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Libri di Igino Ugo Tarchetti

Fosca

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 224

“Fosca” è uno dei romanzi più significativi della Scapigliatura milanese, anticipatore di sensibilità e atmosfere del Decadentismo. La sua “riscoperta” in epoche a noi più vicine fu dovuta a Italo Calvino, che lo ripropose come primo volume di “Centopagine”, la collana da lui curata. Romanzo psicologico raffinato, sviluppa una vicenda con al centro le personalità di Fosca e Giorgio. Fosca, donna particolarmente brutta, ma di grande sensibilità e raffinata cultura, si innamora di Giorgio, a sua volta impegnato con Clara. Sembra quindi non esserci alcuna possibilità per una loro storia e a poco a poco Fosca si fa morire per il rifiuto dell’uomo di dichiararle il suo amore. Ma in realtà Giorgio è comunque emotivamente coinvolto con Fosca in una relazione alla fine morbosa… Il romanzo ha conosciuto diversi adattamenti televisivi, tra cui “Passione d’amore”, di Ettore Scola, film del 1981.
10,00 9,50

Il punto esclamativo. E altri incubi ortografici

Anton Cechov, Igino Ugo Tarchetti, Emilio De Marchi

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2023

pagine: 72

Tre racconti ironici e divertenti che parlano di scrittura, prendendo a pretesto un punto esclamativo, la lettera U, un carteggio burocratico. Le trappole delle pagine in bianco e nero non sono solo i refusi che una casa editrice cerca di nascondere e cancellare, ma toccano quella vita quotidiana nella quale un segno mostra – o nasconde – un sentimento, un particolare accentua le peripezie del ragionare e l’affollarsi delle parole coincide con la difficoltà di comunicare.
8,50 8,08

Racconti fantastici-Storia di una gamba

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Bibi Book

anno edizione: 2020

pagine: 130

Sei racconti scritti nel 1869 da Iginio Ugo Tarchetti, uno dei rappresentanti più talentuosi della Scapigliatura lombarda. Furono pubblicati nello stesso anno, subito dopo la morte prematura dell'autore. I temi vanno dalla superstizione alla metempsicosi, dallo spiritismo alla follia, accomunati dall'elemento del fantastico-soprannaturale. La quinta è una Milano postunitaria, in cui impazza il dilagante successo de "I promessi sposi", e albeggiano il Verismo e le novità del linguaggio verghiano. L'Autore risponde con una propensione naturalista che ha in sé gli elementi del gotico d'oltremanica, in cui lo 'spaventoso' è rappresentato da esseri umani che camminano sul bilico dell'oscurità dell'anima. L'orrido, lo spiritismo, la pazzia e il gusto del macabro sono proposti con un imparziale taglio scientifico, con un'attitudine narrativa che fa di Tarchetti un autore innovativo e, per dirla con Calvino, "singolarmente attuale".
10,00 9,50

Fosca

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2020

pagine: 248

In questo suo terzo e ultimo romanzo, rimasto incompiuto a causa della sua morte, Tarchetti esplora tutte le forme ossessive della malattia, della follia, e infine dell'attrazione mortale. In pagine fitte di eccessi e di contrasti violenti e irrisolti, Giorgio racconta la perturbante vicenda che lo ha legato a due donne, la raggiante e vitale Clara, e la tetra Fosca, consumata dalla malattia. Militare di carriera, si è innamorato di Clara a Milano, ma, trasferito in provincia, conosce Fosca, la cugina del suo colonnello. Inizialmente preda della nostalgia per Clara, a poco a poco diviene vittima dei turbamenti e dei pensieri malsani di Fosca che, donna-vampiro per eccellenza, risucchia tutta la sua linfa vitale. Abbandonato da Clara, il militare si accorge del sentimento che prova per Fosca, l'unica delle due donne che lo abbia davvero amato. Con "Fosca", scrive Roberto Fedi nella prefazione, «Tarchetti si svincolava dalla tradizione e si immergeva in un magma ribollente da cui non sarebbe riemerso, intrattenendo rapporti decisamente pericolosi con il mostruoso e l'orrido, e quasi verrebbe da dire con l'horror. [...] Nel panorama fine ottocentesco degli "Inetti a vivere", lo pseudo protagonista Giorgio e la reale protagonista Fosca appaiono già, nel 1869, due personaggi emblematici non solo del male di vivere di fine secolo, ma soprattutto dei futuri sviluppi della narrativa e della cultura di quel tempo e del tempo a venire, due entità disperate senza possibili redenzioni». A distanza di oltre un secolo e mezzo dalla sua pubblicazione, dopo avere inaugurato nel 1971 la collana «Centopagine» diretta per Einaudi da Italo Calvino ed essere stato tradotto in film (Passione d'amore) da Ettore Scola nel 1981, questo romanzo, non finito e imperfetto, continua a esercitare un singolare e sottile richiamo sul pubblico di più generazioni. Con un testo di Salvatore Farina. Prefazione di Roberto Fedi.
19,00 18,05

