Libri di Salvatore Belcastro
Il segreto dei cardi
Salvatore Belcastro
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2025
pagine: 206
Bologna, settembre 1980. In una città ancora ferita dalla strage alla stazione ferroviaria del 2 agosto, avviene l'incontro tra Michele, Rinuccia e Doriana. I tre sono iscritti al DAMS e diventano amici. Michele è attratto dalla timida Rinuccia, appena arrivata dalla Calabria e ancora smarrita, mentre Doriana, emiliana, appare più spigliata. Le due ragazze prendono parte agli scambi intellettuali tra gli studenti che, partendo dalla lettura di Umberto Eco e Pier Vittorio Tondelli, riflettono sul difficile percorso della rivendicazione della libertà individuale di scelta, anche sessuale, in una società, nonostante tutto, ancora molto condizionata da sacche di arretratezza culturale. In questo clima, tra residui di conflitto generazionale e riflusso studentesco, avvengono i misteriosi "delitti del DAMS" che si consumano nel bolognese.
Sotto il selciato di una strage dimenticata
Salvatore Belcastro
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il 2 agosto 1925 a San Giovanni in Fiore si consumò una strage di inermi contadini che in massa manifestavano contro l'imposizione di tasse inique sui generi di prima necessità, assolutamente insostenibili per le condizioni di vita. Le forze dell'ordine spararono sulla folla dei manifestanti. La popolazione era nella miseria più assoluta poiché le terre demaniali destinate ai contadini nel corso dei decenni erano state usurpate dai latifondisti. L'autore analizza la questione agraria della Sila, che si identifica con la storia delle usurpazioni e quella degli usi civici, partendo dalla fine del settecento fino ai primi decenni del novecento. Egli passa in rassegna numerosi avvenimenti che sono tappe della questione agraria e molti fenomeni ad essa collegati, come il brigantaggio. La strage conclude la storia delle usurpazioni dei terreni demaniali. L'autore ripercorre dettagliatamente quel tragico 2 agosto e produce una serie di documenti che dimostrano come quel tragico avvenimento, avvenuto pochi mesi dopo l'avvio del regime fascista, sia stato volutamente e scientificamente occultato. Analizza dettagliatamente e commenta le tecniche usate.
Sotto la luce fredda
Salvatore Belcastro
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2020
pagine: 260
Ho trascorso l'intera vita tra corsie e sale operatorie curando i malati. Se escludo appunti di tecniche o di patologie rare, non ho mai scritto un vero diario, per la convinzione che, rileggendolo dopo tempo, i sentimenti, le emozioni e, forse, anche la verità, non sarebbero più gli stessi e assumerebbero valore diverso rispetto al momento dei fatti. Di tanto in tanto, però, quand'ero testimone o attore di episodi fuori dall'ordinario, cedevo alla tentazione di annotare qualche sfogo momentaneo. Dopo tanti anni, ho ritrovato alcuni di quegli appunti e, dopo lunghissima riflessione, ho ceduto alla tentazione di metterli insieme. Ne sono nati questi racconti, sotto forma di esperienza nella sanità raccontata a mio figlio, come accenno nel Prologo. Dire che in circa quarantacinque anni ne ho viste tante è un luogo comune di scarsa valenza, pertanto, non intendo narrare di quelle tante, ma soltanto raccontare qualcosa che di solito rimane sepolta e inaccessibile nelle pliche della memoria...
