Libri di Walter Baroni
La situazione della classe operaia in Inghilterra
Friedrich Engels
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2021
pagine: 388
Tra il Settecento e l'Ottocento, periodo cruciale per l'evoluzione del capitalismo e del movimento operaio in tutta l'Europa occidentale, si assiste, soprattutto in Inghilterra, a una fioritura di pamphlet e di studi di denuncia sulle condizioni di vita dei poveri. Da questi, il libro di Engels si distacca non solo perché è il primo a trattare della classe operaia nel suo insieme, ma soprattutto in quanto è antesignano di quel che sarà poi il metodo d'inchiesta operaia (analisi delle condizioni di riproduzione sociale, delle condizioni igienico-abitative, delle condizioni di lavoro in fabbrica). Oltre a condurre un'indagine sulle condizioni di vita e lavoro del proletariato, Engels sviluppa un'analisi generale dello sviluppo del capitalismo industriale, dell'impatto sociale dell'industrializzazione e degli effetti politici e sociali da essa provocati, del fenomeno dell'urbanizzazione, del lavoro minorile e femminile, del fenomeno dell'immigrazione lavorativa e del ruolo del movimento operaio. Introduzione Walter Baroni.
Cultura della vulnerabilità. L'homelessness e i suoi territori
Walter Baroni, Gabriella Petti
Libro: Libro in brossura
editore: Pearson
anno edizione: 2014
pagine: XXVI-224
Un paesaggio discorsivo costituito da interviste a operatori sociali, poesie homeless e testi cinematografici, che tratteggia il panorama, solo apparentemente eterogeneo, dei territori dell'homelessness, accomunati dalla coazione alla confessione delle proprie incapacità. La descrizione dei meccanismi di gestione dei poveri senza casa conduce gli autori a mettere a punto l'idea più ampia di "cultura della vulnerabilità", come insieme di tecniche organizzative e discorsive attraverso le quali l'ampia area delle vite precarie contemporanee può essere governata. Viene così proposta un'analisi disincantata delle pratiche di cura e di sostegno sociale, invitando il lettore a uno scetticismo morale e conoscitivo nei confronti dei professionisti della miseria altrui.
Contro l'intercultura. Retoriche e pornografia dell'incontro
Walter Baroni
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2013
pagine: 176
Negli ultimi decenni, all'ombra del discorso securitario, centrato sulla minaccia dell'immigrato criminale, è cresciuto anche il discorso interculturale, fondato sulla valorizzazione della ricchezza dell'altro. Quella che a prima vista potrebbe apparire come un'opposizione, in realtà è una solidarietà segreta, che qui si cerca di mostrare, articolando una scrupolosa analisi delle retoriche dell'accoglienza e dell'integrazione. Il dispositivo di enunciazione interculturale è ricostruito attraverso l'esame di materiali eterogenei, che vanno dalle campagne di comunicazione visiva di governo, Ong e associazioni contro la discriminazione, alle opere degli scienziati dell'intercultura e alla letteratura della migrazione. Al centro dell'attenzione vengono poste le modalità con le quali si produce la trasfigurazione discorsiva dei migranti in carne e ossa nell'altro interculturale, una sorta di doppione normalizzato dei primi, costretto a un dialogo tra culture che è poco più che un monologo dei professionisti dell'accoglienza. Nell'insieme, ciò che emerge è un razzismo per così dire sussurrato, che procede parallelamente con la volontà di elevare se stessi per dominare l'altro. Oggetto dell'analisi è dunque la volontà predatoria su cui si costruisce il discorso interculturale, in cui paura, voyeurismo, passione per il travestimento esotico si saldano per rendere possibile l'esibizione pornografica della differenza.
Le stagioni dell'assenza. Per un materialismo dei processi di soggettivazione
Walter Baroni
Libro: Libro in brossura
editore: Ghibli
anno edizione: 2003
pagine: 209
Le stagioni dell'assenza sono gli ultimi decenni nei quali è stata proclamata l'età della grande felicità capitalistica. L'allegria epocale che ha sepolto il comunismo storico e il marxismo teorico, pur avendo trasformato la questione dell'anti-capitalismo in una distesa infinita di macerie, non le ha fatto perdere di attualità. In un momento in cui la logica dell'accumulazione capitalistica disegna senza contrasti il destino degli uomini, il libro analizza le forme attuali di soggettivazione dei dominati, a partire dalla loro preliminare riduzione a protesi innestate nelle macchine della valorizzazione capitalistica.