Fosca

Igino Ugo Tarchetti

Libro

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2019

pagine: 224

Romanzo pubblicato postumo, nel 1869, e rimasto incompiuto per l'improvvisa morte di Tarchetti, fu portato a termine da Salvatore Farina. Si narra la vicenda del torbido amore tra Giorgio, giovane ufficiale, e Fosca, donna sofferente e deforme ma al contempo affascinante. La storia si complica quando Giorgio si innamora di Clara, una donna bella e sana. La rappresentazione che Tarchetti offre, in queste pagine, della figura femminile è straordinaria. Oltre la dicotomia straziante e ben resa fra la bella Clara e l'orrenda Fosca, è l'affermazione di un'identità tutta intellettiva e interiore che può essere solo della donna malata a rendere questo testo ormai un classico nella nostra letteratura.
10,00 9,50

Racconti umoristici: In cerca di morte-Re per ventiquattrore [1869]

Igino Ugo Tarchetti

Libro

editore: Lampi di Stampa

anno edizione: 2003

pagine: 160

"Racconti umoristici", proposto in una stampa conforme all'originale del 1869, comprende due racconti dell'autore di "Fosca": "In cerca di morte" e "Re per ventiquattrore", tra i primi della carriera letteraria di Tarchetti. Riproduzione a richiesta dell'edizione: E. Treves e C. Editori, 1869.
13,00 12,35

Fosca

Fosca

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2018

Pubblicato a puntate a partire dal 21 febbraio 1869 nelle appendici del quotidiano milanese «Il Pungolo», diretto da Leone Fortis, "Fosca" è la trasposizione letteraria in forma memorialistica di una sconvolgente esperienza vissuta dallo scrittore durante una sua breve permanenza a Parma, nel 1865, richiamato alle armi come Commissario militare dell’esercito. Fra realtà autobiografica e invenzione narrativa (il cui confine è difficile a stabilirsi, tanto più che si tratta di produzione scapigliata, particolarmente incline alla commistione di vita e arte), esso narra la disperata passione di una donna isterica e orrenda, deturpata dal male, per Giorgio, un giovane ufficiale dal temperamento convulso, che ama, ricambiato, una giovane bella e sana, coniugata. Clara e Fosca rappresentano così, anche per evidenza onomastica (‘nomi parlanti’, espressione della nota legge del nomen omen), due forze contrapposte, ossia la vita e la morte, secondo un tipico topos scapigliato: l’una è l’immagine della freschezza e della solarità, l’altra lo specchio della malattia e dell’impulso al possesso amoroso autodistruttivo; angelo e demone per dirla con vocaboli rispettivamente ascrivibili a due diverse tradizioni letterarie, storicamente distinte se consideriamo la seconda metà dell’Ottocento come il punto di svolta verso una nuova koinè culturale e artistica.
12,00

