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Libri di Sebastiano Biancheri

La fine del gioco

Sebastiano Biancheri

Libro: Libro in brossura

editore: Santelli

anno edizione: 2025

pagine: 385

"La fine del gioco" è la storia di un ragazzo che, appena adolescente, è costretto a lasciare i luoghi d'infanzia, le sole abitudini che conosce e ha imparato ad amare, gli amici e i compagni di scuola di una ridente cittadina ligure, per essere proiettato nella grande metropoli che subito gli appare estranea e rischia di divorarlo. Figlio del '68, Andrea non accetta una realtà diversa dal sogno che si era prefigurato e diviene ribelle per rabbia e convenzione. Ma sarà proprio nelle viscere di quella città così attraente e ostile, tra mille sfide e pericoli in agguato, che troverà se stesso. Farà i conti con i misteri della vita e con l'amore, che lo travolgerà fino alle estreme conseguenze. La disperazione non cederà alla rassegnazione e si aggrapperà al mare aperto della vita che "non è mai di chi la possiede se non in minima parte, quella che rimane dopo che troppe variabili ne hanno orientato il corso. Solo allora hai la forza di liberare le energie e provare a rimanere in sella, prima di correre".
19,99 18,99

Teatro a Roma. Recensioni, note e spigolature su ottanta atti unici della ribalta capitolina

Sebastiano Biancheri

Libro: Copertina morbida

editore: Gremese Editore

anno edizione: 2022

pagine: 312

"Teatro a Roma" è il risultato di un proficuo vagabondare dell'autore per i teatri romani, tra ribalte classiche e testi contemporanei, mattatori del palcoscenico e giovani attori di talento, tra prosa, monologhi e commedia musicale. Spigolature che hanno come denominatore comune la devozione per quella che si può definire l'arte sociale per eccellenza. L'intento è che questo volume poco austero e a tratti alquanto stravagante possa incuriosire piacevolmente i lettori e costituire un utile vademecum per chiunque. Soprattutto, che si trasformi in sorprendente, rigenerante scoperta per quei giovani che non "respirano" il teatro o lo considerano un'arte ormai logora, avendola magari appresa come dolorosa cura inculcata da educatori improvvisati o parrucconi. Perché, come sostiene lo stesso Biancheri, «il teatro non genera malessere e non mette mai a disagio, non può essere annoiante né opprimente... si nutre di emozioni, libera la fantasia, pone interrogativi e dà un senso alla vita assicurandole l'immortalità».
19,50 18,53

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