Libri di Sergej Stratanovskij
Graffiti. Testo russo a fronte
Sergej Stratanovskij
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 157
Con il titolo di una delle sue principali raccolte, "Graffiti", la presente antologia offre un'organica scelta di testi tratti dalla produzione più recente di Sergej Stratanovskij. Classico dell'"underground" di Leningrado ossia di un fenomeno letterario e filosofico che, negli anni Settanta e Ottanta, si organizzò nel sottosuolo e ramificò a tal punto da configurarsi come vera e propria "seconda cultura" parallela a quella ufficiale sovietica - , Sergej Stratanovskij fissa il suo sguardo puntuto sulla città tornata nel 1991 a ridenominarsi San Pietroburgo, rendendola sineddoche di quel continente complesso e indecrittabile che è la Russia odierna. Imperniati su un fulcro etico che li rende scabri e finanche burberi, i versi di Stratanovskij pizzicano i nervi più nudi di un Paese fatto di realtà attualissime ma anche radicate in un tempo quasi astorico, fisicamente determinate ma anche ricche di squarci metafisici, concretissime nella loro fattuale tortuosità ma anche capaci di accogliere, con straordinaria naturalezza, lacerti di mitologia e scene bibliche che coesistono in un controverso, fruttifero e "impossibile" continuum temporale.
Buio diurno. Testo russo a fronte
Sergej Stratanovskij
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 217
Nei versi di Stratanovskij si coglie il senso di una solitudine cosmica di fronte a un Dio-Natura del tutto indifferente alle vicende umane, un pessimismo esistenziale venato di nichilismo, ma illuminato da improvvise epifanie mitologiche che irrompono nella vita quotidiana. Peraltro l'impasse teologico non sottrae l'uomo a un impegno etico forte e costante. E dunque la poesia di Stratanovskij è anche satira o disperata denuncia: contro la Russia post-comunista in mano ai nuovi ricchi e ai criminali, contro la perdita di identità di un grande paese, contro l'ideologia della guerra che permea la vita della maggior parte dei russi, unica e più deprecabile forma di tradizione che si è trasmessa attraverso tutte le trasformazioni sociali.