Il punto esclamativo e altri incubi ortografici

Anton Cechov, Igino Ugo Tarchetti, Emilio De Marchi

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2017

pagine: 80

Perché lo scrivano Perekladin non ha mai usato in tutta la sua vita il punto esclamativo? Si può odiare la vocale «U» al punto di uscire di senno ed essere rinchiusi in manicomio? E può la burocrazia trasformare la banale richiesta di un ufficio postale periferico in un caso aggrovigliato che coinvolge persino il ministro? I tre brevi racconti di Cechov, Tarchetti e De Marchi riuniti in questo piccolo libro confermano che la scrittura è un ricco deposito di incubi, gaffe, incomprensioni, malintesi e ilarità. Eppure, talvolta, ossessioni ed errori servono a scoprire fatti nuovi, a condizione di saper fare buon uso delle inesattezze e degli abbagli. Perché da un errore creativo - insegnano i grandi maestri - può nascere una grande storia: «Chi farà pochi errori farà anche poche scoperte».
8,50 8,08

Disjecta

Disjecta

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Copertina morbida

editore: de-Comporre

anno edizione: 2013

pagine: 90

"Iginio Ugo Tarchetti fa parte di una generazione di scrittori emersa sulla coda del Romanticismo, tra i quali ancora il sentimento mantiene uno spazio consistente e un ruolo privilegiato, specialmente in poesia. E proprio una lettura in chiave sentimentale è quella fornita per il libro dei versi tarchettiani dalla prefazione originaria, che giustamente l'editore ha voluto conservare e riproporre in favore di una completa documentazione storica. Troviamo però in Tarchetti una ben attrezzata poesia del rovesciamento che sfata le seduzioni della nuova società dei suoi tempi. Si tratta infatti di una poesia che si rifiuta agli abbellimenti, così alla conferma dell'esistente come ai miti eroici. Stretta rigorosamente alla proprie contraddizioni, anche a costo di pigiare ostinatamente il pedale negativo della atmosfera mortuaria, la poesia scapigliata inaugura la nuova sensibilità per una poesia non 'rivelativa' ma, semmai, disillusa e sarcastica, una linea che il Novecento riprenderà variegandovi in prosecuzione le acrobazie e i sarcasmi delle diverse avanguardie [...]" (dalla prefazione di Francesco Muzzioli)
10,00

Una nobile follia

Igino Ugo Tarchetti

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2009

pagine: 192

Una nobile follia narra il doloroso itinerario di formazione dell'ufficiale di fanteria Vincenzo D. Reduce dalla sconvolgente esperienza della Guerra di Crimea, il protagonista del romanzo di Tarchetti, pubblicato fra il 1866 e il 1867, pronuncia una condanna senz'appello della vita militare, finendo poi per ribaltare tutte le leggi di comunanza sociale. Romanzo impuro, a metà fra il pamphlet antimilitarista e il pastiche autobiografico, Una nobile follia risente dell'ibridazione di molteplici modelli narrativi, da quello manzoniano a quello foscoliano. Attraverso lettere, aforismi e pagine di diario, il protagonista compone il suo singolare ritratto di artista martire, e la frammentazione della sua psiche tormentata si traduce nella frantumazione della struttura romanzesca, che quasi implode in se stessa. Dando voce ai pensieri malinconici e paradossali del suo eroe, Tarchetti si fa dunque anatomista del cuore umano e indagatore del corpo sociale. Il romanzo è qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata. Il testo è quello dell'edizione definitiva, pubblicata dall'editore milanese Treves nel 1869.
15,00 14,25

Fiosca e i racconti fantastici
6,90

Storia di una gamba

Storia di una gamba

Igino Ugo Tarchetti

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2007

pagine: 79

Il tema del doppio in "Storia di una gamba" appare come la solida intelaiatura del racconto, la chiave di volta che sorregge l'intera architettura della narrazione, tuttavia, risulta il concetto di 'altro', concretizzato all'interno della vicenda in diversi modi, dei quali il doppio è indubbiamente il principale: attorno alla coppia di opposti Eugenio-Lorenzo ruota infatti l'intero racconto. Sarà utile, in questa sede, evidenziare le differenze fra il 'doppio' e l' 'altro', per poi cercarne l'origine e le implicazioni. Il fine della scrittura tarchettiana - sul quale tornerò in seguito - è un'analisi scientifica che ha per oggetto gli aspetti più reconditi dell'animo umano; tale analisi, come è logico, non può non cominciare dall'Io, che diventa al contempo soggetto e oggetto di se stesso.
11,00

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