Libri di Silvio Labbate
Alla canna del gas russo. Origine e storia di una dipendenza
Silvio Labbate
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2023
pagine: 200
La crisi energetica degli ultimi mesi ha improvvisamente posto il problema degli approvvigionamenti di gas naturale al centro del dibattitto politico ed economico nazionale. L’opinione pubblica ha infatti scoperto a sue spese una dipendenza dalla Russia in concomitanza con la guerra in Ucraina. Tuttavia, i problemi legati alle forniture di gas russo nascono da lontano e per motivi complessi. Questo studio ripercorre e analizza il percorso storico delle trattative con Mosca sulla risorsa gasifera, partendo dalle origini e concentrandosi sugli anni in cui tale dipendenza si delineò definitivamente. Del resto, il gas naturale è divenuto nel corso degli anni sempre più importante nel quadro degli approvvigionamenti energetici italiani, ed europei in genere: una circostanza che vede al centro proprio i rapporti con Mosca, divenuta fra i principali fornitori di questa risorsa dalla fine degli anni Cinquanta in poi. Una liaison, proficua per entrambe le parti e nata all’interno della politica petrolifera dell’ENI di Enrico Mattei, che si è protratta sino ai nostri giorni, con il superamento di ostacoli e pressioni nel complesso scenario della guerra fredda.
«FutureInResearch». L'esperienza dell'Università del Salento
Libro: Libro in brossura
editore: Tangram Edizioni Scientifiche
anno edizione: 2018
pagine: 153
Scritti di: Alessio Aprile, Marco Benvenuto, Valentina Caracuta, Elisabetta Carata, Elisa Castorini, Silvia Colella, Floriana Conte, Maria Laura De Bellis, Fabio De Matteis, Antonello Denuzzo, Alessandra Fasano, Veronica Ferrari, Angela Fiore, Patrizia Gentile, Carlo Giansante, Silvio Labbate, Marilena Labianca, Elena Laurenzi, Andrea Listorti, Chiara Valeria Marinelli, Rossella Mastrototaro, Francesco Meo, Carlo Mignone, Antonio Montinaro, Florinda Notarstefano, Elisa Panzarini, Tommaso Pirotti, Gianpasquale Preite, Andrea Ragusa, Luca Ruggio, Bianca Sisinni, Cosimo Talò, Viviana Vergaro, Loredana Zilli.
Illusioni mediterranee. Il dialogo euro-arabo
Silvio Labbate
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: XII-308
Lo shock petrolifero del 1973 impose alla Comunità Europea una elaborazione in termini completamente nuovi del rapporto con i paesi produttori e, più in generale, con le nazioni della sponda meridionale del Mediterraneo. Il collegamento tra importazioni di greggio e iniziative finanziarie diventò così il cardine di un dialogo che si inseriva nello sforzo del vecchio continente industrializzato di garantirsi gli approvvigionamenti energetici. L'iniziativa divenne quasi subito un importante banco di prova per una politica estera comunitaria chiamata a costruire una strategia mediterranea di più ampio respiro in un contesto di nuovo protagonismo del sud del mondo. In breve tempo, però, la difficoltà di risolvere le divergenze intracomunitarie, i pesanti condizionamenti della guerra fredda e l'impossibilità di sciogliere il nodo del conflitto arabo-israeliano evidenziarono i limiti di un progetto destinato a non dare i frutti sperati.
Energia made in Italy. Le cooperazioni italiane oltre frontiera. Dagli albori alle crisi petrolifere degli anni Settanta
Silvio Labbate
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2012
pagine: 200
Il settore energetico, soprattutto quello relativo alla ricerca e alle sue utilizzazioni possibili, ha da sempre generato una grande cooperazione tra gli operatori di mercato dei diversi Paesi. Una tendenza che assunse maggiore rilievo dopo lo scoppio del primo ordigno nucleare, le cui potenzialità relative alle applicazioni pacifiche sembravano avere un vantaggio oggettivo per l'Italia grazie alla presenza di scienziati di fama internazionale (primi fra tutti Enrico Fermi e Bruno Rossi, ai quali poi si aggiunsero, tra gli altri, Franco Rasetti, Edoardo Amaldi e Ettore Majorana). Questa contingenza stimolò il desiderio della penisola a una maggiore collaborazione oltre i limiti delle frontiere nazionali, interessando ogni settore energetico. Furono pertanto molti i casi che videro gli italiani giocare un ruolo da protagonista: sia mediante la partecipazione attiva di alcuni esperti o scienziati in attività all'estero; sia attraverso la vendita di tecnologia (prodotti o brevetti) che oggi definiremmo made in Italy; sia, soprattutto, con il coinvolgimento diretto degli enti statali in progetti europei o mondiali.
Le questioni energetiche della Puglia. Dalle origini ai giorni d'oggi
Silvio Labbate
Libro
editore: Scorpione
anno edizione: 2019
pagine: 224
Nel quadro delle questioni energetiche nazionali, il caso della Puglia è senza dubbio uno dei più interessanti degli ultimi due decenni circa. Gli sforzi profusi dalla classe dirigente regionale nel favorire gli investimenti nel campo delle energie alternative rappresentano infatti un "suo generis". Partendo dall'analisi del passato, lo studio fa una ricostruzione generale della situazione pugliese fino ai nostri giorni, rafforzando la conoscenza dei processi storici che hanno determinato l'evoluzione delle scelte in questo settore. In primo luogo si affronta il contesto nazionale e il ruolo della Regione all'interno delle disposizioni governative, per poi procedere all'approfondimento dello scenario locale. Il lavoro pone le basi per capire in quale direzione si sta procedendo oggi, con Palazzo Chigi, che punta ancora fortemente sull'approvviggionamento di fonti fossili, avallando progetti quali il gasdotto TAP che interessa direttamente l'area pugliese, generando notevoli proteste da parte del territorio.
Il governo dell'energia. L'Italia dal petrolio al nucleare (1945-1975)
Silvio Labbate
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2010
pagine: 334
Il controllo delle risorse energetiche è sempre stato uno degli obiettivi primari delle grandi potenze. In Italia, l'assenza pressoché totale di ogni fonte primaria in grado di produrre energia ha finito per condizionarne sia lo sviluppo industriale interno che il ruolo internazionale. Dopo un avvio molto promettente, specie nel settore dell'uso pacifico del nucleare, con la morte improvvisa di uno dei principali protagonisti della storia energetica italiana (Mattei) e la nazionalizzazione dell'intero settore elettrico, l'Italia si fece trovare completamente impreparata alle successive sfide del mercato petrolifero. Il tentativo di recuperare quel tradizionale indirizzo di Paese "ponte" che ne aveva spesso caratterizzato l'approccio verso gli Stati della sponda meridionale del Mediterraneo rimase l'unica strada percorribile.