Libri di Salvatore Incorpora
Vite parallele
Salvatore Incorpora, Francesco Messina
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 44
«Per queste festività lo Studio Museo Francesco Messina offre ai visitatori una mostra che mette a confronto due maestri coevi che, pur nella loro visione artistica e stilistica totalmente diversa, seppero intessere un intenso dialogo sui temi e il senso dell'arte. Entrambi condivisero il legame con la piccola cittadina ai piedi dell'Etna, Lin-guaglossa, dalla quale giungono oggi in prestito le opere di Salvatore Incorpora che dialogano con quelle di Francesco Messina nel luogo che quest'ultimo scelse come suo studio. Uno stile più classico quello di Messina al quale fa da contrappunto quello espressionista di Incorpora capace di suscitare emozioni nei confronti dei suoi soggetti prediletti: quell'umanità fiera costretta a cercare fortuna altrove, i vinti di Giovanni Verga. I dipinti, le sculture e i presepi di Salvatore Incorpora qui esposti, seppure nella loro multiformità, sono dominati dal colore e dal tratto dinamico, ed è interessante la capacità dell'artista di trovare spunti espressivi anche in materiali eterogenei che egli utilizza specialmente per realizzare i suoi presepi, piccoli microcosmi che rivelano la vita quotidiana della Sicilia della metà del Novecento. La prima retrospettiva milanese dedicata a Salvatore Incorpora non poteva quindi che aver luogo proprio allo Studio Museo Francesco Messina, un Museo che porta avanti la sua vocazione di spazio di confronto e dialogo tra le opere dello scultore siciliano milanese d'adozione e diversi artisti, dai maestri del Novecento sino ai talenti contemporanei.» (Dalla Prefazione di Tommaso Sacchi)
Quell'andare (da un diario)
Salvatore Incorpora
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
Un diario-memoria del Secondo conflitto mondiale vissuto dall'autore-artista e arricchito da disegni e pitture scaturite dai ricordi. Incorpora lascia i cari e la sua Gioiosa Jonica, gente e terra di Calabria, in Quell'andare colmo di incognite. Così l'11 settembre, ad Atene, «accanto al Partenone il tricolore non c'è più: vergogna di sconfitta raggrinza cielo». Prigioniero del Terzo Reich prima, poi aggregato alla terza armata russa, una tradotta lo condurrà, per le vie d'Europa, verso la disfatta di Berlino e del nazismo. Il resto è tutto da scoprire. Incorpora è un numero, 14484, ed un IMI (Internato Militare Italiano) tra lager e altiforni «i crogioli si riempiono della ghisa liquida», recinti di filo spinato e baracche, ma pure, da artista, plasma pastori in creta per un Presepe a Warthenau, in Polonia. «Sul ponte dell'Elba», a guerra finita, l'epitome amara dell'infinito dramma. Nonostante tutto, «Notte, notte ancora, poi Vienna», ma soprattutto «La notte, stanotte è italiana» squarcerà il plumbeo cielo.