'inizio di una serie di delitti uno più terrificante dell'altro, come se la guerra finita da poco ancora seminasse il terrore. In questo caos della coscienza e della conoscenza sparisce un ragazzo, un povero ritardato che vive con la madre. La maestra del paese. Nel terrore e nella incapacità di capire, solo due uomini cercano di ristabilire la verità, e anche la propria memoria che ha inevitabili lacune: l'ex segretario comunale del paese, per tutti solo il segretario, che non è nato lì, e il maresciallo dei carabinieri venuto dal sud. Due estranei alla comunità. Che cercheranno faticosamente di penetrare in quell'atmosfera cupa e silenziosa, fino a svelare, con dolore, un passato terribile.
Fosca
Igino Ugo Tarchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 247
In questo suo terzo e ultimo romanzo, rimasto incompiuto a causa della sua morte, Tarchetti esplora tutte le forme ossessive della malattia, della follia, e infine dell'attrazione mortale. In pagine fitte di eccessi e di contrasti violenti e irrisolti, Giorgio racconta la perturbante vicenda che lo ha legato a due donne, la raggiante e vitale Clara, e la tetra Fosca, consumata dalla malattia. Militare di carriera, si è innamorato di Clara a Milano, ma, trasferito in provincia, conosce Fosca, la cugina del suo colonnello. Inizialmente preda della nostalgia per Clara, a poco a poco diviene vittima dei turbamenti e dei pensieri malsani di Fosca che, donna-vampiro per eccellenza, risucchia tutta la sua linfa vitale. Abbandonato da Clara, il militare si accorge del sentimento che prova per Fosca, l'unica delle due donne che lo abbia davvero amato. Con "Fosca", scrive Roberto Fedi nella prefazione, «Tarchetti si svincolava dalla tradizione e si immergeva in un magma ribollente da cui non sarebbe riemerso, intrattenendo rapporti decisamente pericolosi con il mostruoso e l'orrido, e quasi verrebbe da dire con l'horror. […] Nel panorama fine ottocentesco degli "Inetti a vivere", lo pseudo protagonista Giorgio e la reale protagonista Fosca appaiono già, nel 1869, due personaggi emblematici non solo del male di vivere di fine secolo, ma soprattutto dei futuri sviluppi della narrativa e della cultura di quel tempo e del tempo a venire, due entità disperate senza possibili redenzioni». A distanza di oltre un secolo e mezzo dalla sua pubblicazione, dopo avere inaugurato nel 1971 la collana «Centopagine» diretta per Einaudi da Italo Calvino ed essere stato tradotto in film (Passione d'amore) da Ettore Scola nel 1981, questo romanzo, non finito e imperfetto, continua a esercitare un singolare e sottile richiamo sul pubblico di più generazioni. Con un testo di Salvatore Farina. Prefazione di Roberto Fedi.