Libri di Willy Vaira
Roma capovolta
Giò Stajano
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 176
Roma, fine anni Cinquanta. Una città scintillante e segreta, sedotta dalla dolce vita felliniana, ma ancora severa e provinciale nel giudicare ogni trasgressione. È qui che Giò Stajano, nata Gioacchino Stajano Starace Briganti di Panico – suo padre era il conte Stajano Briganti di Panico, nobile feudatario salentino, sua madre era la figlia di Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista –, conduce la propria battaglia personale: vivere apertamente e senza scuse la propria omosessualità. Tra nobili corrotti, artisti, monsignori e starlette, Stajano tratteggia una Roma “capovolta” e notturna, dove il desiderio si mescola alla malinconia e la provocazione alla solitudine, portando il lettore dentro una società nascosta, tra feste sontuose e bassifondi, flirt impossibili e amare illusioni. Romanzo considerato osceno alla sua prima apparizione, oggi "Roma capovolta" si rivela un’opera pionieristica che ha saputo catturare, con leggerezza e ironia tagliente, lo spirito di un’epoca e la nascita di un mondo. Un libro che ha dato scandalo ed è stato messo all’Indice e bruciato, che ha sfidato convenzioni e ipocrisie con un’irriverenza sorprendentemente moderna. Un libro scandaloso che ha sfidato convenzioni e ipocrisie con un’irriverenza sorprendentemente moderna. Il primo romanzo omosessuale in Italia, sequestrato, messo all’Indice e bruciato in piazza. Postfazione di Walter Siti.
Il salotto di Giò Stajano. L'omosessualità in Italia negli anni Settanta raccontata attraverso le lettere inviate al settimanale «Men»
Willy Vaira
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2021
pagine: 160
Dal 1972 al 1975 Giò Stajano, primo gay pubblicamente dichiarato in Italia e protagonista della Dolce vita romana, giornalista colto e irriverente, tiene su "Man", settimanale per "soli uomini", la rubrica "Il salotto di Oscar W. spolverato da Giò Stajano". È la prima volta che la stampa dedica uno spazio esclusivo al mondo omosessuale, e per diversi anni Giò sarà l'unico punto di riferimento per i gay che vivono la loro condizione in clandestinità. Uomini e ragazzi (e pochissime donne) cercano conforto, consiglio, mettono nero su bianco paura e vergogna e scoprono di non essere soli. Emerge un Paese che costringe a nascondere il proprio orientamento sessuale nel contesto affettivo e lavorativo, in cui l'omosessualità è considerata una malattia che va curata dallo psichiatra e dove bisogna cambiare città per sentirsi liberi. Nel libro vi è una scelta delle lettere di "Il salotto", divise per tematiche: Gli inesperti; I confusionari; Gli scrupolosi; Gli ingordi; I catastrofici; I militari; I mitomani; I saccenti; I romantici. A queste, spesso ingenue e candide, seguono le risposte pungenti e ironiche di Giò, che prendendo a pretesto un riferimento all'attualità e alla politica, o partendo da un gioco di parole, rovescia il punto di vista. A volte il tono diventa diverso: alle richieste di aiuto, ai progetti di suicidio, alla sofferenza profonda risponde con comprensione, riferimenti personali, dà consigli pratici, suggerisce film e libri.
Il lento dei passi
Willy Vaira
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2012
pagine: 56
"Nella vita che scorre lenta nei passi e non concede speranze, la conquista di consapevolezze genera una poesia privata che diventa pubblica e indica l'amore come luce e tensione."
Diverso sarà lei! Storie di coppie gay e non
Willy Vaira
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2010
pagine: 137
Quindici storie di coppie unite da una vita. Tredici omosessuali, due etero. Coppie normali, consuete: l'affetto, la gelosia, le piccole incomprensioni, la passione. Persone di varia estrazione sociale e provenienza geografica si raccontano: l'architetto e il pastore, il musicista e la vivaista, lo stilista e l'operaio, dalla grande città al paesino sperduto tra i monti o nel profondo Sud. Sono gli eroi della contemporaneità: hanno sofferto e ancora subiscono vessazioni e prepotenze generate da un potere incolto, volgare, conformista e interessato, e hanno trovato in sé la capacità di affermare con orgoglio la propria singolarità. "Diverso sarà lei" racconta con franchezza anche dell'omosessualità, ne mette in crisi alcuni luoghi comuni e ne afferma la piena naturalità, lasciando intravedere, ad una società malata del deterioramento dei diritti elementari sui quali si basa la convivenza civile, una delle possibili vie per le quali passa il progresso delle relazioni umane.