Libri di Stefano La Malfa
Il carrubo. Caratteristiche, coltivazioni e utilizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edagricole
anno edizione: 2023
pagine: 176
Di origini antiche, il carrubo è una specie tipica del Mediterraneo coltivata principalmente per lo sfruttamento dei baccelli per il consumo umano e per l’alimentazione zootecnica: nel tempo si è affermato anche l’uso ornamentale e a scopi paesaggistici. La rusticità del carrubo, la resistenza alla siccità e il potere nutrizionale dei frutti hanno contribuito alla sua diffusione in ambienti marginali e rendono la pianta adatta al contrasto al cambiamento climatico. Il libro affronta le tematiche legate alla propagazione e alle tecniche colturali, senza trascurare la descrizione di patogeni e parassiti. Un’analisi del mercato mondiale ne delinea le potenzialità per la coltivazione professionale.
Biotecnologie sostenibili
Libro: Libro in brossura
editore: Edagricole
anno edizione: 2018
pagine: 272
Fin dagli albori dell'agricoltura l'uomo ha operato per selezionare piante sempre più adeguate alle proprie esigenze. L'introduzione delle moderne biotecnologie in campo agricolo ha aperto nuove e inattese prospettive per il miglioramento genetico delle specie coltivate. Il volume offre una panoramica delle più recenti innovazioni biotecnologiche in agricoltura, con particolare riferimento alle attuali sfide della sostenibilità e della sicurezza alimentare. Ricercatori ed esperti del settore propongono una descrizione accurata tanto delle principali biotecnologie oggi in uso in agricoltura (breeding molecolare, trans-genesi e piante OGM), quanto dei possibili sviluppi tecnologici per l'agricoltura di domani (cis-genesi, editing del genoma).
Il carrubo è l'uomo. Memoria, storia e storie attorno a un albero emblematico
Carlo Blangiforti, Alessandro D'Amato, Stefano La Malfa, Antonio Sarnari
Libro: Libro rilegato
editore: Abulafia
anno edizione: 2022
pagine: 168
Il libro parte necessariamente dalla natura, ma subito si confronta con la cultura. Potrebbe dirsi, in un gioco etimologico, che sceglie di non occuparsi, se non per quanto è necessario, della coltura. Per essa sono indicati, nel testo e nell’elenco bibliografico, possibili ed esaurienti approfondimenti ma si è scelto di non percorrerli, perché si è consapevoli che la “forza” del carrubo e del suo paesaggio, la forza che può renderli non “sradicabili” è altrove e non solo sui risultati agronomici, economici, aziendali e di mercato, seppure fondativi. È, insieme, nella storia, nella letteratura, negli artefatti, nella medicina, negli usi gastronomici, nell’incontro tra culture. Il libro indaga anche la presenza del carrubo nella pittura di Carlo Levi e di Piero Guccione. Prefazione di Giuseppe Barbera e fotografie di Alessia Scarso.