Sogni di polvere
Salvatore Belcastro
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Mario Luzi
anno edizione: 2019
pagine: 370
“Che la storia sia maestra di vita, così come vuole la nota dizione (Historia magistra vitae), è ragionevole ritenerlo. O perlopiù – anche se ciò non ci apparisse ratificato da fatti conseguenti, cioè dalle dinamiche e vicende ultime di quella medesima storia - tale dettato resterebbe quanto meno inalterato e auspicabile, valido nel tentativo o nella speranza di uscirci davvero dal labirinto insensato di una narrazione che fosse priva di riscatto o senso, dunque destinata a ripetersi a oltranza, senza via di fuga o alcun bagliore di speranza. La storia insegna - inclusa quella biografica e la vita -, è partecipe a un comune destino evolutivo, perché in lei vi risiede la conoscenza, l’esperienza e la comprensione, per il cui tramite si legittima la nostra stessa volontà e capacità di scelta, di determinare una direzione. Così l’opera ci porta a riflettere, attraverso la suggestione implicita della trama e del suo ampio affresco novecentesco, sulla portata della storia più remota sino alle soglie dei giorni nostri”. (Mattia Leombruno Presidente Fondazione Mario Luzi – marioluzi.it)
Sotto il selciato di una strage dimenticata
Salvatore Belcastro
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 128
Il 2 agosto 1925 a San Giovanni in Fiore si consumò una strage di contadini che in massa manifestarono contro l'imposizione di tasse inique sui generi di prima necessità, assolutamente insostenibili per le condizioni di vita. Le forze dell'ordine spararono sulla folla dei manifestanti. L'autore analizza la questione agraria della Sila, che si identifica con la storia delle usurpazioni e quella degli usi civici, partendo dalla fine del settecento fino ai primi decenni del novecento.
Il silenzio dei lupi
Salvatore Belcastro
Libro: Copertina morbida
editore: Iride
anno edizione: 2010
pagine: 217
Sila, San Giovanni in Fiore, 1924-1925. È l'avvio del fascismo. Il luogo e le date indicano avvenimenti realmente accaduti, legati in una accattivante narrazione. Nobiltà abbarbicata alle consuetudini feudali, terrorismo squadrista, campagna del grano, ambiguità del clero, massoneria avversa alla deriva autoritaria del regime, e anche amori malcelati, destinati all'oscurità, sono elementi delle complesse dinamiche di un contesto pericolosamente inclinato verso esiti drammatici. La grande Storia, che si impone prepotentemente, viene sapientemente intrecciata con la delicata vicenda di Filomena e Gaetano, che incarnano le condizioni della comunità contadina della Sila, avvezza a sopportare i soprusi fino a quel 2 agosto 1925, in cui scende spontaneamente e inesorabilmente in piazza. La vicenda, narrata con sobria e misurata cadenza, con un abile movimento di voci e figure che le conferiscono una tensione narrativa cui è difficile sottrarsi, si muove attraverso paesaggi bellissimi, ma in un buio di civiltà, come in un cuore di tenebra del tempo. «...Una volta in quel posto al crepuscolo aveva visto in lontananza una bestia che si abbeverava all'acquaro. Quando quella aveva alzato la testa, a lui era venuto un tonfo al cuore. Era un grosso lupo che, piantato davanti, lo guardava in silenzio...».
Cielo di Pasqua
Salvatore Belcastro
Libro: Libro in brossura
editore: Felici
anno edizione: 2023
pagine: 250
Nino Tramontana, Procuratore della Repubblica di Perugia, originario di San Germano, in Calabria, ottiene la condanna per pedofilia di un religioso, Aldo Pincara, suo ex compagno di seminario. Il processo gli riporta alla memoria i tempi in cui, avviato a diventare prete, è stato testimone di un episodio analogo, che considera uno dei fattori determinanti della sua vita. Ma Nino rivive anche la misteriosa storia che ha coinvolto Valeria, sua sorella, e ricorda i suoi anni di formazione lontano da casa per volere dello zio, don Giovanni, un sacerdote che ha cercato di sottrarlo alla gestione della famiglia assecondando le sue intenzioni di fuga dall'ambiente d'origine. In seguito, una giovane donna di Genova, adottata alla nascita a Perugia, si rivolge a lui, in qualità di Procuratore, e chiede di conoscere la madre naturale. L'indagine lo porta a scoprire una scioccante verità che non ha la possibilità di essere rivelata per dovere d'ufficio e che sconvolge Nino. Cielo di Pasqua è la presa d'atto di quanto un pervicace bigottismo religioso chiuso al raziocinio possa deformare, pervertendoli, i rapporti tra individui, famiglie e comunità. Tuttavia senza mai proporsi come un romanzo a tesi, se accade che lo stesso ambiente possa generare il suo antidoto o contraltare: una religiosità aperta, eppure altrettanto forte e consapevole dei suoi principi etici. Uno sguardo laico quello di Belcastro che, rinunciando alle facili tinte forti in odore di "eresie" ben costruite per il mercato, lancia, a partire da una realtà a noi più vicina, un messaggio di speranza contro ogni integralismo.